giovedì,Marzo 28 2024

Locride, Albanese: «I tempi sono maturi per unire le due Gioiosa»

Il presidente del Consiglio comunale: «Ci sarebbero notevoli vantaggi finanziari e agevolazioni assunzionali. Superare i campanilismi»

Locride, Albanese: «I tempi sono maturi per unire le due Gioiosa»

«Penso che la fusione tra le due Gioiosa sia un punto imprescindibile per la sopravvivenze delle nostre comunità e lo slancio in avanti dei nostri territori». Così in una nota il presidente del Consiglio comunale di Marina di Gioiosa Jonica Daniele Albanese.

«Nel corso dell’ultimo decennio, il legislatore statale, vuoi per un maggior criterio nella spesa pubblica o per una maggior efficienza degli enti locali, ha messo in atto un processo di ridefinizione dei territori nei confronti del quale il processo di fusione dei comuni si configura come  percorso autenticamente “democratico”, proveniente dai livelli territoriali coinvolti e non “calato dall’alto”(vedasi abolizione delle provincie). La leva principale che dovrebbe portare ad un’accelerata nel percorso è sicuramente quella economica, sarebbero notevoli, infatti, i vantaggi finanziari che ricadrebbero sulle nostre comunità sotto forma di maggiori contributi statali che porterebbero ad un incremento di risorse finanziare disponibili del nuovo ente» prosegue Albanese.

«Oltre agli incentivi di natura finanziaria, nell’ordinamento sono previste ulteriori misure incentivanti riguardanti agevolazioni assunzionali ad oggi vero punto debole dei nostri enti. Non sono a mio avviso presenti punti a sfavore alla fusione dei due enti, sebbene sono convinto che questo sia un processo di non facile attivazione se non con un importante opera di sensibilizzazione delle nostre comunità che dovranno sentire tutto questo come un’importante opportunità e non come qualcosa di estraneo voluto dalla politica locale. Incontriamoci, mettendo da parte appartenenze e contrasti politici, per iniziare un momento di riflessione coinvolgendo le nostre comunità in una sfida che potrà cambiare il futuro delle prossime generazioni» conclude Albanese.

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