venerdì,Marzo 29 2024

Polistena, è ormai scontro aperto tra il sindaco Tripodi e il consigliere Pisano

Dopo la denuncia per "stalking politico" sporta dal primo cittadino si sono inaspriti ancor di più i rapporti con l'opposizione e ora è guerra a suon di conferenze stampa e post su Facebook

Polistena, è ormai scontro aperto tra il sindaco Tripodi e il consigliere Pisano

“L’onestà non si denuncia” è stato lo slogan della conferenza stampa indetta dal gruppo “Rialzati Polistena” e dal sindaco Michele Tripodi, a seguito della denuncia per “stalking politico” sporta da quest’ultimo, nei confronti del capogruppo di “Politena futura” Francesco Pisano. A margine della stessa, nel corso della quale il sindaco ha spiegato le ragioni che lo hanno portato a denunciare Pisano, il gruppo “Rialzati Polistena”, ha pubblicato un post sulla propria pagina Facebook, per rimarcare quanto sostenuto in conferenza stampa. «Abbiamo ritenuto di rispondere all’ennesima campagna provocatoria portata avanti dall’opposizione – hanno spiegato – che, dopo aver presentato almeno 50 denunce/esposti “sul nulla” contro sindaco, amministratori e uffici comunali, ora cerca di fare la “vittima”.

Tutto questo è uno stratagemma per continuare a fare terrorismo politico e destabilizzare le istituzioni democratiche volute dal popolo. Respingiamo ancora una volta l’odio e la falsità dell’opposizione spacciati per azione politica a tutela della democrazia. È tutto l’opposto. Infatti il modo di agire e le condotte assunte nel tempo da certi personaggi politicamente esposti non hanno nulla a che fare con la politica con la P maiuscola, tesa al bene della città e soprattutto non ha niente a che vedere con le regole democratiche. Oggi è stato ampiamente documentato, e solo chi fa finta o non vuole non lo riconosce, come l’azione aggressiva posta in essere sia cominciata dal primo giorno dopo le elezioni, che a questo punto costituiscono l’origine e la causa di tutto».

Per il gruppo “Rialzati Polistena”, «ciò che non scende giù a “Polistena futura” è aver perso le elezioni in modo netto e chiaro. E il tentativo in atto, questo sì gravissimo per la democrazia, è solo quello di destabilizzare le forze democratiche scelte dal popolo per governare e guidare la città di Polistena. Auspichiamo e annunciamo sin d’ora una mobilitazione popolare della comunità onesta di Polistena a difesa della democrazia, delle istituzioni legittime e della volontà popolare. L’onestà non si denuncia. Avanti Polistena».

Pisano: «Mai presentate 50 denunce»

Pronta la risposta del consigliere di opposizione Francesco Pisano, il quale taccia il sindaco di «dare i numeri. Nella conferenza stampa di ieri che il signor sindaco Michele Tripodi, ha organizzato velocemente per tentare di “mettere una pezza” all’ennesima figuraccia che ha fatto – afferma il capogruppo di “Polistena futura” – ha portato avanti una “linea difensiva” ridicola così come ridicola, giuridicamente parlando, è la denuncia per stalking. Tripodi sostiene di aver presentato la denuncia dopo che i componenti di “Polistena futura” lo hanno denunciato per ben 50 volte. Evidentemente non sa più a cosa appigliarsi e comincia a dare i numeri.

50 denunce? Ma quando mai! – afferma Pisano -. Forse avremmo dovuto farlo per tutte le volte che ha utilizzato insieme al suo gruppo parole offensive nei riguardi dei componenti di “Polistena futura” e non solo. La realtà però, è che ha inventato tutto nel tentativo, come sempre, di fare la vittima. Non sa più come uscirne fuori e cerca di arrampicarsi sugli specchi. L’ha sparata grossa. Per dimostrare la veridicità di quanto sostiene e contraddirmi dovrebbe dire che tipo di denunce sono e, cosa particolarmente interessante, chi ha fornito questa fantasiosa sfilza di denunce al signor sindaco, visto che le stesse non vengono certo notificate al denunciato».

Pisano sostiene quindi che il sindaco Tripodi, «dovrebbe dimostrare almeno per una volta, che le sue affermazioni siano vere altrimenti continuerà solo a dare numeri senza senso. Quello che, invece, entra ed esce da certi luoghi pare essere proprio il sindaco di Polistena. Proprio per questo, vorrei avvertire il signor sindaco che le pecore che spesso gironzolano nella zona dove abito non sono di mia proprietà. Non vorrei che stesse già preparando un’altra denuncia, dopo lo stalking, questa volta per pascolo abusivo. Al peggio non c’è mai fine».

Rialzati Polistena: «Pisano tira la pietra e nasconde la mano»

A distanza di poche ore, il gruppo “Rialzati Polistena”, ha risposto alle affermazioni di Pisano, accusandolo di «tirare la pietra e nascondere la mano. Chi sono i veri denunciatori? – si legge in un ulteriore post pubblicato sulla propria pagina Facebook -. Abbiamo letto di una conferenza stampa nella quale i consiglieri di minoranza sbandierano i numeri della loro infaticabile attività indirizzata – parole loro – a “creare stress”. Riconoscono praticamente che il loro ruolo non porta nulla di utile ai cittadini di Polistena.

Sin dall’inizio infatti (ottobre 2021), la cocente sconfitta elettorale non è scesa giù alla pseudo opposizione che enumera, quasi per vanto, 439 interventi in 465 giorni di consiliatura, dimenticando però di contare tutte le denunce formalizzate persino su episodi della campagna elettorale sporte contro il sindaco e gli amministratori. Un’azione di disturbo sorretta anche da soggettività esterne a Polistena, che fomentano il clima di odio personale ormai dichiarato. Hanno cominciato il giorno dopo le elezioni a denunciare personalmente oltre al sindaco Michele Tripodi, altri amministratori comunali, gli uffici comunali, i gestori di servizi, le associazioni, con l’intento di trasformare il dibattito politico in delegittimazione perpetua. Chiediamo all’opposizione. Ma la vostra missione è una sorta di chiamata continua all’odio o alla corrida giudiziaria?».

Detto questo, il gruppo “Rialzati Polistena”, chiede «quante denunce in Procura, quante denunce all’Anac, quante denunce alla Corte dei Conti, quante denunce al Garante della privacy, quante denunce alla Prefettura avete confezionato e inviato formalmente? E infatti, in Comune arrivano continue richieste di atti, chiarimenti, notizie che, ormai siamo certi, vengono attivate sistematicamente da esponenti dell’opposizione che fanno perdere, oltretutto, tempo prezioso agli inquirenti e agli uffici comunali sovraccaricati di lavoro aggiuntivo totalmente inutile per cittadini. Inutile perché sappiamo bene che si tratta di bolle di sapone che rimestano sempre e solo le solite cose. Polistena è un Comune ben amministrato che soprattutto struttura la sua legalità e trasparenza sull’onestà del sindaco e dei suoi amministratori in primis.

E’ davvero ridicolo che di fronte alla denuncia a propria tutela e a tutela del Comune, sporta dal sindaco, dopo tutte le loro falsità e volgari diffamazioni, i consiglieri del gruppo di minoranza si ergano a vittime addirittura lanciando hashtag ripresi, per la verità, non proprio da una marea di followers. I loro seguaci sono altri odiatori, che con la politica vera e seria sono davvero “litigiosi”. Rispetto al finto vittimismo politico dei nostri delatori seriali e allo spessore infantile delle argomentazioni poste a corredo, non possiamo fare altro che sorridere e biasimare il livello demagogico a cui è scesa l’opposizione a Polistena, che dimentica che per il procedimento per diffamazione a cui fanno riferimento il sindaco non è solo parte offesa poiché denunciato sempre da lor signori.

Soprattutto dopo aver letto le dichiarazioni dei redditi di alcuni consiglieri, pubblicate e visibili sul sito istituzionale del Comune nella sezione trasparenza, siamo ancora più convinti che nessuna denuncia, nessuna interrogazione, nessuna (provoca)mozione scalfirà il nostro impegno per i cittadini, avendo, noi si, come interesse esclusivo quello del popolo di Polistena e non interessi personali o particolari molto cari ad altri ambienti che la volontà popolare ha messo ancora una volta ai margini del governo dell’amministrazione della cosa pubblica».

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