giovedì,Aprile 25 2024

Autonomia differenziata, Falcomatà: «È una porcata»

Il sindaco sospeso di Reggio Calabria invita i parlamentari del sud a opporsi al disegno di legge: «Di fronte a queste battaglie non si ubbidisce a ordini di scuderia dei partiti ma si difendono i cittadini»

Autonomia differenziata, Falcomatà: «È una porcata»

«Il disegno di legge Calderoli è una porcata, tanto per usare un’espressione cara allo stesso ministro. È un provvedimento che disintegra il principio di solidarietà nazionale su materie fondamentali come la scuola, la sanità e la tutela dell’ambiente. Ma soprattutto propone un modello, una sorta di “secessione dei ricchi”, che punta a dare più forza alle aree più ricche del paese, affossando quelle che storicamente sono più indietro». Ad esprimersi in questi termini sulla sua pagina Facebook, è il sindaco sospeso di Reggio Calabria Giuseppe Falcomatà, commentando il disegno di legge sull’autonomia differenziata.

«La nostra idea – continua Falcomatà – è esattamente il contrario: sostenere le regioni più in difficoltà per dare slancio all’intera economia nazionale. Nonostante l’approvazione in Consiglio dei Ministri, però, c’è ancora tempo per fermare questo obbrobrio giuridico e costituzionale. Le regioni del Sud esprimono in parlamento circa 70 senatori e 140 deputati. A prescindere dal colore politico di appartenenza, se vogliono rappresentare davvero i loro territori, adesso hanno in mano tutti gli strumenti per fermare questa follia che da battaglia identitaria della Lega oggi è diventata una priorità del governo Meloni.

È una questione di dignità dalla quale non ci si può e non ci si deve sottrarre per il futuro del Mezzogiorno. Di fronte a queste battaglie non si ubbidisce a ordini di scuderia dei partiti ma si difendono e si rappresentano gli interessi dei cittadini tutti. Altrimenti il gestaccio del ministro Calderoli in questa foto sarà rivolto esclusivamente a chi vive, resiste e combatte al Sud e per il Sud», conclude riferendosi alla foto postata, che ritrae in ministro intento a mostrare il dito medio.

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