mercoledì,Aprile 24 2024

Ospedale della Piana, Ranuccio: «Sui ritardi tutti sanno che l’intoppo è alla Regione»

Il sindaco risponde per le rime agli attacchi dell'opposizione in merito alla nomina del Pid

Ospedale della Piana, Ranuccio: «Sui ritardi tutti sanno che l’intoppo è alla Regione»

«Dopo 15 anni di ritardo da imputarsi alla Regione Calabria, le opposizioni mi sollecitano sulla nomina del perito che si occupi della ricognizione degli usi civici sul terreno del nuovo ospedale della Piana. Che volete farci? “A volte ritornano”». Con tono alquanto polemico, il sindaco di Palmi Giuseppe Ranuccio risponde ai consiglieri comunali di minoranza Giovanni Barone, Anna Bagalà, Antonietta Gagliostro, Ilaria Sorbilli, Carmelo Melara e Giancarlo Palmisano, che attraverso un’interrogazione hanno chiesto spiegazioni circa la mancata nomina del Pid (perito istruttore demaniale) per l’espletamento della necessaria ricognizione degli usi civici sulle particelle dove sorgerà l’infrastruttura sanitaria.

L’attacco dell’opposizione

«Siamo davvero rammaricati per la condotta dell’amministrazione comunale, palesemente insufficiente in  una materia vitale per il futuro della nostra città e dell’intero comprensorio pianigiano – affermano i consiglieri -. Infatti, nonostante la richiesta di nomina avanzata al Comune di Palmi risalga al 03.06.2022, nonostante le ripetute note di sollecito del Dipartimento Agricoltura e Risorse Agroalimentari, nonostante la questione sia stata già sollevata in consiglio comunale dalla minoranza nell’ottobre 2022 con un’apposita interrogazione, nonostante l’impegno del consigliere regionale palmese Giuseppe Mattiani che addirittura è riuscito a ottenere dalla Regione il rilascio al Comune di Palmi del nulla osta in ordine all’individuazione dei territori oggetto di verifica demaniale, a oggi, dopo quasi un anno, agli atti della Regione non risulta ancora pervenuta la nomina del Pid e non risulta trasmesso il necessario modulo ricognitivo. 

Inoltre – continuano – non possiamo non evidenziare la condotta contraddittoria e per certi versi anche illogica e inopportuna di questi mesi tenuta dal sindaco, il quale invece di farsi promotore del necessario dialogo politico con le Istituzioni regionali, non ha perso occasione, con fare propagandistico, per  strumentalizzare politicamente la vicenda ospedale della Piana e puntare il dito contro il nuovo governo regionale del presidente Occhiuto, che dopo tanti anni di passerelle e vuote promesse, ha  posto l’infrastruttura sanitaria a capo dell’agenda politica calabrese.  E’ il momento di dire basta a questo stato di cose e di ritrovare serietà e lungimiranza. Non ci sono scusanti, non possiamo consentire che l’ospedale della Piana sconti ulteriori ritardi e che la  causa di questi, paradossalmente, alberghi a Palazzo San Nicola». 

La risposta del sindaco

Il primo cittadino, dal canto suo, non le ha mandate a dire e ha precisato che «si tratta di un passaggio burocratico solo eventuale, per il quale ci stiamo impegnando quotidianamente e senza sosta. I tecnici sono già a lavoro e sono certo che a breve potrò darvi le buone notizie che aspettate. Il problema serio è che non è questo a rallentare l’iter per la costruzione dell’ospedale: tutti (ma proprio tutti) sanno che l’intoppo è alla Regione. Quanto al resto, prendo atto che le opposizioni hanno scelto la strada dei titoloni, coltivando ancora una volta le divisioni ideologiche su un tema che, a sentire l’intermittente On. Mattiani, dovrebbe tenerci, invece, uniti.

Inutile dire che nemmeno una parola è arrivata dalla minoranza quando il presidente Occhiuto ha deciso di ignorare un centinaio di palmesi davanti alla cittadella regionale e ogni volta in cui abbiamo dovuto registrare l’imbarazzante assenza del consigliere regionale palmese. Un’assenza evidentissima che, al netto di qualche video promozionale qui e lì, porta tanti nostri concittadini a chiedersi quale sia in concreto l’attività svolta per accelerare questo iter e, più in generale, per il nostro territorio. Andiamo avanti, senza badare a polemiche sterili e dannose per la città. La salute prima di tutto».

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