martedì,Aprile 23 2024

Ponte sullo Stretto, Caminiti invita nuovamente Salvini: «Venga da noi a dire che si può fare»

Mentre si parla già di tempi di realizzazione Villa attende ancora che il ministro visiti i luoghi che saranno interessati dai lavori

Ponte sullo Stretto, Caminiti invita nuovamente Salvini: «Venga da noi a dire che si può fare»

Meno di due mesi fa dall’amministrazione di Villa San Giovanni era partita la richiesta, direttamente al vice premier Matteo Salvini, di essere resa partecipe sulle novità realtive al Ponte sullo Stretto.

Nulla di fatto. Nessuna risponsta e neanche l’ombra di un coinvolgimento. L’amministrazione guidata dal sindaco Giusy Caminiti aveva chiesto di guardare le carte di questo nuovo progetto ponte che non è più quello che la città conosce e sul quale si espresse in passato.

Le richieste

Salvini non solo non coinvolge la città dello Stretto maggiormente interessata ai lavori della mega opera, rilancia. Il ministro ha decretato i tempi ma da Villa la posizione non cambia.

«L’avevamo invitato a Villa San Giovanni il ministro Salvini per rendersi conto sui luoghi di quello che è lo stato. Invece ho pensato di andare in Svezia e farci vedere un ponte lungo 15 km. Per dire “qui si è fatto anche da noi si può fare”. Noi – ha detto la Caminiti – possiamo reiterare l’invito perché riteniamo che il ministro debba conoscere i luoghi in cui inciderà questo manufatto. Apprendiamo che al prossimo consiglio dei ministri potrebbe addirittura essere portato il decreto-legge per la realizzazione del ponte sullo stretto. Crediamo che il ministro abbia capito che il metodo che chiedeva questa amministrazione permetteva un tavolo tecnico di confronto».

L’amministrazione non ci sta ad essere ignorata e tagliata fuori da un progetto che potrebbe ridisegnare le sorti della città per i prossimi dieci anni.

«Noi abbiamo chiesto progetti, abbiamo chiesto studi di fattibilità tecnica economica, abbiamo chiesto un impatto paesaggistico. Ci auguriamo che quelle carte possono arrivare al tavolo giusto possono arrivare anche al Comune di Villa San Giovanni. Noi in consiglio comunale abbiamo istituito la commissione territorio. Una commissione di studio ad hoc proprio per la valutazione di questo».

Versante siciliano

E mentre Villa attende segnali di coinvolgimento, nella sponda sicula i parlamentari si sono già mossi proprio in tal senso.  «Si è svolto ieri a Roma, presso il ministero per le Infrastrutture e i trasporti, un incontro sul Ponte sullo Stretto di Messina. Per il ministero era presente il viceministro Edoardo Rixi. Per la città di Messina, invece, hanno partecipato i rappresentanti del ‘Tavolo Ponte’, della Rete civica per le infrastrutture, esponenti degli ordini professionali, dell’Ance, e di Sicindustria, e la senatrice Dafne Musolino, con il coinvolgimento di tutti i parlamentari nazionali messinesi». Lo afferma in una nota Matilde Siracusano, sottosegretario ai Rapporti con il Parlamento e deputata messinese di Forza Italia.

«Le associazioni e i rappresentanti di categoria della città di Messina hanno avuto l’opportunità di confrontarsi con il governo in merito alla prossima realizzazione del Ponte sullo Stretto. È stato chiesto all’esecutivo un coinvolgimento attivo e positivo delle realtà cittadine, che potranno dare un prezioso contributo e concorrere così ad un reale protagonismo di Messina, che grazie a questa grande infrastruttura e ad un dialogo fattivo con il territorio potrebbe avere nei prossimi anni importanti ricadute occupazionali ed economiche. Il governo, con in testa Forza Italia, crede fermamente nella costruzione del Ponte sullo Stretto, e lavora da mesi per velocizzare le procedure necessarie all’ok definitivo al progetto aggiornato e dunque ad un cronoprogramma dettagliato per l’avvio dell’opera. Ringrazio il viceministro Rixi per la disponibilità e per l’attenzione che il Ministero – sotto la guida del ministro Matteo Salvini – sta manifestando per questo importante progetto e per la città di Messina».

Il tutto mentre alle nostre latitudine, al solcar dello Stretto, tutto tace in un silenzio assordante.

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