Arrical, il Consiglio vota a favore: si astiene solo Pazzano
Adesione con molti interrogativi. Brunetti prova la strada della sperimentazione della gestione dell’Idrico. Il Pd si esprime «turandosi il naso». Marino vota «in coscienza»
In Consiglio comunale a Reggio approda anche “L’adesione all’autorità rifiuti e risorse idriche della Calabria (Arrical) per l’esercizio associato delle funzioni pubbliche relative al servizio idrico integrato e al servizio di gestione dei rifiuti urbani”. La proposta è stata approvata con 25 favorevoli e un astenuto.
Tocca al sindaco ff Paolo Brunetti chiarire che la questione Arrical è già stata affrontata dalla giunta che ha adottato la delibera più di un mese fa: «C’è molta confusione, e non qui da noi. Non si distingue l’autorità di governo con il gestore dell’idrico. Ora la Regione ha nominato un commissario in Arrical per idrico e rifiuti, non essendoci ancora le adesioni dei comuni per convocare le elezioni. Ma sono state assunte decisioni importanti per la Regione Calabria che ha individuato in Sorical il gestore (dopo aver liquidato il socio privato Veolia)».
«Il 28 dicembre c’è stato un confronto acceso con Occhiuto – aggiunge Brunetti – rispetto al processo di adesione ad Arrical, perchè l’affidamento a Sorical tramite commissario è stata una forzatura. Lo avrebbe dovuto fare con i 48 sindaci che avrebbero formato il comitato direttivo».
Le altre perplessità di Brunetti riguardano il cronoprogramma con cui si stabiliva che Sorical dal 1° gennaio 2023 avrebbe gestito il servizio, che ai comuni sarebbe restata la manutenzione ordinaria del servizio idrico e che Sorical avrebbe riscosso direttamente i proventi. Con l’opposizione dei sindaci si è spostata la scadenza a giugno 2023. Solo nel 2026 a Sorical sarebbe toccata la gestione della depurazione».
«Non si sa cosa farà Arrical appena costituita – aggiunge ancora il facente funzioni -, potrà escludere Sorical e poi bisognerà stabilire tante cose. Ho chiesto di sapere come tutelare le maestranze che oggi lavorano per il Comune di Reggio. Sono questioni che si stanno approfondendo, ma la certezza è che prima di aderire ad Arrical ci vengano date con risposte chiare che dovremo dare a chi lavora nel nostro comune. Le regole si devono conoscere prima di aderire all’ente gestore. E poi come il Comune dovrà acquisire le quote Sorical? La Regione ha riconosciuto che serve chiarire ancora molti aspetti. L’ennesimo decreto ha procrastinato al gennaio 2024 l’inizio della gestione».
La proposta della giunta è quindi di adesione: «Aderiamo perché è un obbligo di legge, ma non ne siamo entusiasti. Abbiamo iniziato ad interloquire con Sorical e il Comune di Reggio si è proposto per l’esperimento della gestione dell’idrico in città. Siamo in fase di discussione».
Il voto in aula
Per il centrodestra Demetrio Marino (FdI) annuncia l’adesione all’azienda unica Arrical come adempimento obbligatorio previsto e – dice – «il centrodestra voterà in coscienza per evitare il commissariamento con conseguente aggravio per i cittadini di Reggio».
Pazzano (La Strada) annuncia invece la sua astensione: «Chiedo risposte al referendum sull’acqua pubblica a cui nessun governo ha dato risposta. Ci vuole una legge che renda pubblica la gestione del servizio idrico. Nessuno vuole il commissariamento ma le decisioni non possono essere imposte ai territori».
«Il Pd voterà tappandosi il naso» spiega Sera capogruppo dei dem. «Un percorso che non mi convince – aggiunge Versace –. Occhiuto nonostante una tabella di marcia che sembrava non arrestarsi ha avuto la sensibilità di fermarsi perchè forse ha capito che il metodo non era quello più giusto. Ci fidiamo del lavoro che lei ha fatto anche in precedenza in altra veste» e un ringraziamento finale al consigliere con la delega all’idrico Franco Barreca. Quest’ultimo spiega «Faccio il mio dovere con amore e orgoglio per la città e ringrazio l’amministrazione per 7 milioni di euro per migliorare lo stato e la distribuzione dell’idrico».