Debiti fuori bilancio al Comune di Reggio, il direttore Barreca: «Servono regole per i funzionari»
Punti approvati, ma chiesta maggior attenzione agli uffici per impegni di spesa che non vengono assunti nei tempi dovuti
«Si fanno debiti fuori bilancio per non aver fatto il proprio lavoro». Così Antonino Minucuci sui tanti debiti fuori bilancio, ancora una volta presenti nell’ordine del giorno in consiglio comunale.
In discussione il riconoscimento per “lavori di somma urgenza per il ripristino della viabilità in c.da Umbro e la messa in sicurezza del torrente Fiumarella ed altre vie limitrofe” e una serie di debiti fuori bilancio società in house Castore spl lavori. straordinari scuola materna s.Venere, condizionatori presso Ce.dir, climatizzazione uffici anagrafe; lavori edili cimiteriali mesi di gennaio ottobre novembre dicembre 2019; segnaletica stalli aree mercatal1 di piazza del Popolo e di viale Messina. E ancora il riconoscimento debito fuori bilancio coop. soc. onlus “Csapasa 2″accoglienza minori; debiti fuori bilancio anno derivanti da sentenze esecutive anno 2022 – macro area patrimonio; riconoscimento debiti fuori bilancio contenzioso tributario. mese di dicembre 2022.
A mettere il carico Carmelo Versace: «Sono debiti che non arrivano in maniera ordinata al settore finanza e poi non paghiamo per tempo. Facciamo attenzione perchè la politica mette la faccia per i lavoratori ma per chi negli uffici procura il danno no, questa dei debiti non può essere una costante.
«I debiti di Castore non sono dovuti a un mancato finanziamento ma a mancati impegni di spesa – precisa il presidente della commissione bilancio Antonio Ruvolo – impegni di spesa che non vengono assunti nei tempi dovuti
Il direttore generale Demetrio Barreca però precisa che intanto si pagano i debiti e poi si procederà di conseguenza nel momento in cui ci saranno riscontri da parte della Corte dei Conti. «Servono regole per i funzionari – aggiunge poi – sono una patologia i debiti fuori bilancio, se non c’è la copertura o lo stanziamento (salvo casi di “somma urgenza”) non si devono chiedere le prestazioni e la società si deve rifiutare di eseguire quanto richiesto».
