giovedì,Aprile 25 2024

Gazebo a Reggio, Ripepi: «Si cambi il regolamento»

In aula il consigliere Pazzano porta un cartello per dire no al ponte sullo Stretto

Gazebo a Reggio, Ripepi: «Si cambi il regolamento»

Parte dal Ponte sullo Stretto la disamina del consigliere Massimo Ripepi nei preliminari del civico consesso. «Ho presentato una mozione sul ponte sullo Stretto di cui si discuterà in altro consiglio. Ci rendiamo conto che in una zona che ha il Pil più basso d’Europa, col ponte ci sarebbero 250mila nuovi posti di lavoro?». Sui gazebo Ripepi attacca l’assessore Angela Martino, di cui ieri aveva chiesto le dimissioni in una diretta Facebook.

«È possibile parlare ancora di regolamento dopo l’operazione di polizia che è stata fatta in questi giorni? C’è stata la pandemia dal 2017, siamo la città in Calabria che ha chiuso più attività nel centro storico con 113 perdite. Le cose che dice sono corrette ma bisogna farle con misericordia non con terrore». Ripepi ha poi rimarcato che per prima Confcommercio si è defilata da un tavolo politico in cui non c’è ascolto. «Non sapete fare nemmeno i bandi e per i concorsi dobbiamo aspettare – ha affermato -. Fate qualcosa per governare le cose con saggezza».

In aula è arrivato con un cartello “Ponte non praticabile”, il consigliere Saverio Pazzano. «Il ponte è un’idea obsoleta e che nuoce al paesaggio – ha spiegato -. Più che il ponte vanno fatte le infrastrutture. Inviterei i colleghi a riflettere sull’Italia che volete spezzare in due con l’autonomia differenziata. Fino a quando le voci delle minoranza non saranno ascoltate non ci sarà un futuro per questa città».

Carmelo Versace riporta l’attenzione sulla vicenda Alival: «La sensibilità avrebbe voluto che oggi si parlasse dei 78 lavoratori Alival licenziati, non se ne dà menzione come se fosse una cosa normale. Non punto il dito ma mi sarei aspettato una discussione su come rispondere a una esigenza del territorio. Vista l’interlocuzione col governo regionale e quello nazionale non capisco come mai non è stara indetta una zona Zes nel nostro territorio metropolitano. Porterebbe rilancio della zona».

Per i gazebo pace fatta e linea comune coi colleghi di consiglio: «Hanno pagato sul corso Garibaldi? Ci sono da fare verifiche: gli esercizi commerciali non hanno mai richiesto l’autorizzazione per i gazebo. Vogliamo che le attività possano continuare a lavorare. La questione è aperta e si continuerà a discutere perché va messo ordine».

Sul rischio chiusura per l’università per Stranieri “Dante Alighieri”: «Non ci sono soluzioni nè si può continuare a giocare. Gli enti non nascono per supportare i privati che non sanno gestire le competenze. Qui c’è stata evidentemente una gestione fallimentare. O la statalizzazione o innescare una sinergia con l’università Mediterranea».
Versace poi invoca attenzione politica concreta su Castore da parte del Comune. «È una società grado di produrre utili e servizi e non per chiedere stipendi, faccio appello ai dirigenti del comune devono assumersi la responsabilità di pagare regolarmente».

Mario Cardia nel suo intervento spiega: «Ho letto in due settimane alcune notizie positive la possibilità di realizzare grandi opere, non ci devono essere decisioni per ideologia politica. La vicenda dei gazebo penso sia stata gestita male, non si possono vessare attività commerciali che durante la pandemia erano in emergenza e hanno affrontato spese per pedane. Siamo d’accordo col percorso di legalità ma non sul metodo. Un po’ di buon senso ci voleva».

top