giovedì,Marzo 28 2024

Ponte sullo Stretto, Salvini: «Costa un anno di reddito di cittadinanza»

Il ministro alle Infrastrutture: «Meglio spendere i soldi per qualcosa che resta»

Ponte sullo Stretto, Salvini: «Costa un anno di reddito di cittadinanza»

«Pensate che il Ponte sullo Stretto costa un anno di reddito di cittadinanza. Io credo che i soldi sia meglio usarli per qualcosa che resta nel nostro Paese e che crea mobilità, velocità e che crea soprattutto quel risparmio ambientale». Lo ha detto il ministro alle Infrastrutture e segretario federale Lega, Matteo Salvini, intervenendo alla scuola di formazione politica del partito a Milano.

«Il ponte di Messina – ha continuato – da solo non salva il paese: servono il ponte di Vigevano e i ponti sul Po, ma non occorre uno scienziato. Stiamo investendo 11 miliardi di euro per accelerare la ferrovia tra Palermo e Messina e altri miliardi di euro per accelerare la ferrovia tra Salerno e Reggio Calabria, dove poi il treno si ferma. Quindi spendiamo miliardi per far arrivare un treno velocemente e poi con quei tre chilometri lì in mezzo (allo stretto di Messina ndr) ci fumiamo tutta la velocità. Uno normale fa un ponte che collega la Sicilia a Roma, Milano e Berlino».

Salvini: «È un dovere morale dell’Italia e dell’Ue»

«Penso che il Ponte sullo Stretto, dopo decenni e decenni di chiacchiere, sia un dovere morale che l’Italia e, aggiungo io l’Europa, hanno il dovere di ultimare per rispetto dei cittadini di Calabria e Sicilia, che hanno lo stesso diritto alla mobilità, al lavoro e alla continuità territoriale di tutti gli altri cittadini italiani ed europei». Lo ha detto Matteo Salvini, ministro delle Infrastrutture e dei trasporti, intervenendo telefonicamente ai lavori della seconda edizione degli Stati generali del Mediterraneo, in corso a Lamezia Terme, organizzati dall’Ufficio del Commissario straordinario di Governo della Zes Calabria, Giosy Romano, in collaborazione con la Regione e Unindustria Calabria e la Confederazione italiana per lo sviluppo economico (Cise).

«Il ponte sullo Stretto – ha aggiunto Salvini – è parte di un sistema. Da solo non serve così come tutto il resto senza il ponte non serve. Negli ultimi due giorni sono stato in Sicilia. Stiamo investendo 11 miliardi di euro tra Palermo, Catania e Messina per arrivare a ferrovie più moderne e veloci. Rfi sta lavorando sulla progettazione per avere ferrovie più veloci anche tra Salerno e Reggio Calabria e lungo la dorsale Tirrenica. In Calabria, lo sa il presidente Occhiuto con il quale mi sento ogni settimana, abbiamo messo tre miliardi per la statale 106 ionica e stiamo lavorando per l’autostrada A2. Stiamo immettendo energie e progetti – ha detto ancora il ministro – per riavvicinare Calabria, Sicilia ed Europa. E’ chiaro che se arrivi più velocemente da Roma a Reggio Calabria e da Palermo a Messina ma poi ti devi fermare per traghettare e devi perdere un’ora e mezza per percorrere tre chilometri, sono miliardi usati male».

Salvini: «Una grande opera tutta green»

«Il Ponte sullo Stretto è un simbolo e sarà una grande opera assolutamente green e a impatto ambientale zero. E non ci sarà nessun altro impatto per quanto riguarda terremoti, maree e venti. Gli ingegneri sanno fare il loro lavoro – ha aggiunto il ministro Matteo Salvini -. Ci sarà un risparmio ambientale enorme. Ho chiesto, a questo riguardo, l’aggiornamento della valutazione di impatto ambientale in termini di mancate emissioni sia nell’aria che nell’acqua.

Certo – ha detto ancora Salvini – si sono spese centinaia di milioni di euro senza che si sia mossa una sola pietra, ma il Ponte sarà un’opera unica al mondo con i suoi tre chilometri a campata unica. In questi mesi sono andato in diversi Paesi europei e andrò a breve anche in Giappone e Turchia per vedere ponti e manufatti del genere. Una volta ultimati i lavori, conto entro la fine di questo decennio, saranno turchi e giapponesi a venire da noi». Secondo Salvini, inoltre, «si risparmieranno soldi perché si calcola che solo il mancato collegamento con la Sicilia pesi per almeno sei miliardi l’anno. E la spesa della Calabria non è
molto distante».

Salvini: «Darà lavoro, migliore antidoto contro le mafie»

«Mi ribello quando qualche giornale, in Calabria e Sicilia o a livello nazionale, scrive che il Ponte sullo Stretto non si può fare perché in questi territori ci sono la mafia e la ‘ndrangheta. Ma le mafie ci sono in Calabria, in Sicilia così come in Italia, in Europa e nel mondo e vanno debellate, sterminate e prosciugate – ha sostenuto Salvini -. Il Ponte creerà, al contrario, occasioni di lavoro. Si calcolano 100 mila posti che rappresentano il migliore antidoto contro le mafie, che prosperano laddove non ci sono progetti e prospettive di lavoro».

Salvini: «Stiamo lavorando al “Sistema Calabria”»

«Stiamo lavorando sul “Sistema Calabria”. Ce la metterò tutta per andare avanti sui lotti della statale 106 perché la Calabria non merita di avere un’arteria di collegamento conosciuta in Italia e in Europa come la “strada della morte”. Cosi come ce la metterò tutta anche per andare avanti sull’autostrada A2 e per portare ferrovie più veloci e più sicure anche sulla dorsale tirrenica», ha sottolineato il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini.

«Ci saranno – ha aggiunto Salvini – diversi avversari. Sicuramente i professionisti del no, no alla Tav, no alla Tap, no al Ponte, no alle autostrade, no agli aeroporti, no ai porti, no a Gioia Tauro, no all’Alta Velocità. Matteo Salvini, la Lega e penso la comunità calabrese e siciliana e la stragrande maggioranza degli italiani sono, invece, per i sì: sì allo sviluppo e le opportunità di lavoro per i giovani e sì per aiutare le imprese calabresi a pagare di meno per la logistica e per il trasporto e per dare una immagine dell’Italia di
innovazione, coraggio, visionarietà e di bravura».

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