mercoledì,Aprile 24 2024

Street art a Reggio, Milia: «Scelta dell’amministrazione inspiegabile e senza logica»

L'esponente forzista rincara la dose: «Relegare in una zona poco frequentata della Città le due opere di street art che la Regione ha destinato al Comune»

Street art a Reggio, Milia: «Scelta dell’amministrazione inspiegabile e senza logica»

«Ha dell’inspiegabile la scelta del Sindaco facente funzioni, Paolo Brunetti, di relegare in una zona poco frequentata della Città (e per di più interessata da lavori pubblici) le due opere di street art che la Regione Calabria, a sue spese, ha destinato al Comune di Reggio nell’ambito delle iniziative connesse al Cinquantenario del ritrovamento dei Bronzi. Sono allibito. E non sono l’unico. Molti i colleghi rimasti basiti dalla scelta di Brunetti».

A dirlo è il Capogruppo di Forza Italia in Consiglio comunale, Federico Milia, intervenendo sulla vicenda che riguarda la realizzazione di due murales di pregio, con spese totalmente a carico della Regione, che ne ha già stanziato le somme e mandato a bando le opere, due delle quali destinate alla Città di Reggio e altre due al Comune di Riace.

L’operazione ha un costo totale di 150 mila euro, con cui è stata commissionata la realizzazione di 4 “opere di strada” inerenti ai Bronzi, a cura di un collettivo d’arte che lavora in equipe. Capofila è Andrea Buglisi, titolare della cattedra di Discipline Pittoriche al Liceo Artistico di Palermo e celebre per aver realizzato nel capoluogo siciliano il ritratto di Falcone e Borsellino passato alla storia.

«Ci sono tutti gli elementi per sfruttare al meglio questa bella possibilità che la Regione offre a Reggio Calabria, utilizzando i murales come attrattore turistico oltre che come atto di decoro urbano, in quale zona del centro che sia magari più vicina ai Bronzi o comunque più frequentata. Mi vengono in mente ad esempio l’area Lido, la Stazione, il Porto, che sono certamente più di passaggio e legate alla storia della Città.

Invece, secondo il personale parere del Sindaco f.f., il luogo più adatto per mettere a frutto questo ‘dono’ della Regione alla nostra Città sarebbe l’ultimo tratto della zona Tempietto, per intenderci, quello più vicino al Calopinace. Avete presente l’area dimenticata da Dio dove sorge una struttura dell’Università Mediterranea semi abbandonata e dove da anni si aspetta che venga realizzato il pontile per accedere al Parco Lineare Sud? Ecco lì. Un luogo certamente non di passaggio, né in vista, né attinente alla storia dei Bronzi. Potrebbe essere apprezzato solo dai pochi che fanno jogging lungo quella via o dalle coppiette che rinomatamente si appartano lì proprio perché attualmente non vi è anima viva».

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