giovedì,Aprile 25 2024

Diga sul Metramo, l’associazione “Progetto Città della Piana” audita dalla Sesta Commissione

Presentato il dossier “Le potenzialità energetiche della Calabria e della città della Piana”

Diga sul Metramo, l’associazione “Progetto Città della Piana” audita dalla Sesta Commissione

La Diga sul Metramo approda in Regione. Martedì, il coordinamento dell’associazione “Progetto città della Piana”, rappresentato per l’occasione dal presidente Armando Foci, dal vicepresidente Gino Cordova, dal segretario Aldo Polisena e dal dirigente Nicola Marazzita, è stato audito dalla Sesta Commissione consiliare (Agricoltura e Foreste, Consorzi di Bonifica, Turismo, Commercio, Risorse Naturali, Sport e Politiche Giovanili), presieduta da Katia Gentile, in merito alla proposta di legge di iniziativa del consigliere regionale Salvatore Cirillo, relativa alle “Modifiche e integrazioni alla legge regionale n.25/2020 – Promozione dell’istituzione delle Comunità energetiche da fonti rinnovabili”.

La presidente della Commissione, composta dai consiglieri Davide Tavernise, Giuseppe Graziano, Salvatore Cirillo, Antonio Maria Lo Schiavo e Pietro Santo Molinaro, aprendo i lavori, ha esposto il contenuto della proposta di legge Cirillo, i cui punti salienti sono contenuti nell’art. 4, nel quale si evidenzia l’intenzione di «promuovere e sollecitare la partecipazione dei cittadini alla vita pubblica e attivare un nuovo sistema di governance locale», prevedendo che l’energia rinnovabile prodotta possa essere «ceduta, anche a titolo gratuito, quale strumento di lotta alla povertà energetica e sociale». In questo contesto, si è inserita la proposta di integrazione al testo presentata dell’associazione “Progetto città della Piana” e accettata dalla Commissione, circa l’aggiunta della parola “produttiva”, affinché la cessione gratuita possa essere estesa anche alle attività produttive, «che nella nostra realtà ne hanno estremo bisogno per acquisire competitività sui mercati».

Il perno fondamentale della proposta di legge però, è costituito dall’introduzione nella legge n. 25, dell’art. 5 bis, ossia di un “Tavolo tecnico permanente con funzioni consultive e di monitoraggio”, con il quale si intende istituire, in Consiglio regionale, un Tavolo composto da esperti di varia estrazione, con un elenco previsto di funzioni tese alla sostenibilità energetica, allo sviluppo e al sostegno della transizione ecologica regionale, a supporto della Regione e degli Enti locali. Il presidente Foci ha così spiegato che lo scopo dell’associazione è quello di porre le basi per la creazione di condizioni di sviluppo nella Piana e in particolare, allo stato attuale, di fare in modo che venga utilizzata al meglio l’acqua della Diga sul Metramo che sorge a Galatro, per la produzione di energia rinnovabile mediante la realizzazione delle centrali idroelettriche a valle della diga.

Foci ha quindi proposto il completamento e l’attivazione immediata della diga e poi la progettazione, il finanziamento e la realizzazione della rete di distribuzione dell’acqua in tutta la Piana per uso potabile, irriguo (almeno 20.000 ettari di terreni agricoli) e per la produzione di energia elettrica. Foci infine, ha applaudito allo spirito della proposta di legge Cirillo, in quanto «l’integrazione alla legge, con la previsione dell’istituzione del Tavolo tecnico, tende a incrementare il tasso di partecipazione alla vita pubblica, estendendola ai settori più motivati e impegnati della società, delle istituzioni e del mondo produttivo. Partecipazione che darebbe corpo e sostanza a settori vitali per il futuro della nostra regione».

La parola è poi passata a Nicola Marazzita, esperto in materia di acqua e energia, che ha esposto il contenuto del dossier dell’associazione su “Le potenzialità energetiche della Calabria e della città della Piana”, da lui curato, e ricordato che esiste un progetto, predisposto dal Consorzio di bonifica di Rosarno, con finanziamenti privati, per la realizzazione delle due centrali idroelettriche a valle della diga sul Metramo e che lo stesso giace inutilizzato nei cassetti da molti anni. «Il progetto – ha spiegato Marazzita – intravede la possibilità di fornire acqua potabile e per uso irriguo anche al versante jonico e al distretto turistico di Tropea, riprendendo lo schema idrico originario che prevedeva una diga sul fiume Allaro, collegata alla diga sul Metramo da una galleria di 9 km, in parte realizzata, e l’invaso sul fiume Marepotamo».

Ma la cosa più importante proposta da Marazzita è la realizzazione di una Hydrogen Valley nell’area portuale di Gioia Tauro, mediante l’utilizzo dell’acqua della Diga sul Metramo, «in grado di rifornire gli elettrolizzatori per la scissione molecolare e l’energia elettrica verde necessaria per tale processo. Produzione e consumo, inoltre, in larga misura, sarebbero concentrati nello stesso territorio, poiché verrebbero alimentati tutti i servizi portuali e i treni per il trasporto merci, dal porto di Gioia Tauro agli interporti di destinazione. Si darebbe, in definitiva – ha affermato – un notevole impulso all’economia della Calabria e della Piana e si contribuirebbe a rispettare uno degli obiettivi strategici sui cambiamenti climatici e sull’energia pulita». A chiusura dell’incontro, i partecipanti hanno espresso la loro reciproca soddisfazione, impegnandosi a proseguire nel tempo i contatti di collaborazione al fine di accelerare la nascita delle Comunità energetiche rinnovabili.

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