Porto di Bagnara, la minoranza: «Il Tar annulla la concessione della gestione. Incapacità amministrativa»
Il monito è importante: «Con la revoca dell'attuale concessione del porto, calerà il buio sulle sorti della nostra marineria e sui diportisti»
«Indignazione e preoccupazione. Sono questi i due sentimentiche rappresentano in maniera appropriata quanto da noi esternato, in questa consiliatura, nei confronti di questa amministrazione! La sentenza del TAR ne è la prova, provata e sentenziata, di una ormai consolidata incapacità in termini amministrativi degli attuali inquilini di Palazzo San Nicola».
Questa la posizione netta del Gruppo Consiliare La Bagnara che VogliAmo: «Gestione fin troppo negativa sul porto e, più in generale, su tutte le scelte compiute. Delle laute indennità percepite neanche un centesimo di euro meriterebbero per il loro operato. Non si può non essere indignati per le tante bugie, raccontate come oppositori della Giunta Frosina, e per le promesse non mantenute come compagine governativa. E non si può non essere preoccupati per essere rappresentati da chi, le capacità, le aveva sbandierate ai quattro venti ma che, in realtà, è lontano anni luce dal concetto di competenza.
La sentenza del TAR è entrata nel merito del solo aspetto amministrativo legato all’affidamento diretto della gestione del porto. Ma appare evidente che ci sarà un risvolto economico in termini di danno patrimoniale per la società ricorrente e che, potenzialmente, costituirà un debito fuori bilancio da soddisfare con risorse proprie dell’Ente e quindi a carico dei nostri concittadini.
Supponiamo, dunque, che non saranno i 37 mila euro del canone concessorio stimato a costituire il possibile risarcimento per la società, ingiustamente, estromessa dalla gestione portuale. A tutto ciò va aggiunta una ulteriore conseguenza che nell’immediato scaturirà dalla decisione del Tribunale Amministrativo.
Con la revoca dell’attuale concessione del porto, calerà il buio sulle sorti della nostra marineria e sui diportisti, per non parlare che si dovranno sborsare altri soldi per sopperire all’annullamento del TAR della concessione. Lo avevamo detto in ogni modo ed in ogni sede, che siamo molto preoccupati per come si sta gestendo il denaro pubblico, tra sprechi e superficialità amministrative, preoccupati per i CITTADINI, su cui graverá l’ onere di pagare questa incapacità».
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