giovedì,Marzo 28 2024

Idrocarburi sequestrati, Ranuccio: «Lo sviluppo della Piana deve passare dalla cura del territorio»

Il sindaco di Palmi invita ad aprire un dibattito pubblico per rimettere al centro dell’agenda politica l’ambiente

Idrocarburi sequestrati, Ranuccio: «Lo sviluppo della Piana deve passare dalla cura del territorio»

L’operazione congiunta di Guardia di finanza e Capitaneria di porto, che ha portato al sequestro, a Gioia Tauro, di 87.000 litri di liquidi contaminati da miscele di idrocarburi, all’interno del depuratore, ha generato una collettiva indignazione tra i cittadini della Piana, tra i quali il sindaco di Palmi Giuseppe Ranuccio. Attraverso un post pubblicato sulla sua pagina Facebook, il primo cittadino ha sottolineato la necessità di avviare un dibattito politico, atto a mettere in campo azioni mirate, affinché episodi del genere, che deturpano la bellezza dei luoghi, non si verifichino più.

«Da decenni – scrive Ranuccio – le nostre comunità convivono con straordinarie risorse naturali e gli atti scellerati di chi, in barba a ogni sentimento collettivo, inquina e deturpa l’ambiente. L’ultimo caso è quello degli 87mila litri idrocarburi sversati nelle fognature e non finiti in mare solo grazie alla meritoria opera della Guardia di finanza e della Procura della Repubblica di Palmi. Questo ultimo episodio, così come tanti altri più e meno gravi avvenuti in questi anni, deve farci riflettere e ravvivare un dibattito politico che su questo tema pare sempre troppo sottotraccia, magari piegato agli interessi economici».

Per il primo cittadino di Palmi, «non si può parlare di sviluppo turistico e culturale, né di prospettive di crescita, se all’interno delle nostre comunità, la politica non è in grado di coltivare il senso del bello e della cura del territorio. In un contesto come quello della Piana, troppo spesso salito agli onori della cronaca per la criminalità organizzata o per l’assenza totale di sanità, dobbiamo fare i conti anche con il dissesto idrogeologico e con la minaccia di un rigassificatore concepito a Roma, avallato a Catanzaro e da realizzarsi, guarda caso, nell’ultimo lembo dimenticato di Calabria. Servono azioni incisive, culturali e strutturali, per ribadire ancora una volta che il futuro della Piana deve passare necessariamente dalla cura del territorio».

Per Ranuccio, «un ambiente sano e salubre è il punto di partenza per uno sviluppo che sia sostenibile non solo a parole: è necessario che tutti insieme – istituzioni, politica, associazioni, comunità territoriali – si lavori ossessivamente per imprimere una svolta culturale non più rimandabile. Bisogna rimettere al centro dell’agenda politica l’ambiente, con un vero e proprio patto generazionale che responsabilizzi chi governa e tracci la strada per la classe dirigente del domani. Dimostriamo, finalmente, di meritare ciò che la natura ci ha donato».

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