giovedì,Aprile 18 2024

Condofuri, via la frase omofoba dal sito del comune

L'inciso sul riconoscimento della sacralità del matrimonio da parte del consiglio comunale, voluta dall'ex sindaco Iaria, ha scatenato anni di polemiche

<strong>Condofuri, via la frase omofoba dal sito del comune</strong>

Il comune di Condofuri fa un importante passo in avanti nella lotta contro l’omofobia. L’amministrazione comunale appena insediata, a guida di Filippo Paino, ha compiuto un gesto simbolico ma di grande rilevanza morale e sociale.

«Il comune di Condofuri riconosce la sacralità della famiglia naturale fondata sul matrimonio tra uomo e donna». Questa era la frase che, da più di tre anni, campeggiava centrale nella home page del sito istituzionale del comune di Condofuri. Una scelta ed una disposizione ben precisa partita illo tempore dal consigliere comunale di minoranza – nel 2015 – poi diventato sindaco, l’uscente Tommaso Iaria. 

Una frase, quella che il sindaco Iaria volle estrapolare dalla sua proposta di deliberazione di consiglio, giudicata da molti omofoba e non inclusiva. Un inciso considerato da molti cittadini inutile e divisivo, tanto da aver catalizzato anche l’attenzione di attivisti di tutta Italia ed una partecipata raccolta firme. Ebbene, quella frase da oggi non esiste più. È stata cancellata.

«Condofuri torna ad essere di tutti e non solo di pochi» racconta il giovane consigliere comunale delegato alla digitalizzazione Pasquale Rodà.

«I comuni, come enti pubblici, quindi patrimonio di tutti e non delle singole amministrazioni, non devono essere legati a singole ideologie ma aprirsi a tutti, con pari dignità, diritti e doveri. Il comune di Condofuri, come ogni comune, fa sue la Costituzione e le leggi dello Stato. Abbiamo deciso di rimuovere quella frase perché non inclusiva, ma – conclude – messa lì con il preciso scopo di ribadire l’appartenenza ad una determinata ideologia che, ad esempio, non riconosce i diritti delle unioni civili».

Frase rimossa, dunque, dal sito del Comune. Ma adesso ‘fatta l’Italia vanno fatti gli italiani’. Condofuri può aspirare a diventare un vero e proprio laboratorio di diritti civili. Un traino per una terra che può e deve crescere con la consapevolezza che, far credere che un diritto sia più sacro di un altro – o peggio ancora negarlo – è la più pesante sconfitta di una libertà sana di cui non siamo mai sazi. Quella di vivere la nostra vita, nel rispetto della legge ma come vogliamo noi.

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