sabato,Aprile 20 2024

Elezioni Condofuri, caso lettera anonima: partono le denunce

Le reazioni ed i silenzi di alcuni candidati in merito alla lettera sono un vero e proprio caso pronto ad esplodere a poche ore dal Consiglio di insediamento

Elezioni Condofuri, caso lettera anonima: partono le denunce

A poche ore dal Consiglio Comunale di insediamento, ma soprattutto a poche settimane dalle elezioni amministrative nel comune di Condofuri, nell’area grecanica, che hanno visto vincitore con un vero e proprio plebiscito Pippo Paino e la sua lista “SiAmo Condofuri”, continua ad essere un vero e proprio caso, che solletica l’immaginario collettivo ed il dibattito pubblico, la lettera anonima divulgata qualche ora prima dei comizi di chiusura della campagna elettorale, venerdì 12 maggio.

La lettera

Un foglio Word, anonimo, o meglio “firmato”da un fantomatico “MLC – Movimento di Liberazione Condofuri”, con all’interno una sequela di insulti rivolti ai candidati della lista, poi risultata vincente, a capo di Pippo Paino. Frasi denigratorie ed indicibili che non possono essere riportate per una ovvia questione di decoro.

La denuncia alla Procura

Secondo quanto diramato da un comunicato stampa, per mezzo dell’Avv. Antonio Nucera, penalista del Foro di Roma, e supportato dall’Associazione Pro Territorio e Cittadini, che persegue su tutto il territorio nazionale la difesa dei valori della collettività, il Consigliere Comunale Pasquale Rodà ha presentato una Denuncia Querela contro ignoti – cosa che, probabilmente, non è stato il solo a fare, ndr. – presso la Procura della Repubblica di Reggio Calabria “per informare la competente Autorità Giudiziaria delle gravi condotte lesive della persona del querelante nonché turbative del regolare svolgimento delle elezioni poste in essere a ridosso delle votazioni comunali del 14 e 15 maggio 2023. La vicenda oggetto di Denuncia Querela è parsa, per il legale romano, non solo un atto lesivo della reputazione del Dott. Rodà, ma anche un atto intimidatorio fortemente in contrasto con i principi democratici del nostro ordinamento e del corretto svolgimento delle libere elezioni.
Il dott. Rodà – conclude la nota – unitamente all’Associazione Pro Territorio e Cittadini, anche a nome dei tanti elettori che lo hanno sostenuto, manifesta la propria incondizionata fiducia alle autorità inquirenti per la grande responsabilità che essi hanno nell’individuazione degli autori di tale misfatto”.

I precedenti


La vicenda della lettera movimentò, nei giorni di chiusura della campagna elettorale ed in quelli immediatamente successivi, una serie di polemiche, botta e risposta, e silenzi che non sono passati inosservati.

Le reazioni nei comizi finali

Durante la serata di chiusura della campagna elettorale del venerdì, a poche ore dalla sua divulgazione, si sono avvicendati sul palco di Piazza Regina Pacis la lista di Bruno Maisano alle ore 18.00, di Tommaso Iaria alle ore 20.00 e di Pippo Paino alle ore 22.00.
Nel primo comizio delle ore 18.00, della lista “Democrazia è Libertà” guidata da Bruno Maisano, non si è fatto nessun accenno alla vicenda, mentre nel successivo, quello della lista del sindaco uscente Tommaso Iaria, lo stesso ne ha parlato prendendone le distanze e solidarizzando con lo schieramento di Paino, salvo poi attaccarli frontalmente per non aver ricevuto la stessa solidarietà da parte di alcuni loro esponenti – a ruoli inversi – quando, nel passato, Iaria e la sua maggioranza avrebbero ricevuto attacchi simili, invitandoli a dare risposte alla cittadinanza. Da lì il marasma generale, con gli uditori che hanno risposto piccati all’avversario Iaria e lo stesso sindaco uscente che li invitava ad andare sotto al palco usando una frase che a molti è sembrata allusoria ad uno degli insulti contenuti nella lettera anonima, e che ha scatenato la dura reazione di protesta immediatamente sedata dalle forze dell’ordine.

Le reazioni, una settimana dopo

A pochi giorni dalla vittoria elettorale di Paino, quasi una settimana dopo la divulgazione della lettera, hanno sentito l’esigenza di marcare nettamente la propria posizione anche alcuni dei candidati al consiglio comunale della lista numero due capitanata da Bruno Maisano che, durante il comizio conclusivo qualche ora prima, non aveva trattato l’argomento.
A sembrar strana è non solo la tempistica, ma anche le modalità con cui vengono prese le distanze da quella lettera, ossia in alcuni profili privati e non tramite i canali ufficiali della lista.

Il post dei candidati della Lista n.2

Ad apparire sulle bacheche facebook private di alcuni dei 12 candidati consiglieri della lista numero 2 – dove risultano taggati solo alcuni dei 12 candidati consiglieri ma stranamente non il capolista Maisano – è un post che apre molti dubbi sulla mancata presa di distanza di alcuni, capolista in primis.
«Cari concittadini – si legge – alla luce delle persistenti voci che risuonano da venerdì 12 maggio u.s. dopo la diffusione di una lettera diffamatoria a carico dei candidati della lista n° 1 “Siamo Condofuri” con il Dott. Filippo Paino candidato alla carica di sindaco, è doveroso ed opportuno da parte dei candidati a consiglieri della Lista n° 2 “Democrazia è Libertà” continuare a manifestare solidarietà e contestualmente condannare l’incauto e immorale gesto.
Considerato che i candidati della Lista n° 2 hanno scelto di condurre l’intera campagna elettorale in modo leale e politicamente corretto, essendo completamente estranei a qualsiasi fatto legato alla produzione o alla diffusione della suddetta lettera, nonché agli sviluppi della vicenda di cui sono venuti a conoscenza nella serata di ieri, augurano al Dott. Filippo Paino e all’intera amministrazione comunale un buon lavoro».

Gli sviluppi

Nel post, quindi, si apprende di determinati sviluppi legati alla vicenda che non è rimasta chiusa con la campagna elettorale. Secondo fonti vicine al palazzo municipale sono diverse, infatti, le denunce presentate contro ignoti per il fatto della lettera anonima, oltre a quella resa pubblica dal neo eletto consigliere comunale Rodà. Informata la Procura, quindi, probabilmente in queste ore ci saranno state – o saranno effettuate – delle indagini che, stante le scritte ingiuriose e diffamatorie contenute nella lettera, potrebbe fare ipotizzare – oltre ad altri – anche il reato di turbativa elettorale.

Articoli correlati

top