venerdì,Aprile 19 2024

Botti d’oro a Bova Marina, l’ex sindaco Domenico Zavettieri: «Chiedete alla Soprintendenza»

In carica dal 2003 al 2008, fratello dell'attuale sindaco Saverio, risponde alla polemica sollevata della minoranza

Botti d’oro a Bova Marina, l’ex sindaco Domenico Zavettieri: «Chiedete alla Soprintendenza»

La querelle tra maggioranza e minoranza del comune di Bova Marina passa anche dagli ex sindaci della cittadina grecanica. A tirare per la giacchetta un ex illustre primo cittadino è stato il capogruppo di minoranza Andrea Zirilli, in una nota riguardante il bilancio comunale, facente parte di un botta e risposta ancora più lungo di cui vi abbiamo dato notizia in anteprima su ilReggino.it.

«Non pensavo ad 87 anni di essere ancora tirato in ballo nell’ennesima polemica», ha esordito Domenico Zavettieri, già dirigente scolastico ed ex sindaco del comune di Bova Marina dal 2003 al 2008, fratello dell’attuale sindaco di Bova Marina Saverio Zavettieri e padre del Presidente dell’Associazione dei Comuni Pierpaolo Zavettieri, sindaco di Roghudi. «Il dissesto finanziario – afferma l’ex sindaco in una nota – è stato dichiarato dalla Commissione straordinaria nell’anno 2012. La situazione finanziaria disastrosa cui mi si vuole attribuire responsabilità viene da lontano, in particolare dalla gestione di Pasquale Maria Tripodi tra il 1997 ed il 2000 che, con la privatizzazione dei servizi e la sua gestione amministrativa ha disastrato le finanze del comune. La stessa linea politico – amministrativa è stata attuata dal sindaco Giovanni Mario Squillaci negli anni 2008-2011 di cui era vicesindaco Mario Zirilli, attuale componente dello stesso gruppo consiliare del nipote Andrea Zirilli, che da circa trent’anni quasi ininterrottamente siede in consiglio comunale in maggioranza o in minoranza, più volte con la carica di vicesindaco ed assessore.

L’Amministrazione di cui sono stato sindaco – prosegue Domenico Zavettieri – pur avendo ottenuto ed impiegato il maggior numero di finanziamenti pubblici, ha attuato una politica di contenimento della spesa, tanto è vero che al mio insediamento nel 2003, il comune aveva un’esposizione debitoria nei confronti della banca di 426 mila euro che, seppur di poco, al terminato del mandato nel 2008, è stata ridotta a 365 mila euro». L’ex sindaco commenta anche sulle cosiddette botti d’oro. «La stima è stata fatta dalla Soprintendenza alle Belle Arti, ente competente in materia, che ne ha stimato il valore stabilendone il costo, ricaduto interamente nel finanziamento regionale erogato. Tale cifra pertanto non è assolutamente gravata sulle casse comunali come si è tentato di far credere e vale la pena evidenziare che ha costituito altresì condizione indispensabile al fine di ottenere l’intero finanziamento del Parco Archeoderi».

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