giovedì,Aprile 18 2024

Lo Stretto e i trasporti nel mirino mentre si celebra il Ponte che non c’è

Nel giorno in cui Occhiuto parla di un'opera che unirà l’Italia e Savini viene accolto con una protesta, la Caronte rende noto l’ennesimo sequestro di navi

Lo Stretto e i trasporti nel mirino mentre si celebra il Ponte che non c’è

È una giornata particolare per i trasporti sullo Stretto di Messina. Se da un lato si acclama alla mega opera del ponte che non c’è, dall’altro arriva un fermo per delle navi che solcano giornalmente lo Stretto. 

L’incontro sul Ponte

Ma andiamo con ordine. Il presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, intervenendo all’iniziativa “Il Ponte sullo Stretto. Infrastrutture e trasporti per unire l’Italia”, organizzata dalla Cisl e dalle federazioni Filca (costruzioni) e Fit (trasporti) sulla nave Elio ormeggiata alla Rada San Francesco di Messina ha acclamato la bontà dell’opera.  Un incontro che ha visto la partecipazione anche del Ministro alle Infrastrutture Matteo Salvini. Del presidente della Regione Sicilia Renato Schifani. Oltre che dello stato maggiore della Cisl con in testa il segretario generale Luigi Sbarra secondo cui il Ponte rappresenta una grande risposta al bisogno di occupazione di Calabria e Sicilia.

I cantieri

Salvini ha colto l’occasione per ribadire l’apertura dei cantieri entro l’estate 2024 e che Il Ponte di Messina sarà «la più grande operazione antimafia di questi 50 anni. Anche perché, dove c’è lavoro, speranza e fiducia, soprattutto per i giovani, la mafia e la ndrangheta – ha detto – non attecchiscono».

«Oggi è una giornata importante perché nascerà la Società Stretto di Messina che avrà l’onore di portare a termine l’opera più green del secolo. Il Ponte sullo Stretto – osserva il vicepremier – unirà finalmente l’Italia dopo 50 anni di chiacchiere, di soldi spesi. Creerà 100 mila posti di lavoro soprattutto per i giovani siciliani e calabresi». 

Ma a chi dice che è non è una priorità Salvini risponde che «Oggi stiamo spendendo 20 miliardi in Sicilia e in Calabria per le strade, autostrade e ferrovie. Il ponte è un completamento di un investimento che non c’è mai stato».

Società Stretto di Messina e proteste 

Salvini ha poi annunciato la (ri)nascita della società incaricata dei lavori del Ponte sullo stretto. Ad accoglierlo però ha trovato le proteste dei comitati di zona, nonostante un convegno blindato. Ma la notizia che fa più scandalo è la nomina di Pietro Ciucci, ex “re” di Anas, a capo (nuovamente) della società che gestirà l’opera. Nel 2021 la Corte dei Conti aveva chiesto una condanna milionaria per danno erariale per l’ex presidente e quattro consiglieri di amministrazione. Ma grazie alla prescrizione nessuno aveva pagato un centesimo.

Navi sequestrate 

E mentre a bordo di una nave si festeggia la rinascita della società la Caronte&Tourist prende atto «con enorme sorpresa del provvedimento disposto dall’Autorità Giudiziaria. Per vicende relative alle gare per i servizi di trasporto marittimo del 2015. In conseguenza del quale tre nostre navi si trovano nuovamente sottoposte a sequestro.

La sorpresa deriva dal fatto che già a suo tempo avevamo esposto una serie di elementi sia tecnici che giuridici a dimostrazione della insussistenza dei reati anche allora ipotizzati.

In quella sede le nostre tesi erano state ben valutate con la presa d’atto finale che non c’era alcun pericolo per la sicurezza delle persone e dei passeggeri con mobilità ridotta (PMR). Come del resto certificato dall’ente tecnico che per legge è tenuto a fornire tale attestazione.

Ribadiamo pertanto la assoluta linearità e legalità dei nostri comportamenti, dovendosi inquadrare la vicenda nell’ambito della interpretazione delle normative a tutela del diritto alla mobilità e alla sicurezza delle PMR.

Interpretazione la nostra che ha trovato conferma nelle attestazioni dell’ente certificatore oltre che in numerose sentenze dell’autorità giurisdizionale amministrativa e da ultimo in una sentenza del tribunale di Cagliari, che in una vicenda processuale assolutamente sovrapponibile ha prosciolto la compagnia di navigazione coinvolta per l’insussistenza del reato.

Confermiamo piena fiducia nell’operato della Magistratura, certi che anche stavolta la idoneità delle nostre navi sarà accertata».

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