Melito, l’emozione del sindaco Orlando dopo il parto al pronto soccorso: «Punto nascita subito»
L'encomio all'ostetrica del consultorio H12, Paola Infortuna, e al personale medico del Tiberio Evol

Dopo la grande emozione del primo parto ospedaliero a Melito Porto Salvo, grazie all’intervento di Paola Infortuna, ostetrica in servizio presso il Consultorio H12, ed avvenuto dopo anni dalla chiusura del punto nascite melitese, arrivano le prime parole del sindaco Salvatore Orlando.
«Da cittadino prima ancora che da Sindaco di questo paese – afferma Orlando – mi sento particolarmente emozionato per lo straordinario evento che ha visto protagonista l’ospedale “Tiberio Evoli”. A dire il vero non è l’unica volta che questo ospedale, con tutti gli operatori, è meritevole di encomi e riconoscenza. Ma questa volta è tutto straordinariamente più bello, sia perché si celebra la vita sia perché dopo circa dodici lunghi anni l’ufficio anagrafe di questo Comune registrerà una nuova nascita».
Nascita che, è giusto ribadirlo, si è conclusa lietamente grazie alla presenza dell’ostetrica del consultorio H12 che, da quando è stato soppresso il punto nascita, segue le gestanti passo dopo passo. E dove la stessa partoriente si era recata per farsi visitare dalla sua ostetrica di fiducia proprio pochi minuti prima di rompere le acque, salvo poi essere accompagnata dalla stessa dottoressa fino al pronto soccorso dove l’ha fatta partorire con il supporto prezioso dei medici cubani e del personale del nosocomio melitese.
«Per me questo è un grande motivo di orgoglio – conclude il sindaco -. Ho molto a cuore le sorti di questo ospedale, il Direttore Sanitario Zuccarelli, il personale tutto, incluso i medici cubani, svolgono quotidianamente un lavoro encomiabile e li ringrazio di cuore per quello che fanno e che oggi, nello specifico, unitamente al personale del pronto soccorso e del Consultorio familiare hanno fatto in emergenza e in balìa della sorte. Il mio augurio, la mia speranza, il mio sogno, è vedere un giorno riattivato il punto nascita per potere nuovamente garantire la giusta assistenza a questo vasto territorio».