martedì,Ottobre 8 2024

Cimitero di Locri, Lacopo e Cutrona lanciano l’idea del comitato civico

I consiglieri comunali più giovani della minoranza si appellano ai cittadini: «Alziamo la voce e facciamoci sentire»

Cimitero di Locri, Lacopo e Cutrona lanciano l’idea del comitato civico

«Creare un comitato a difesa del nostro cimitero e dalle ingiustizie che possono nascere verso noi cittadini ed i nostri defunti». A dichiararlo sono Giovani Lacopo e Marco Cutrona, consiglieri comunali appartenenti al gruppo di minoranza “Con Senso Civico”, a margine della conferenza stampa indetta sabato scorso dai gruppi di opposizione di Locri.

«Le problematiche che circondano il cimitero cittadino ormai sono conosciute da tutti – hanno sottolineato Cutrona e Lacopo – problematiche che incombono da decenni, passando da un’amministrazione all’altra, e da anni ormai si fa a gara per trovare un colpevole. Da cittadini però diciamo che i primi colpevoli a questa situazione drammatica che versa sul nostro cimitero siamo proprio noi cittadini, perché non abbiamo mai avuto il vero coraggio di ribellarci veramente nel corso degli anni per tutti i disservizi e le ingiustizie presenti, nascondendoci per non lasciare rancori, per evitare discussioni e, assecondando tutto questo, anche in maniera indiretta, abbiamo contribuito al risultato attuale».

«Capiamo che si è arrivati ad un punto di sfiducia totale ma non lasciamo che questa sfiducia si trasformi in resa – proseguono i due consiglieri di minoranza – ricordiamoci che il cimitero non è una strada, non è una piazza non è un luogo dove si può decidere di passare o meno, non è un luogo che si può evitare, perché il cimitero è il luogo che ospita la casa dei nostri cari defunti e al tempo che sarà ospiterà ognuno di noi. Davanti a questa piccola osservazione usiamo questa conversazione per chiedere ai cittadini come noi di collaborare, di farlo con chiunque si mette in prima linea per il miglioramento del nostro cimitero, di partecipare, creando iniziative che possono portare un contributo, non stiamo fermi, alziamoci dai nostri divani e diamoci da fare».

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