Oppido, inaugurato il Campo polivalente coperto: sorge su un terreno confiscato alla mafia – FOTOGALLERY
Costato circa 495mila euro, è stato finanziato con i fondi Pon “Io gioco legale” del Ministero dell’Interno
Dopo 12 anni, il Campo polivalente coperto di Oppido Mamertina ha finalmente visto la luce. Questa mattina, l’imponete struttura, che sorge in via Circonvallazione Ovest, su un terreno confiscato alla criminalità organizzata, è stata inaugurata. A tagliare il nastro, il sindaco Bruno Barillaro, il consigliere regionale Domenico Giannetta, il vescovo della diocesi di Oppido-Palmi Giuseppe Alberti – che ha benedetto la struttura – e il viceprefetto aggiunto Roberta Mancuso. Al taglio del nastro è seguita una conferenza stampa, moderata dal presidente del Consiglio comunale Marta Corsaro.
«Oggi è un giorno molto importante – ha affermato il primo cittadino – perché consegniamo alla nostra comunità una struttura che è il simbolo della lotta alla criminalità e dell’affermazione della legalità. A Oppido esistono diverse realtà sportive che da oggi potranno servirsi di questa struttura per i loro allenamenti. Nei prossimi giorni ci incontreremo con le varie associazioni per capire come meglio gestire e rendere fruibile questo campo polivalente, dotato anche di spogliatoi. Lo sport è vita, non solo dal punto di vista salutare, ma anche perché toglie i ragazzi dalla strada. Abbiamo investito sullo sport per garantire una crescita sana ai nostri ragazzi.
Il progetto della Casa rifugio
Il sindaco ha poi ripercorso l’iter che ha portato alla realizzazione del Campo polivalente coperto – durato ben 12 anni – avviato da una sua precedente amministrazione, seguito da quella di Giannetta e infine completato dalla sua attuale, dopo una serie di ritardi burocratici. «Un lavoro complesso quello svolto in maniera encomiabile dal responsabile dell’Ufficio tecnico Luciano Macrì – ha continuato Barillaro – che ci ha permesso di arrivare oggi a questo risultato». Il Campo polivalente è costato circa 495mila euro, finanziati con i fondi del Pon Sicurezza “Io gioco legale” del Ministero dell’Interno e realizzato dalla ditta Galluccio di Cittanova. Prima di passare la parola agli altri ospiti, il sindaco ha annunciato di aver ottenuto un finanziamento di un milione e 900mila euro dai fondi del Pnrr, che verrà investito su un immobile sequestrato alla criminalità organizzata, trasformandolo in una Scuola di musica e una Casa rifugio per le donne vittime di violenza, il cui progetto è già in fase avanzata.
Giannetta: «Oppido vince una sfida»
La parola è quindi passata al consigliere regionale Giannetta, il quale ha affermato che «oggi Oppido vince la sua sfida. Dopo 12 anni, finalmente siamo riusciti a realizzare questa importante struttura. Ricordo quando ci recammo a Roma perché rischiavamo di perdere il finanziamento per una serie di intoppi burocratici. Oggi siamo qua a festeggiare questo traguardo, perché lo sport fa passare messaggi importanti di legalità e aggregazione, rendendo i nostri giovani sani e predisponendoli a imparare il rispetto delle regole e dei valori sani. Siamo orgogliosi e fieri di portare tutti insieme la cultura della legalità». Giannetta ha poi fatto appello alle associazioni polisportive, affinché abbiano cura della struttura, che «deve essere fucina di valori e di giovani talenti», complimentandosi poi con il sindaco per essere riuscito a portare a compimento l’opera.
Gli altri interventi
I «complimenti per l’importante traguardo raggiunto», sono stati espressi dalla vicaria dell’Istituto comprensivo Oppido-Varapodio-Molochio, Patrizia Crispino, la quale ha sostenuto che «la nascita di un luogo di inclusione e socializzazione, è espressione della sinergia di quanti sostengono la legalità». Ha ringraziato per questo “dono”, a nome dei suoi studenti, la dirigente scolastica dell’Istituto d’istruzione superiore “Gemelli Careri”, Simona Prochilo. «È una bellissima opera che ci darà la possibilità di mettere in pratica ciò che diciamo sui banchi di scuola – ha affermato -. È una struttura su cui fare affidamento per praticare gli stili di vita che raccomandiamo a scuola». Soddisfazione è stata espressa anche da Pasquale Puntillo, dirigente scolastico del Liceo ginnasio “San Paolo”. «Strutture come questa le desideravamo da tempo – ha detto – perché i nostri ragazzi devono avere un posto dove ritrovarsi. Un posto dove dalla legalità nasce la lealtà e lo sport fin da piccoli ci insegna a crescere nel rispetto».
Il vescovo: «Sono invidioso»
Il vescovo Alberti si è rivolto ai ragazzi, «protagonisti di questo luogo», sostenendo di essere invidioso, perché «avete una struttura bellissima, che dovete valorizzare e di cui dovete avere cura. I luoghi dello sport devono diventare palestre di vita, dove imparare a stare al mondo con rispetto. Io sono un missionario – ha raccontato – e ho scoperto, in uno dei miei viaggi a Rio de Janeiro, che i ragazzi per placare la tensione e la rabbia hanno inventato uno degli sport più belli che io abbia mai visto, la Capoeira, una sorta di lotta armonica compiuta con acrobazie, che si basa sul rispetto dell’avversario. Il mio augurio è quello di imparare a essere campioni nelle vostre discipline e anche nella vita». Il vescovo ha poi promesso di tornare spesso a Oppido, e soprattutto nel Campo polivalente, «e se sarete qua a giocare mi unirò a voi».
Il viceprefetto: «Pilastro per la formazione dei ragazzi»
Portando i saluti del prefetto Clara Vaccaro, assente per impegni lavorativi, il viceprefetto aggiunto Mancuso ha sostenuto che la struttura acquista maggior valore perché sorge su un terreno confiscato. «Lo sport è il volano di valori importanti, quali il rispetto e la lealtà – ha chiosato – pilastri nella formazione dei ragazzi. La Prefettura è sempre vicina alle comunità, pertanto godetevi la struttura e trattatela bene».