venerdì,Novembre 8 2024

Molochio, primi passi verso il restauro dell’antica chiesa di San Vito

La fondazione della chiesa, avvenuta il 27 agosto del 1663, viene attribuita a monsignor Giuseppe Palermo

Molochio, primi passi verso il restauro dell’antica chiesa di San Vito

Buone notizie per i cittadini di Molochio. L’antica chiesa di San Vito, ormai chiusa da diversi anni per salvaguardare l’incolumità dei fedeli – dal momento che la struttura si presenta usurata dalla scorrere del tempo, soprattutto il soffitto – presto potrebbe finalmente essere interessata dai tanto attesi lavori di restauro. Mercoledì scorso infatti, il sindaco Marco Caruso e il gruppo di tecnici incaricati dalla Soprintendenza per i beni architettonici e paesaggistici, hanno effettuato un sopralluogo, al fine di avviare la progettazione dell’intervento di adeguamento sismico, restauro e risanamento, richiesto del Comune di concerto con la Diocesi, e finanziato dal Ministero per i Beni e le Attività culturali, con 350mila euro.

La storia

La fondazione della chiesa di San Vito, attribuita al vescovo Giuseppe Palermo, nativo di Molochio e allora monsignore di Conversano, avviene il 27 agosto del 1663. La costruzione viene eseguita su “un fondo da lui stesso comprato da diverse persone con proprio denaro, posto nel quartiere tra la Piazza e il Race iuxta viam pubblicam”. La chiesa doveva essere la più grandiosa e la più bella di quelle esistenti a Molochio, lunga 70 palmi e larga 32, con prospetto a due ordini. L’edificio venne distrutto dal terremoto del 1783. La chiesa fu ricostruita ad opera della Cassa Sacra di Catanzaro nel 1789, nello stesso sito di quella precedente. Nel 2004 è stato presentato un progetto di restauro conservativo e statico.

La chiesa di San Vito si affaccia sul corso Regina Margherita, in piazza Umberto I, con un fronte neoclassico dove quattro lesene su alto basamento sorreggono una trabeazione e un timpano triangolare. Il portale è anch’esso incorniciato da lesene corinzie e sormontato da un timpano triangolare. Sul lato sinistro della facciata, appena arretrato, si erge il campanile ricostruito nella parte sommitale in epoche successive e coperto a falde. All’interno la chiesa è a navata unica, coperta a botte, e si conclude nell’abside sopraelevato a pianta semicircolare. Gli antichi altari secondari e le decorazioni in stucco a motivi vegetali e floreali arricchiscono l’interno della chiesa ricordandone l’antico splendore.

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