Taurianova Capitale del libro, Scionti e Ferraro: «Avviato da noi il percorso verso la cultura»
I due consiglieri di minoranza rivendicano la primogenitura della rete di collaborazione instaurata tra il mondo dell'associazionismo e quello del Terzo settore che ha posto le basi per ottenere tale riconoscimento

«Al di là delle polemiche insorte nei giorni passati, nonostante le divergenze di vedute ideologicamente contrapposte, oggi, unendoci a quanti già hanno manifestato riconoscenza, vogliamo congratularci per il risultato ottenuto dalla nostra cittadina quale Capitale italiana del libro per l’anno 2024». Esordiscono così i consiglierei di opposizione del comune di Taurianova, Fabio Scionti e Raffaella Ferraro. A loro dire, «ciò rappresenterà per l’intera comunità di Taurianova un importante opportunità di arricchimento e che dovrà andare a rafforzare ulteriormente la rete di collaborazione instaurata con il mondo dell’associazionismo e del Terzo settore».
Una rete che, ricordano, è «già ben consolidata e sperimentata», che «negli anni passati, dal 2016, ha visto iniziare e instradare il percorso di storicizzazione di importanti manifestazioni culturali quali, “Taurianova legge” fiore all’occhiello delle iniziative sulla lettura, l’“Infiorata” promossa dalla Pro Loco, il “Concorso internazionale dei Madonnari”, pensato e voluto dall’associazione Amici del Palco e l’oramai perduti “Festival del torrone” e “Street Food Village”, e ottenere risultati e riconoscimenti quali “Città che legge 2018/2019”, realizzazione del “Patto locale della lettura”, con ben 37 diverse realtà, presentazione dell’iniziativa “Taurianova legge” al “Salone del libro di Torino 2019” e nel campo ambientale l’ottenimento di 2 premi nazionali di “Città riciclone 2017 e 2018”, premio “Oasis Ambiente 2017” per la sostenibilità al Comune di Taurianova per il progetto “Meno Rifiuti” e non ultimo, avere avuto il prestigio di ricevere la statua “Mietitrice” di Alessandro Monteleone».
Detto ciò, Scionti e Ferraro sostengono che «per ottenere degli ottimi risultati come questi e come “Capitale del libro 2024”, un fondamento imprescindibile è stato anche senza alcun dubbio, la condivisione delle idee tra i diversi attori coinvolti e la consapevolezza che ognuno deve fare la propria parte rinunciando a contrapposizioni strumentali, ideologiche e politiche. Nessuno più di noi ne è convinto. Una comunità per divenire tale e assumere questo ruolo nella sua interezza deve essere coinvolta in un processo di partecipazione che sia lungimirante, inclusivo e costante. Benché questo è tempo di gioire, le contraddizioni però non mancano. Sono ormai lontani i tempi denigratori del nostro sindaco verso lo straordinario contributo del mondo dell’associazionismo e del Terzo Settore, e di questo siamo contenti. Appartenenza, condivisione, partecipazione e convergenza d’intenti, sono stati i sentimenti che hanno portato al conseguimento di straordinari risultati già prima di quello tanto decantato oggi.
Grazie alla presenza di importante realtà quali Consulta delle associazioni (di cui siamo stati pionieri dalla nascita) e altri enti No Profit, è stato possibile generare cittadini consapevoli e liberi, che hanno contribuito al rafforzamento in ognuno di un positivo sentimento di appartenenza verso la comunità. Pertanto, se per l’intera Regione e l’intera Nazione la gioia è solo una, noi siamo testimoni di due gioie. Questo, infatti, è anche il tempo delle “metamorfosi”. Il sindaco, che nel proprio immaginario iconico percepiva un tempo nell’associazionismo il male assoluto, oggi è divenuto fedele sostenitore, tanto addirittura da riposizionarlo nella propria missione di Governance, con un ruolo essenziale.
Questa “metamorfosi” di pensiero che ha magicamente allontanato tutti i cattivi pregiudizi di un tempo – concludono i due consiglieri di minoranza – oggi ci permette di ritrovare un’Amministrazione “rinnovata” e ci fa sperare un cambio di passo che convoglia nella stessa direzione del percorso avviato in precedenza da noi, che già pensavamo a una trasformazione culturale e sociale, costruttiva. Gioiamo dunque per questi due splendidi risultati e con lo sguardo puntato verso le giovani generazioni continueremo ad assumerci la responsabilità di contribuire a costruire con onestà, anche intellettuale, il futuro che questa comunità merita, con la speranza che non sia solo una metamorfosi temporanea di colore verde!».