Politica, Timpano: «La Democrazia cristiana rinasce per costruire un’alternativa nuova»
Il commissario provinciale: «Ci stiamo organizzando per essere pronti a condividere le responsabilità che i tempi ci impongono»
«La nuova Democrazia Cristiana, è nata come luogo del dialogo che può coinvolgere la destra e la sinistra, ma con una chiara identità che la differenzia dagli uni e dagli altri e che è guidata dai propri valori. Il nostro partito è aperto a tutti coloro che nutrono interesse per una visione della vita che mette al centro i valori, le regole, la promozione e la salvaguardia del bene inalienabile della vita: la cultura della sacralità della vita stessa, la natalità, la persona, le persone diversamente abili, la famiglia, la salute, l’istruzione, la solidarietà, l’alimentazione, l’ambiente, della pace che nasce anche da una più equa redistribuzione delle ricchezze tra i popoli». È quanto afferma Rocco Timpano, commissario provinciale Dc di Reggio Calabria.
«Io credo che siano proprio i valori cristiani la vera rivoluzione in questi tempi difficili – continua -. Questi valori cristiani, attuati nella loro dimensione laica, sono valori universali e possono riportare la politica al suo livello più alto. Chi pensa che siamo rinati per andare a cercare un pezzettino di spazio e potere da quelli che vincono, si sbaglia. Ci stiamo organizzando per essere pronti a condividere le responsabilità che i tempi ci impongono e, per questo, stiamo crescendo ogni giorno accogliendo tra noi tutti i portatori di esperienze e conoscenza che vengono da società civile, mondo del lavoro, ricerca e università, imprese, istituzioni, scuola, giovani. Oggi la Democrazia Cristiana rinasce come partito popolare, democratico, sociale che si ispira al cristianesimo.
La politica di oggi è fatta di slogan, personalismi, semplificazioni e, invece, per risolvere e governare la
complessità del nostro tempo, c’è bisogno di pensiero critico e capacità di mediazione, in un Paese
caratterizzato dal prevalere di una condizione etica, culturale, sociale ed economica di anomia, vittima di una crisi di sistema che si esprime nel forte astensionismo elettorale (quasi il 50%) e con molta parte delle diverse componenti del sistema sociale, in primis quelle del terzo stato produttivo e delle classi popolari, alla ricerca di un centro democratico, popolare, liberale, riformista, europeista, ispirato ai valori dell’umanesimo cristiano, alternativo alla destra nazionalista, ai diversi populismi e a una sinistra tuttora alla ricerca di una propria identità nell’età della globalizzazione.
Lo schema della contrapposizione tra destra e sinistra non è più sufficiente a leggere il nostro tempo.
L’opinione pubblica, in particolare il mondo giovanile dimostrano spesso disaffezione, disinteresse e sfiducia verso la politica ed è anche per questo la Democrazia Cristiana deve costruire un’alternativa del tutto nuova. Deve essere un soggetto capace di parlare a tutti gli italiani, proponendo una politica centrata sui valori e gli ideali che intende incarnare».