venerdì,Giugno 13 2025

Reggio, Lamberti ufficializza la sua candidatura di lotta: «Serve un’idea di città e noi ce l’abbiamo»

Il medico ed editore, attorniato da diverse personalità bipartisan, lancia il progetto: «Faremo una campagna elettorale inversa. Questa città ha bisogno di organizzazione»

Reggio, Lamberti ufficializza la sua candidatura di lotta: «Serve un’idea di città e noi ce l’abbiamo»

«Siamo qui non solo per chiarire alcuni punti ma per ufficializzare questa candidatura che non è una candidatura mia personale, ma di un gruppo di persone. Alcuni di questi nomi stasera sono qua, purtroppo non ci sono perché sono impegnati, come per esempio il già sindaco Demi Arena, che è a Milano ma sono stato autorizzato da lui a farne il nome, così come sono stato autorizzato da Angela Marcianò a dire che siamo sulla stessa carrozza e faremo esattamente lo stesso viaggio».

Eduardo Lamberti Castronuovo sarà il candidato sindaco di un’aggregazione civica che riunisce persone che vanno da Luigi Tuccio a Nuccio Azzarà, da Pasquale Amato a Enzo Vitale, passando appunto per Demi Arena e Angela Marcianò. Ci prova di nuovo, quindi, l’editore e medico a riunire sotto le insegne di “Cultura e legalità” chiunque volesse «contribuire affinché la città di Reggio torni ad essere quella città normale che era qualche tempo fa».

Puntuale come un orologio svizzero Lamberti si è presentato nella sua segreteria politica attorniato da un nutrito gruppo di amici e curiosi, non certo per presentare il manifesto politico del movimento che si candida a guidare Reggio alla scadenza del secondo mandato di Giuseppe Falcomatà, ma per gettare le basi di una idea progettuale da applicare alla città.

«La mia è una disponibilità che nasce dalla voce di queste persone che sono con me. È una candidatura nata più di due anni fa e più di due anni prima della data delle presunte consultazioni perché sarà una campagna elettorale inversa. Non è la solita campagna elettorale dove noi elenchiamo le cose che faremo. Noi non elenchiamo proprio niente. Noi andremo a sentire la gente e a sentire le soluzioni che vengono proposte, non dalla gente comune, perché ci vogliono anche le competenze tecniche».

Uno dei cavalli di battaglia, per esempio, è l’ammodernamento dell’impianto idrico della città. «Noi utilizzeremo la tesi di un giovane ingegnere di Reggio che ha studiato una parte dell’impianto idrico della città e per fare questo ha lavorato veramente tanto, ha lavorato quattro anni e ha trovato quali sono i punti di forza, e i punti di debolezza di questo impianto. Noi in questi due anni faremo in modo da presentare e da offrire alla pubblica amministrazione il Progetto perché l’acqua arrivi a casa di tutti».
Visti i tentativi, falliti, nelle ultime due tornate elettorali, di mettere insieme le forze autenticamente civiche della città, partire in anticipo è quasi un obbligo per lui che personalmente si è speso per costruire un argine ai partiti tradizionali.

«Partire in anticipo significa ascoltare la gente, ascoltare l’università, ascoltare le istituzioni anche, perché no? Ascoltare i tecnici che abbiamo nella nostra città, e ne abbiamo a iosa, le scuole e la gente comune. Ascoltarla e proporre poi la soluzione dei vari problemi perché la città, mi pare troppo facile dirlo, ne ha forse anche troppi. Stasera c’è anche il professore Morabito che è una delle stelle della nostra Università perché il professor Morabito, a Reggio, forse non lo conosco in tanti, ma è un ingegnere che ha studiato tra i primi la applicazione dell’intelligenza artificiale e non solo questo ed occupa anche dei posti di prim’ordine in Europa e anche in America».

Per Lamberti, d’altra parte, «la qualità della vita a Reggio Calabria equivale a zero. Io non voglio fare battaglie contro nessuno e contro niente – ribadisce – non sto neanche a criticare perché la critica è fine a sè stessa. Noi ci offriamo. Io mi offro alla città per altro per motivi biologici per una volta sola. Lo faccio con piacere. Io metto sul piatto questa mia disponibilità che poi è dimostrato dai fatti. Se la città vuole approfittarne prego sennò ben venga chiunque altro».

Parte integrante del suo progetto sarà il mondo dell’associazionismo, «soprattutto perché sull’associazionismo la città di Reggio ha vissuto in questi anni. Se non ci fosse stato l’associazionismo Reggio, già defunta, sarebbe in avanzato stato di decomposizione».

Quando parla di organizzazione, la mente di Lamberti si sposta sul prossimo appuntamento internazionale atteso a Santa Trada. «Un evento di grandissima portata. Dovete sapere che oltre ai capi di governo ci saranno anche i ministri dell’economia. Ora scusatemi. Reggio li ‘sta aspettando? Ha creato dei momenti di sintesi con gli operatori per esempio economici dei vari paesi? Ha imbandierato la città per dire benvenuti a questi signori?. Nessuno ne parla. Nessuno lo sa. Vanno a Santa Trada, ma Santa Trada è Reggio Calabria. Io metterei bandierine di tutti i colori da Santa Trada fino al museo, al palazzo della cultura, alle mura greche, a tutto ciò che è possibile fare vedere a queste persone. Preparerei dei gazebo con quelle che sono le peculiarità produttive della nostra terra. Lo sapete che noi produciamo tessuti dal addirittura dalle piante? E confezioniamo vestiti che per altro costano pure parecchio. Addirittura dal ginepro e dalla ginestra. Insomma sono cose che noi dobbiamo far vedere alla gente e soprattutto a questi signori che vengono».

«E allora, se vogliamo fare la città turistica che facciamo? E’ arrivato Ryanair, benissimo, ben venga e ben rimanga. Però i turisti quando vengono qua, e ne vediamo tanti in pantaloncini, dove vanno? Ve lo dico io, mangiano un gelatino e vanno a vedere i bronzi. Dopodiché è finita. Perché? Perché nessuno gli dice dove devono andare. In poche parole anzi una parola sola. Ci vuole un’idea di città. Un’idea di città organizzata. La vogliamo organizzare? Siamo qua».

Articoli correlati

top