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Ripepi e Bandecchi a Reggio: «Alternativa Popolare è arrivata in Calabria a muso duro»

Il segretario nazionale dal palco di Piazza Camagna: «Negli ultimi 70 anni qui non è stato fatto nulla». E sulla Meloni: «Gestisce miliardi di Pil da schifo»

Ripepi e Bandecchi a Reggio: «Alternativa Popolare è arrivata in Calabria a muso duro»

Si è tenuto ieri, sabato 01 giugno, a Piazza Camagna sul Corso Garibaldi per il Comizio elettorale delle Elezioni Europee 2024 dell’8 e 9 Giugno, con Stefano Bandecchi e Massimo Ripepi. Presenti anche gli altri candidati calabresi per la Circoscrizione Italia Meridionale Monica D’Aguì, Maria Antonella Carluccio, Raffaella Severino e Nino Cento che hanno confermato la volontà di mettere la propria professionalità al servizio dell’interesse pubblico.

Reduci dall’Evento dello scorso gennaio a Teatro Cilea la giornata di ieri è stata, per gli organizzatori, «l’ulteriore conferma che Alternativa Popolare è arrivata in Calabria a “muso duro” e sta urlando in faccia a tutti che la rivoluzione è possibile: basta soltanto dare fiducia alle persone che hanno il coraggio e la forza di “spodestare i potenti”».

«Oggi abbiamo gente inadeguata che guida l’Italia: negli ultimi 70 anni qui non è stato fatto nulla – ha esordito il Segretario Nazionale Stefano Bandecchi -Io non ho dovuto aspettare di diventare una persona potente per poter dire ai potenti che stavano sbagliando tutto! Sono l’unica persona che ci mette la faccia, sono degasperiano convinto e, nell’attuale scadente scenario politico, solo io posso cambiare le sorti dell’Italia! Quello che serve non è sapere se si è di destra o di sinistra, ma avere un piatto davanti per mangiare. Servono aziende, industrie, elettricità! Eppure tutte queste cose ci mancano: non ci manca invece una politica che ci ha sempre presi in giro e ci vuole poveri! Quella della Meloni, per fare un esempio, che in cambio sapeva solo promettere di abbassare il prezzo della benzina».

«Alternativa Popolare nasce da un imprenditore che ha lavorato duramente. Io ho creato un impero economico e l’ho fatto con le mie mani; l’ho fatto con tanta difficoltà, lavorando tutti i giorni – ha rimarcato il Leader Nazionale – la Meloni ci dice che ha distribuito volantini tutta la vita eppure lei è arrivata a gestire miliardi di PIL: se ritenete che li gestisca bene continuate a votare per la Meloni; se invece pensate che li gestisca da schifo, come secondo me ha fatto, votate per uno che ha solo un patrimonio di 3 miliardi e che paga stipendi ogni mese».

Emozionato Massimo Ripepi, Coordinatore Regionale Calabria di Alternativa Popolare che ieri sul palcoscenico ha rilanciato il suo impegno al servizio prima della propria città, questa volta in direzione dell’Europa e ha attaccato duramente l’attuale sistema europeo. «La nostra nazione – ha detto – è stata svenduta dai nostri stessi connazionali: ben 76 europarlamentari che, per interessi personali hanno svenduto la nostra sovranità e hanno reso l’Italia, che era una grandissima nazione, uno zimbello per tutti. C’è un conflitto d’interessi tra quello pubblico, che è sacro, e quello privato degli eletti».

«E mentre una ‘strategia mondiale’ ha voluto svilire la politica a tal punto che i cittadini non vanno più a votare – ha spiegato Ripepi – oggi più che mai serve tornare alla consapevolezza che sono proprio i cittadini i protagonisti. Cosa può fare Alternativa Popolare in un contesto così drammatico? Ci arrendiamo oppure facciamo qualcosa per cambiare la nostra Europa? Dobbiamo fare tutto quello che possiamo per cambiarla: io lo farò partendo da Reggio Calabria».

«In un contesto, dunque, dove i mass media e la comunicazione tutta ha deciso di tagliare fuori Stefano Bandecchi impedendogli di confrontarsi con altri leader – rilancia Ripepi – se gli dessero spazio arriveremmo a prendere anche il 7-8%. Bandecchi è uno capace di arrivare al cuore della gente. Se volete veramente votare l’alternativa ad un sistema che ha distrutto l’Italia, non dovete pensare ad un simbolo partitico, bensì alle persone che lo stanno incarnando. Sono un soldato semplice di questa Città e sto cercando di fare tante cose per cambiare la mia terra, la mia regione, la mia nazione e l’Europa».

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