mercoledì,Marzo 19 2025

Regione, i sindaci dei capoluoghi ad Occhiuto: dotare Arrical degli organismi

I primi cittadini calabresi: «Non sono stati ancora intrapresi gli adempimenti necessari»

Regione, i sindaci dei capoluoghi ad Occhiuto: dotare Arrical degli organismi

I sindaci di Catanzaro, Nicola Fiorita, Cosenza, Franz Caruso, Reggio Calabria, Giuseppe Falcomatà, Crotone, Vincenzo Voce, e Vibo Valentia, Enzo Romeo, hanno scritto al presidente della Regione, Roberto Occhiuto, chiedendogli di «regolarizzare la situazione di Arrical, l’Autorità rifiuti risorse idriche della Calabria». I primi cittadini, nella missiva, evidenziano che «a distanza di oltre due anni dall’istituzione di Arrical, con l’approvazione il 20 aprile del 2022 della legge regionale 10, non sono stati ancora intrapresi gli adempimenti necessari per dotare l’Autorità dei suoi organismi rappresentativi e normativi, affinché siano questi ultimi a decidere come proseguire nella riorganizzazione dei settori dei rifiuti e dell’idrico nella nostra regione. Ed, infatti, la legge avrebbe dovuto dare luogo alla riorganizzazione, sui principi di economicità di gestione, dei due importanti servizi a tutela dei cittadini, con particolare riferimento al sistema idrico integrato che coinvolge, tra l’altro, l’importante segmento depurativo che ha riflessi rilevanti sul piano ambientale e turistico per i Comuni costieri.

L’articolo 17, comma 5, della legge 10 prevede, in fase di prima applicazione, l’attivazione della costituzione del Consiglio direttivo, necessario per dare ai Comuni la ‘governance’ dei due sistemi. A tutt’oggi, però, a distanza di due anni dall’approvazione della legge, il sistema dei rifiuti e dell’idrico viene gestito da un commissario che avrebbe dovuto limitarsi ad una fase di accompagnamento fino all’insediamento degli organi democratici, rimanendo in carica sei mesi, eventualmente rinnovabili. In realtà si assiste a rinnovi periodici della gestione commissariale che, difatti, sta sostituendo i Comuni, compiendo atti e scelte importanti con valenza e ricadute strategiche sul futuro dei nostri territori, senza un minimo di condivisione e di confronto con gli enti ai quali la stessa legge assegna le funzioni decisionali».

«Rispetto a ciò – affermano ancora i sindaci – esprimiamo particolari e forti preoccupazioni per quanto accade nel segmento idrico-depurativo, per la gestione del quale si richiedono scelte che diano garanzie ai principi di efficienza, economicità ed imparzialità, finalizzate ad una sua riorganizzazione compiuta e funzionale. Per le competenze e le responsabilità insite nella sua carica di presidente di Regione, le chiediamo di avviare celermente, entro e non oltre 30 giorni, le procedure necessarie per indire le elezioni degli organi rappresentativi e normativi di Arrical. Non vorremmo, infatti, adire le sedi competenti per avere garantiti i diritti e le prerogative dei Comuni, oggi esautorati dalle loro funzioni e prerogative».

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