Bovalino, Squillaci: «La conferenza dei capigruppo non si convoca più»
La denuncia del capogruppo gruppo consiliare SiAmo Bovalino
«Tra le funzioni attribuite alla conferenza dei capigruppo dal Regolamento di funzionamento del Consiglio comunale di Bovalino vi è quella di definire la programmazione e di stabilire quant’altro risulti utile per il proficuo andamento dell’attività del Consiglio. Un organismo, quindi, pensato per agevolare la democrazia e la partecipazione all’interno dell’assise comunale, nell’interesse di tutta la comunità. Nel Comune di Bovalino, purtroppo, la conferenza dei capigruppo non si convoca più, neanche per le funzioni di garanzia per le quali è stata istituita». È quanto dichiara in una nota Bruno Squillaci, capogruppo gruppo consiliare SiAmo Bovalino, comune di Bovalino.
«Da oltre un anno il Presidente del Consiglio comunale Filippo Musitano, inspiegabilmente, ha deciso “motu proprio” di non attivare più questo importante strumento consultivo, contravvenendo così ai principi di democrazia, programmazione e collaborazione pensati e previsti nel citato Regolamento.
In una delle ultime sedute, prima dell’interruzione delle convocazioni, avevo richiesto al Presidente del Consiglio comunale di evitare, quando possibile, la convocazione delle sedute consiliari nei pomeriggi di martedì o giovedì, per motivi di lavoro, anche in ossequio all’art. 38 comma 7 del Tuel, che tutela i consiglieri lavoratori, prevedendo che le sedute si tengano preferibilmente in orari non coincidenti con quelli lavorativi.
Analoga richiesta di preventiva informazione rispetto alla programmazione delle sedute era pervenuta, in diverse occasioni, anche da altri Consiglieri comunali di minoranza, al fine di poter utilmente conciliare le attività lavorative con quelle del Consiglio comunale.
Nonostante queste richieste, che non hanno trovato riscontro nei fatti, ancora una volta il Consiglio comunale di Bovalino è stato convocato, senza alcun preavviso, di martedì pomeriggio, con seconda convocazione di giovedì pomeriggio, esattamente nei due giorni indicati dal sottoscritto, senza tenere conto delle esigenze lavorative rappresentate e quindi in violazione della normativa vigente sui diritti dei Consiglieri lavoratori.
Ma oramai le acrobazie ostruzionistiche del Presidente Musitano non sorprendono più. Dai pugni sbattuti sul tavolo per bloccare i nostri interventi, alle convocazioni “notturne” del Consiglio comunale fino alle sospensioni dei lavori finalizzate a coprire le mancanze della maggioranza, con un atteggiamento chiaramente di parte, l’elenco è diventato lungo.
Una maggioranza che ha anche strappato con la forza dei numeri la Presidenza dell’unica commissione consiliare, costituita su nostra richiesta, anch’essa convocata, ad esempio, senza alcuna concertazione di lunedì mattina alle ore 09:30, in orari poco compatibili con le esigenze lavorative dei Consiglieri comunali che ne fanno parte.
Ma potremmo continuare parlando dell’amplificazione della sala del Consiglio comunale, stranamente “guasta” da diverso tempo. Durante le sedute consiliari siamo costretti a urlare per far sentire i nostri interventi, mentre nelle manifestazioni o nelle conferenze stampa che si svolgono nella sala consiliare i microfoni e la relativa strumentazione appaiono “miracolosamente”.
Questi comportamenti palesemente ostruzionistici non possono più essere tollerati. Valuteremo insieme ai componenti del gruppo consiliare SiAmo Bovalino ogni azione utile a ripristinare il corretto funzionamento del Consiglio comunale e dell’unica Commissione consiliare costituita, a tutela dei nostri diritti e al fine di garantire un proficuo e regolare lavoro, nell’interesse di tutti i cittadini rappresentati». Così conclude Bruno Squillaci, capogruppo gruppo consiliare SiAmo Bovalino, comune di Bovalino.
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