Delitto Scopelliti, Antoniozzi (FdI): «Eroe calabrese che non si piegò al potere della ndrangheta»
Le considerazioni del vice capogruppo di FdI alla Camera e componente della commissione antimafia
«33 anni dopo ricordiamo l’uccisione del giudice Scopelliti, un eroe calabrese che non si piegò al potere della ‘ndrangheta e pagò con la vita la sua onestà. Insieme a lui, figura straordinaria della nostra storia, vogliamo ricordare e ringraziare tutti gli uomini della magistratura e delle forze dell’ordine che da sempre combattono questo cancro. Da calabrese sono orgoglioso di averlo nel Pantheon dei grandi uomini.
Scopelliti era veramente, come Ambrosoli, un eroe borghese: un uomo limpido e impeccabile, incorruttibile, che, come tanti altri magistrati italiani, sacrificò la sua stessa vita per la difesa della legalità.
Voglio ringraziare tutti i magistrati calabresi che lottano in prima linea per affermare i principi di legalità e lo fanno rispettando nel contempo ogni garanzia giuridica».
Lo afferma il vice capogruppo di FdI alla Camera e componente della commissione antimafia, Alfredo Antoniozzi.