venerdì,Ottobre 4 2024

Da Minasi a Germanà, ora la Lega attacca la Cei sui migranti: «Quanti ne ospiterà in Vaticano?»

Dopo l'affondo dei vescovi sull'Autonomia differenziata, il contrattacco del Carroccio: «Alcune missioni delle ONG, vicine ai centri sociali, sarebbero state finanziate con le offerte dei fedeli»

Da Minasi a Germanà, ora la Lega attacca la Cei sui migranti: «Quanti ne ospiterà in Vaticano?»

La Lega ha lanciato una serie di critiche alla Conferenza Episcopale Italiana (CEI), chiedendo maggior chiarezza e concretezza in merito alle posizioni espresse dalla Chiesa sull’immigrazione. Diversi parlamentari del partito di Matteo Salvini hanno sollecitato la CEI a indicare quanti migranti intenda ospitare in Vaticano e a chiarire l’utilizzo dei fondi provenienti dall’8 per mille.

A farsi portavoce di questa posizione è il deputato leghista Igor Iezzi, capogruppo in commissione Affari Costituzionali, che ha dichiarato: «La CEI dovrebbe essere chiara con i fedeli e dire loro quanti migranti intende ospitare in Vaticano. Le critiche costruttive sono sempre apprezzate, quindi siamo certi che i vescovi sapranno proporre soluzioni concrete. Non vogliamo credere che la Conferenza Episcopale Italiana possa essere influenzata in alcun modo dalla politica».

Accoglienza e gestione dei fondi: le richieste della Lega

Alla richiesta di Iezzi si aggiunge la voce della senatrice Tilde Minasi, che chiede un piano concreto per governare l’immigrazione: «Dalla CEI arriva l’appello all’accoglienza. Dietro a questo monito deve esserci necessariamente un piano per governare l’immigrazione, sul quale i vescovi sicuramente ci informeranno. Sarebbe il caso, per esempio, di sapere quanti migranti vorrebbero accogliere in Vaticano e se intendono investire i soldi dell’8 per mille. Numeri insomma, piuttosto che parole, per evitare di essere fraintesi».

Il senatore Nino Germanà, vicepresidente del Gruppo a Palazzo Madama, ha posto ulteriori domande: «Le parole del presidente della CEI pongono sicuramente dei quesiti: intende utilizzare i soldi dell’8 per mille per accogliere i migranti? E, ancora, quanti ne ospiterà in Vaticano? Auspico non si tratti solo di chiacchiere strumentali, perché le osservazioni sono utili e ben accette se presuppongono anche delle soluzioni costruttive che confido la CEI fornirà».

Le accuse sulle presunte connessioni tra Cei e Ong

Più critico il deputato Rossano Sasso, che ha sollevato una questione delicata riguardante il presunto utilizzo delle offerte dei fedeli per finanziare le attività di alcune ONG: «La notizia apparsa oggi sui quotidiani secondo la quale alcune missioni delle ONG, vicine ad ambienti dei centri sociali, sarebbero state finanziate anche con risorse provenienti dalle offerte dei fedeli, pone degli interrogativi sull’atteggiamento della CEI. E se anche solo uno dei fedeli disapprovasse la destinazione finale della propria offerta, se è vero, come è vero, che in questo modo si incentiverebbero le partenze sui barconi dei trafficanti di esseri umani e, di conseguenza, le morti in mare?».

Sasso ha poi sottolineato una differenza di vedute tra i Vescovi italiani e quelli africani sull’immigrazione. «Che dire, poi, del fatto che, mentre alcuni Vescovi italiani – ha dichiarato – vorrebbero incentivare le partenze, gran parte dei Vescovi africani vorrebbero invece diminuirle e, con esse, anche il numero dei morti in mare? Gli immigrati che fuggono da una guerra vanno accolti e integrati: incentivare l’immigrazione clandestina, sbarchi e morti in mare, finanziando personaggi dei centri sociali è un atteggiamento che molti cattolici non condividono».

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