I Tirocinanti Calabresi a Roma al tavolo del Ministero con Occhiuto e sindacati
L’assessore Calabrese: «Obiettivo non creare più neanche un precario nella Pubblica amministrazione»
Si è concluso nella tarda mattinata di oggi l’incontro cruciale tra i rappresentanti dei sindacati e il Ministro della Pubblica Amministrazione sulla questione dei tirocinanti TIS (Tirocinanti in Sostituzione) in Calabria. Al tavolo erano presenti i Segretari Generali di Cgil, Cisl e Uil Calabria – Angelo Sposato, Tonino Russo e Mariaelena Senese – insieme ai rappresentanti delle categorie Nidil, Felsa e Uiltemp, con la partecipazione dei Segretari Nazionali Borghese, Barillaro e Petrassi, e dei Segretari Regionali Ferraro, Tripoli e Muzzopappa. Presenti anche i vertici tecnici e dirigenziali del Ministero.
L’incontro ha visto il Ministro, sebbene in collegamento remoto, dimostrare piena consapevolezza e aggiornamento sui recenti sviluppi della vertenza, frutto anche di un precedente incontro regionale tenutosi la scorsa settimana con i principali rappresentanti sindacali, il Presidente Occhiuto e l’Assessore Calabrese.
Un piano contro il precariato
Il tavolo tecnico ha portato a un accordo su diverse misure per affrontare il problema del precariato tra i tirocinanti calabresi. In particolare, è stato proposto di avviare un programma di prepensionamento per i lavoratori over 60, che prevede un sussidio mensile di 600 euro per coloro che volontariamente decidano di ritirarsi dal lavoro. Parallelamente, è stato presentato un piano per garantire nuove opportunità di contrattualizzazione nei prossimi mesi, attraverso percorsi occupazionali diversificati.
Una delle soluzioni sul tavolo prevede un contributo di 25.000 euro pro capite, destinato sia ai Comuni e agli Enti pubblici che assumeranno i tirocinanti a tempo indeterminato, sia direttamente ai lavoratori che preferiscono optare per un’uscita volontaria e avviare una propria attività imprenditoriale. In aggiunta, verranno estese le deroghe assunzionali per facilitare ulteriormente l’assorbimento di questi lavoratori da parte delle amministrazioni pubbliche.
L’impegno dell’Assessore Calabrese
L’Assessore regionale al Lavoro ha ribadito l’obiettivo ambizioso della Regione Calabria: «Creare più neanche un precario nella pubblica amministrazione». La Regione, infatti, punta non solo a stabilizzare i tirocinanti attraverso nuove assunzioni, ma anche a promuovere percorsi formativi specifici per l’inserimento in settori chiave come l’assistenza sanitaria, soprattutto nei Pronto Soccorso e negli ospedali.
«Questi tirocinanti», ha sottolineato l’Assessore, «sono una risorsa per le comunità locali e per il sistema pubblico. Dobbiamo trovare il modo di integrarli definitivamente, garantendo loro un futuro stabile e sicuro». La proposta calabrese mira quindi a valorizzare le competenze acquisite dai tirocinanti e a colmare le carenze di personale in settori nevralgici.
Nuove figure professionali e supporto agli enti locali
Durante l’incontro, è stata avanzata anche l’idea di introdurre nuove figure professionali nel settore pubblico, attraverso percorsi formativi mirati. Il tavolo tecnico lavorerà ora su emendamenti alla normativa vigente, con l’obiettivo di garantire un contratto a tutti i tirocinanti già nei prossimi mesi. La priorità è quella di mantenere la continuità lavorativa per questi lavoratori, anche in assenza di tutele previdenziali come la NASpI.
Per raggiungere questo risultato, sarà presentato un emendamento al Decreto Omnibus che permetta una proroga tecnica della loro attuale condizione, in attesa di una stabilizzazione definitiva.
Un tavolo interministeriale per coordinare le misure
Le parti hanno convenuto sulla necessità di istituire un tavolo tecnico interministeriale con la partecipazione di Governo, Regione, Anci e parti sociali, al fine di definire le modalità operative delle nuove misure e individuare le soluzioni più adeguate.
Il sindacato confederale ha dichiarato che continuerà a monitorare da vicino l’attuazione degli accordi presi, per assicurarsi che le promesse fatte al tavolo ministeriale vengano rispettate in tempi rapidi. La Regione, dal canto suo, prosegue il dialogo con il Ministero, con l’obiettivo di rendere strutturale il percorso di stabilizzazione, garantendo che nessun tirocinante resti escluso dal processo.
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