venerdì,Ottobre 4 2024

Migranti, Saccomanno: «La richiesta di 6 anni di reclusione per Salvini sovverte ogni principio costituzionale»

Il commento dell'ex commissario regionale della Lega sulla vicenda giudiziaria della Open Arms

Migranti, Saccomanno: «La richiesta di 6 anni di reclusione per Salvini sovverte ogni principio costituzionale»

«Sono un avvocato con oltre 46 anni di piena attività giudiziaria. Ne ho viste di tutti i colori e mi sono interessato di processi di grande rilevanza e di interesse nazionale. Quello che, però, sta accadendo negli ultimi anni ha qualcosa di inverosimile: sono stati sconvolti i principi costituzionali, con una aggressione tra i poteri che rischia di degenerare nell’arbitrio. È inutile parlare di indipendenza dei magistrati quando, molti di questi, sono manifestatamente di parte! Dopo Berlusconi deve essere demolito Salvini! E tanti altri sono sul libro della “vendetta”». Così l’avvocato Giacomo Francesco Saccomanno, già commissario regionale della Lega, commenta la richiesta del Pm di Palermo di sei anni di reclusione per il vicepremier e ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini, accusato di sequestro di persona e rifiuto di atti d’ufficio per avere impedito, cinque anni fa, lo sbarco dalla Open Arms di 147 migranti a Lampedusa.

«Questo è quello che emerge dal processo-farsa Open Arms. Può un ministro che ha svolto il proprio dovere e per come indicato espressamente nel programma elettorale finire sotto processo per un atto di gestione politica? Può un Pm contrastare e criticare le decisione di un Governo? L’Italia ormai è incontrollabile e potrebbe anche ravvisarsi una pesante violazione della Costituzione e della libertà dei cittadini: il sistema politico italiano è organizzato secondo il principio della separazione dei poteri: il potere legislativo è attribuito al Parlamento, al governo spetta il potere esecutivo, mentre la magistratura, indipendente dall’esecutivo e dal potere legislativo, esercita il potere giudiziario. Ebbene, in questo periodo si sta assistendo ad una palese invasione di campo molto pericolosa.

Oggi mio nipote Giacomo Francesco avrebbe compiuto 8 anni, se non ci fosse stato un comportamento immorale ed illecito di molti sanitari. Il 31.12.2018 hanno decretato volontariamente la sua morte. Si è aperto un procedimento penale e dopo diverse perizie il processo si è concluso con una archiviazione! Poiché faccio l’avvocato e conosco i meccanismi perversi ho denunciato i periti nominati dal Giudice per un evidente falso. Rinnovata questa dal PM è emersa la palese falsità! Son decorsi, però, oltre 5 anni, con il rischio che il processo possa prescriversi. Mi chiedo e chiedo agli esimi magistrati se è più rilevante, importante e considerevole la morte di un bambino di 2 anni e 4 mesi o se, invece, le energie debbano utilizzarsi solo per distruggere politicamente Matteo Salvini e tanti altri.

Penso che l’Italia abbia bisogno di altro e non sicuramente di un’aggressione giudiziaria per ragioni esclusivamente politiche, dimenticando tante altre situazioni che hanno sconvolto la vita di intere famiglie, che ancora stanno lottando per ottenere un minimo di giustizia, negata da meccanismi pessimi del sistema.

Forse, sarebbe più importante pensare alle tantissime persone che stanno attendendo un processo equo e giusto e che, spesso, invece debbono attendere anni di umiliazioni e prostrazioni e poi rischiare di subire condanne ingiuste, non avendo la forza umana ed economica per poter combattere un sistema degradato. Sento dentro di me una grande rabbia per questo modo quasi immorale di gestire la giustizia che rende l’Italia un paese quasi incivile e lontano dalla “culla del diritto”».Così conclude Giacomo Francesco Saccomanno, già commissario regionale della Lega,

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