venerdì,Aprile 25 2025

Giornata mondiale dell’Alzheimer, l’Assessore regionale Capponi: «Un impegno condiviso»

«Regione impegnata con iniziative concrete che includono programmi di sensibilizzazione, supporto psicologico e servizi sanitari specializzati»

Giornata mondiale dell’Alzheimer, l’Assessore regionale Capponi: «Un impegno condiviso»

Oggi, 21 settembre, in occasione della Giornata Mondiale dell’Alzheimer, siamo chiamati a riflettere e a sensibilizzare l’opinione pubblica su una patologia che colpisce milioni di persone nel mondo. «In qualità di Assessore alle Politiche Sociali della Regione Calabria – scrive Capponi -, desidero esprimere la mia più profonda vicinanza e sostegno a tutte le famiglie e ai pazienti che affrontano ogni giorno questa sfida complessa. L’Alzheimer non riguarda solo il malato, ma coinvolge l’intera rete familiare e sociale. È essenziale che come comunità ci impegniamo a creare un contesto di solidarietà, supporto e comprensione».

«La Regione Calabria – prosegue l’assessore – è fortemente impegnata in questa battaglia, con iniziative concrete che includono programmi di sensibilizzazione, supporto psicologico e servizi sanitari specializzati per offrire un’assistenza adeguata e continuativa. In questa giornata, è importante ribadire il ruolo cruciale della ricerca scientifica. Solo attraverso l’innovazione e la cooperazione internazionale possiamo sperare di scoprire cure più efficaci e di migliorare la qualità della vita dei pazienti. Invito tutti i cittadini a partecipare alle iniziative organizzate sul territorio e a sostenere le associazioni che lavorano con instancabile dedizione per combattere questa malattia devastante». 

«Un ringraziamento speciale va a tutti i professionisti della sanità, ai volontari e alle organizzazioni che, giorno dopo giorno, dedicano il loro tempo e le loro energie a prendersi cura dei malati di Alzheimer e delle loro famiglie. Il vostro impegno è inestimabile e rappresenta una fonte di speranza e conforto per moltissime persone. Insieme, possiamo fare la differenza. Continuando a lavorare uniti – conclude -, possiamo aspirare a un futuro in cui l’Alzheimer non rappresenti più una condanna, ma una sfida che si può affrontare e superare». 

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