Caulonia, al via il Cagliuso-bis: «Non mi sento commissariato»
Il sindaco ha assegnato in Consiglio comunale le deleghe del nuovo esecutivo. La minoranza: «Giunta voluta da Cirillo». Critiche anche da Lancia
Con l’assegnazione delle deleghe ai nuovi assessori comunali, ha preso ufficialmente il via a Caulonia l’era del Cagliuso-bis. Il primo cittadino, con apposito decreto, ha ufficializzato le proprie decisioni nel corso del consiglio comunale di ieri sera. Vicesindaco sarà Ninni Riccio a cui va la responsabilità su Cultura e spettacoli; Antonella Ierace sarà assessore al bilancio e politiche sociali; Antonella Caraffa si occuperà di ambiente e beni culturali; a Enzo Frajia attività produttive e sanità. «Il nostro è stato un percorso di lacerazioni e contrapposizioni – ha ammesso il sindaco cauloniese – ma non sono mai stato commissariato. Scegliere è sempre difficile, ma chi è rimasto fuori sarà parte integrante di questa maggioranza. Capiamo il travaglio, ma il rapporto tra di noi è integro».
Non senza un po’ di emozione, sette anni dopo Ninni Riccio è tornato a sedere in consiglio comunale. «Provo gioia da una parte e preoccupazione dall’altra – ha detto – Non nascondiamo quanto accaduto in questi due anni difficili per il paese. Il sindaco ha deciso saggiamente di ripensare alla giunta, ritornando a quella formazione che gli ha permesso di vincere. Non anteponiamo gli interessi di parte a quelli del paese. Siamo qui con umiltà per dare una mano». Sulla stessa linea di pensiero l’altra new entry Enzo Frajia, che ha rassegnato le dimissioni da presidente del consiglio comunale. «Mi spiace se questa mia scelta sia vista in modo sconveniente e scorretto – ha evidenziato – È solo un cambio di responsabilità e sarò sempre disponibile al dialogo».
Per il capogruppo di minoranza Luana Franco quello operato da Cagliuso «Non è un azzeramento ma solo un rimpasto. Stiamo ancora aspettando una motivazione valida politicamente per giustificare questo ricambio. Giunta basata sulle competenze? Vorremmo capire che competenze ha la Ierace in materia di bilancio. Siamo passati dall’era Cagliuso all’era Cirillo, il quale non ha avuto l’accortezza di rispondere alle nostre istanze».
E il consigliere regionale è finito nel mirino anche dell’ex ministro delle finanze cauloniesi Andrea Lancia. «La revoca della carica è una scelta che rispetto ma che non cancella l’onore e la responsabilità di aver ricoperto quella carica nel segno della trasparenza e della legalità – ha espresso – Il mio impegno verso la comunità non verrà meno. Ma non riesco a comprendere a pieno l’assegnazione delle deleghe da parte del sindaco. Si tratta di un’azione volta all’accentramento del potere nelle mani di Forza Italia. Queste dinamiche presentano inquietanti somiglianze con quelle del Pd da cui ci siamo dissociati formando il nostro gruppo».
Intanto per Maria Campisi, che da candidata ha ottenuto il maggior numero di preferenze alle ultime elezioni, è arrivata l’ennesima bocciatura. La minoranza aveva infatti proposto il suo nome per il ruolo di presidente del civico consesso, a titolo di risarcimento morale dopo essere rimasta fuori dalla giunta anche al secondo giro. Alla fine la scelta è ricaduta su Agnese Panetta, eletta a maggioranza alla terza votazione. «Non accetto preclusioni nei miei confronti – è stato il suo amaro commento – Non sono mai stata coinvolta nel progetto, e non mi spiego i motivi. A me pare che questa sia un’amministrazione voluta dal consigliere Cirillo».