Migranti a Villa San Giovanni, scoppia il caso “accoglienza” e la minoranza incalza: «Oltre l’Hotel de la Ville altri centri in via Calì?»
Lanciano l'allarme in conferenza stampa e richiedono un confronto durante un consiglio comunale dedicato ad affrontare la delicata questione
La querelle sull’accoglienza dei migranti a Villa San Giovanni non accenna a terminare. E nonostante i chiarimenti del sindaco e le richieste della minoranza, l’accordo tra le parti non è stato raggiunto. Tutti pronti ad immolarsi per la causa nobile del “bene della città” ma a guardare gli ultimi botta e risposta la questione sembra essere scivolata sul piano meramente politico.
Che si stia parlando di persone e non di numeri, di esseri umani e non di tessere elettorali, forse è passato in secondo piano. Di certo appare evidente che è ancora necessario fare chiarezza. Dopo le ultime parole del sindaco Caminiti che ha tacciato la minoranza di «strumentalizzare» la vicenda relativa all’assegnazione dell’Hotel de la Ville, la minoranza in conferenza stampa ha contrattaccato ribadendo come, invece, la maggioranza non abbia «condiviso le scelte».
«Una questione di vitale importanza per la nostra città e il suo futuro: la gestione dell’accoglienza dei migranti e le implicazioni che derivano dalla possibile destinazione del Grand Hotel de la Ville a struttura di accoglienza. Negli ultimi giorni, le notizie circolate sulla stampa hanno scatenato preoccupazioni legittime e, purtroppo, l’amministrazione comunale non ha saputo fornire le risposte chiare e concrete che i cittadini meritano. Per questo motivo, sentiamo il dovere di fare chiarezza e di esercitare la nostra funzione di controllo, che consideriamo un dovere nei confronti della comunità». I Consiglieri comunali di minoranza di Villa San Giovanni Marco Santoro, Filippo Lucisano, Daniele Siclari, Stefania Calderone e Domenico De Marco in conferenza stampa hanno inteso chiarire alcuni punti.
«Prima di tutto, vogliamo rispondere alle accuse che il nostro sindaco ha mosso nei confronti del centrodestra, accusandoci di strumentalizzare una questione umanitaria. Al contrario, il nostro impegno è volto a garantire che Villa San Giovanni rimanga una città accogliente, ma che allo stesso tempo preservi la sicurezza e la qualità della vita dei suoi cittadini. È bene ricordare che il sindaco ha confermato un contratto di locazione tra un privato e il commissario liquidatore per la gestione dell’hotel. Ciò dimostra che le informazioni diffuse non erano affatto infondate. Se non fosse stato per la nostra azione di vigilanza, oggi la città sarebbe rimasta all’oscuro di tutto. Il controllo che stiamo esercitando non è una colpa, ma una responsabilità che ci siamo assunti per difendere gli interessi della comunità.
Il sindaco ha dichiarato che l’intenzione è quella di destinare l’hotel de la Ville all’Istituto Alberghiero, ma ci chiediamo: quando? L’anno scolastico è già iniziato e la competenza è della Città Metropolitana. Quindi, quando verrà effettivamente realizzato questo progetto? E cosa accadrebbe se un privato decidesse di intervenire prima? Siamo stanchi di sentire promesse vaghe e sogni che non si concretizzano. Ciò di cui Villa San Giovanni ha bisogno oggi sono certezze, non progetti irrealizzabili che rimangono nel cassetto.
Inoltre, il sindaco rassicura che i migranti ospitati saranno solo poche unità, ma perché non vengono fornite cifre precise? Non esiste alcuna emergenza migratoria al momento, ma se questa emergenza si dovesse presentare in futuro, come si intende agire? I cittadini hanno diritto a sapere quale sarà l’impatto effettivo sul nostro territorio, perché solo la trasparenza può placare le preoccupazioni che stanno crescendo tra la popolazione.
Le preoccupazioni sono giustificate. La posizione strategica del Grand Hotel de la Ville è particolarmente delicata: è situato vicino a scuole, frequentato da studenti, e si trova nelle vicinanze del Parco Robinson, un’area frequentata da famiglie con bambini, oltre a essere circondato da numerose attività commerciali. Queste attività sono il cuore pulsante della nostra economia locale e rappresentano il sostentamento per tante famiglie. Difendere la sicurezza e la serenità di questi luoghi significa difendere il futuro della nostra città.
A differenza di quanto affermato dal sindaco, che ha dichiarato di mettere al primo posto la dignità dei migranti, noi riteniamo che la priorità debba essere la tutela del nostro territorio e dei cittadini di Villa San Giovanni. Solo attraverso il benessere della nostra comunità potremo accogliere dignitosamente chi cerca rifugio e opportunità. Accoglienza e solidarietà non possono prescindere dalla sicurezza e dalla stabilità del nostro tessuto sociale ed economico.
La nostra città ha una lunga storia di solidarietà, e lo dimostrano i numerosi episodi del passato, come l’accoglienza offerta ai bambini di Chernobyl o ai nostri fratelli albanesi e africani. Villa San Giovanni ha sempre aperto le sue porte con generosità, non per ricompense, ma per il grande cuore dei suoi cittadini. Il sindaco non può affermare che i villesi abbiano reagito male: la nostra è una comunità che ha sempre dimostrato una straordinaria capacità di accogliere chi è in difficoltà. Tuttavia, la solidarietà non deve trasformarsi in un peso insostenibile per la città.
Come Consiglieri Comunali di minoranza, abbiamo già presentato un’interrogazione riguardo la possibile acquisizione del Grand Hotel de la Ville da parte di una cooperativa per l’accoglienza dei migranti. Purtroppo, le nostre richieste non hanno ricevuto la giusta attenzione da parte del sindaco e della maggioranza. Questo silenzio non fa altro che aumentare le preoccupazioni dei cittadini. Noi non siamo contrari all’accoglienza: crediamo fermamente che debba essere gestita in modo da restituire dignità e opportunità a chi arriva, ma senza compromettere l’equilibrio e la sicurezza della comunità locale.
Villa San Giovanni ha già dato molto, ospitando un centro SAI (ex SPRAR) nel rione Pezzo e partecipando ad altri progetti di accoglienza nel cuore della città, come in Via Siena, dove la situazione è diventata difficile da gestire, soprattutto nelle ore serali. La possibilità che il Grand Hotel de la Ville venga destinato a ospitare ulteriori migranti ci preoccupa, soprattutto per la sua posizione centrale, che lo rende un punto nevralgico per il turismo della città. Il turismo è una risorsa economica fondamentale, che non può essere sacrificata.
Inoltre, ci sono voci su nuovi progetti di accoglienza in via Calì, all’interno di una villa recentemente venduta. Chiediamo che si tenga conto dei limiti oggettivi della capacità del nostro territorio e che si valuti una distribuzione più equa dei migranti in tutta l’area dello Stretto, per evitare che Villa San Giovanni sia sovraccaricata. La nostra città ha già dimostrato ampiamente la sua solidarietà e continuerà a farlo, ma è fondamentale che l’accoglienza sia gestita con equilibrio e nel rispetto delle esigenze della comunità locale.
Per questi motivi, abbiamo richiesto la convocazione urgente di un Consiglio Comunale. Riteniamo essenziale discutere insieme alla maggioranza e all’amministrazione comunale il futuro dell’accoglienza nel nostro territorio e trovare soluzioni che garantiscano tanto la solidarietà quanto la sicurezza e la qualità della vita dei nostri cittadini.
Il nostro obiettivo è che Villa San Giovanni rimanga una città accogliente e solidale, ma anche sicura, prospera e in grado di tutelare il suo patrimonio turistico ed economico. Ci aspettiamo un dialogo costruttivo e risposte chiare da parte dell’amministrazione, poiché la trasparenza e la concretezza sono le uniche vie per affrontare questo tema con responsabilità.
Grazie per la vostra attenzione. Continueremo a rappresentare con determinazione le istanze di tutti i cittadini e a informarvi sugli sviluppi di questa vicenda».