Ponte sullo Stretto, Jasmine Cristallo (Pd): «Marchetta elettorale di Salvini a scapito dei servizi essenziali»
La dem critica duramente il progetto del Ponte sullo Stretto, definendolo uno spreco di risorse a discapito dei servizi essenziali per Calabria e Sicilia. Il Partito Democratico di Villa San Giovanni guida la battaglia contro l'opera
Jasmine Cristallo, membro della Direzione Nazionale del Partito Democratico, si scaglia duramente contro il progetto del Ponte sullo Stretto, definendolo una “marchetta elettorale” della Lega di Salvini. Secondo Cristallo, l’opera non rappresenta un’infrastruttura strategica per lo Stato, ma è un inutile spreco di risorse pubbliche che penalizza Calabria e Sicilia, regioni dove i servizi essenziali, come sanità e mobilità, sono ancora drammaticamente carenti.
Cristallo ha puntato il dito contro l’impegno del Governo nel portare avanti questo progetto, mentre problemi ben più urgenti, come la salute pubblica, vengono trascurati: «Il prontuario dei farmaci antiblastici calabresi non è uguale a quelli del nord del Paese. Non abbiamo i farmaci di ultima generazione e ciò costringe molti pazienti a emigrare per ottenere cure adeguate, anche per una semplice chemioterapia». La situazione sanitaria nel sud Italia è così grave che, come sottolinea Cristallo, «con un’aspettativa di vita inferiore rispetto ai lombardi e ai veneti, moriamo per cure vetuste e inappropriate».
Secondo Cristallo, il Ministro Matteo Salvini è il principale responsabile di questa situazione, avendo trasformato una decisione puramente politica in una norma tecnica, a seguito dell’approvazione dell’ultimo decreto ambiente: «Gli ingegneri non contano nulla, sul Ponte decide Salvini!», ha dichiarato con fermezza. La critica principale è l’impegno di 14 miliardi di euro per un progetto che, secondo Cristallo, non risolverà i reali problemi di mobilità, sanità e istruzione in Calabria e Sicilia.
Cristallo ha anche elogiato l’impegno del circolo del Partito Democratico di Villa San Giovanni, guidato da Enzo Musolino, che si sta battendo con determinazione contro la costruzione del Ponte: «Da anni stiamo portando avanti una dura battaglia, basata su principi inconfutabili e reali di inadeguatezza della progettazione e della realizzazione del Ponte sullo Stretto».
L’esponente del Partito Democratico ha poi concluso il suo intervento invitando i cittadini a mobilitarsi attraverso il referendum contro l’autonomia differenziata e il Ponte, sottolineando come recarsi alle urne rappresenti «il più grande atto di ribellione democratica possibile» contro le politiche di Salvini.