Comune San Ferdinando, consiglieri di minoranza chiedono le dimissioni del sindaco
L'affondo di Maria Carmela Digiacco (Capogruppo Fratelli d’Italia), Francesco Celi (Capogruppo Noi Moderati), Ferdinando Maria Rizzo (Noi Moderati), Serafino Mazzitelli (Sinistra Democratica) che scrivono al primo cittadino Gianluca Gaetano
Riceviamo e pubblichiamo la lettera dei consiglieri di minoranza Maria Carmela Digiacco (Capogruppo Fratelli d’Italia), Francesco Celi (Capogruppo Noi Moderati), Ferdinando Maria Rizzo (Noi Moderati), Serafino Mazzitelli (Sinistra Democratica) al sindaco Gianluca Gaetano.
«Sindaco,
atteso che, il regolamento del Consiglio comunale è lo strumento normativo con cui l’assemblea stabilisce le regole del proprio funzionamento, comprese le modalità di convocazione, l’insediamento e il quorum, nel rispetto dello Statuto.
Più specificatamente, l’art. 36 recita quanto segue: “il Consiglio si riunisce in seduta ordinaria, straordinaria e straordinaria urgente. È seduta ordinaria quella dedicata al bilancio di previsione, al conto consuntivo e alla salvaguardia degli equilibri di bilancio. Tutte le altre sedute sono straoirdinarie o straordinarie urgenti. L’avviso delle convocazioni ordinarie deve essere notificato ai Consiglieri con un preavviso cinque liberi; l’avviso delle convocazioni straordinarie deve essere notificato ai Consiglieri con un preavviso tre giorni liberi”.
Il Consiglio Comunale del 29 luglio 2024 presentava irregolarità segnalate prontamente, così come è accaduto per la seduta del giorno 25 ottobre appena trascorso. E’ anche da registrare che, durante le sedute di Consiglio, molte delle nostre domande rimangono spesso inevase, vi sono ancora oggi dei quesiti in attesa di risposta, per i quali qualche giorno fa abbiamo presentato una richiesta di accesso agli atti, secondo la Legge 241/90.
In questi due anni e mezzo di governo cittadino, ci siamo dovuti accontentare dell’inesperto ed elementare ruolo del Presidente del Consiglio incapace anche di garantire l’imparzialità tanto decantata dall’art. 29 del Regolamento del Consiglio Comunale. Certamente non le sarà sfuggito, sig. Sindaco, che durante la seduta di Consiglio Comunale del 29 luglio 2024, l’allora Presidente, Antonio Gaudioso ha bollato come “stupidaggini” gli interventi di un consigliere di minoranza.
Ciò detto, sig. Sindaco, per dissipare eventuali nostri fondati dubbi sul vostro operato tecnico, le suggeriamo di applicare degli strumenti preventivi di controllo sugli atti, così come sancito dallo Statuto comunale, a garanzia della comunità che lei rappresenta, strumenti di trasparenza come lo sono anche i bilanci o le piattaforme di monitoraggio civico, le quali, queste ultime, fungono da verifica, da controllo e da raccolta di idee e di poroposte da parte dei cittadini nei confronti delle decisioni pubbliche, anche come deterrente al suo spirito dispotico che contraddistingue il suo mandato.
Ed ancora, l’art. 48, comma 3 dello statuto del Comune San Ferdinando recita: “I componenti la Giunta comunale, competenti in materia di urbanistica, di edilizia e di lavori pubblici, devono astenersi dall’esercitare attività professionale in materia di edilizia privata e pubblica nel territorio del Comune di San Ferdinando.”
Da qui, la nomina dell’architetto Antonio Gaudioso, a nostro avviso, è inopportuna (da nostri controlli effettuati, lo stesso risulta essere titolare di uno studio di progettazione urbanistica, nonchè di una ditta edile, in tal caso dovrebbe rivedere la nomina).
Tale decisione di assegnare all’architetto Antonio Gaudioso la delega assessorile ai Lavori Pubblici, rientra in un più ampio disegno politico di rimpasto di Giunta di metà mandato, Un tentativo mal riuscito, non concordato in serenità con gli altri consiglieri di maggioranza e soprattutto mirato ad accontentare qualche consigliere escluso dalle urne elettorali ma ad oggi, desideroso di ottenere il “Pennacchio Assessorile” nonostante la sua mancata elezione. Questo rimpasto, infatti, sembra essere solo un inganno per i cittadini, un modo per mascherare le vere problematiche della maggioranza.
Ed inoltre sig. Sindaco, notiamo quanto è notevole la sua abilità nell’attribuire alla minoranza frasi pronunciate invece dalla sua maggioranza, pubblicando a mezzo stampa, senza alcun pudore frasi del tipo: “una opposizione che si abbandona ad insulti personali o a questioni procedurali oltretutto infondati”. oppure, “è evidente che ci siano dei registi esterni dietro tali atteggiamenti”…queste sono chiare offese, anzi peggio, chiare accuse, anche gravi! Riteniamo, invece, che la verità stia nella vostra mancata applicazione delle procedure previste dallo Statuto Comunale, per le quali venite giustamente ripresi da codesta minoranza che agisce nella mera questione politica, da voi confusa come accusa personale ma, una cosa è la politica ed il buon funzionamento dell’Ente anche attraverso la nostra funzione di controllo, un’altra cosa sono le questioni personali. Per non parlare della coesione fra i Consiglieri di minoranza nel portare avanti le attività consone ad un’opposizione che sia degna di questo nome, una coesione mai registrata nella vita politica di questa città, la quale viene da lei appellata quale “opera di una regia esterna”, invece di essere annoverata come dinamica viva della vita democratica di San Ferdinando.
Per cui, nessuna influenza esterna condiziona il nostro mandato, piuttosto le contraddizioni interne ad una maggioranza instabile possono creare un ambiente di incertezza e sospetto all’interno di una compagine amministrativa, e non è certamente la soluzione più adeguta quella di accusare la minoranza di farsi manipolare da registi esterni, con l’intento di distrarre l’elettorato dalla confusione che regna all’interno della vostra maggioranza.
Ed un’altra sua affermazione apparsa sulla stampa merita una risposta. Lei asserisce che “tale scelta dell’opposizione rappresenta anche una negazione delle funzioni fondamentali della democrazia e della politica”, rispedendo a noi la constatazione fatta verso la sua maggioranza e pubblicata in un recente nostro comunicato stampa. Ciò è paradossale, considerando che ha ritirato la delega ad un assessore, poiché in maniera democratica aveva dato parere contrario ad un disegno politico poi concretizzatosi in una “palese frattura dell’unità della maggioranza di governo dell’Ente”.
Sig. Sindaco, non agisca con egoismo e liberi il paese rassegnando proprie dimissioni.
I motivi sono innumerevoli e vanno dalle strade invase dai rifiuti durante lo show delle assegnazioni delle deleghe assessorili, al mutuo per la ristrutturazione del campo sportivo inutilmente pagato da due anni, alla preoccupazione per gli stipendi dei dipendenti a rischio, alla confusione nelle carte relative ai lavori di Via Messina, e tanto altro. Nella speranza che rifletta seriamente sulle sue dimissioni, attendiamo una risposta anche a mezzo stampa, dato che fino ad oggi, alla nostra richiesta di dimissioni, non ha risposto nemmeno durante i Consigli Comunali.
Riteniamo opportuno comunicare, per conoscenza, tale missiva a Sua Eccellenza il Prefetto di Reggio Calabria, dottoressa Clara Vaccaro, proprio per renderle noto il clima infelice che si respira all’interno dell’Amministrazione del Comune di San Ferdinando, al contrario di come lei ha fatto credere fino ad oggi».
- Tags
- san ferdinando