giovedì,Dicembre 5 2024

Da Craxi a Pasquino Crupi, le vie cancellate a Bova Marina infiammano la polemica politica

L'intervento della minoranza sulla revoca della toponomastica: «Cancellata la memoria di coloro che hanno lasciato un segno»

Da Craxi a Pasquino Crupi, le vie cancellate a Bova Marina infiammano la polemica politica

«Sembra che più che l’Amministrazione del futuro, l’Amministrazione Zirilli sia concentrata a cancellare ogni segno dell’amministrazione passata, impiegando il prezioso tempo non a fare ma a distruggere». Così, in una nota, la minoranza consiliare del comune grecanico “Bova Marina Progetto Futuro“.

«Duole che a farne le spese, oltre che al politico e statista Bettino Craxi, siano proprio i cittadini più illustri e degni della memoria, coloro che si sono distinti e hanno dato lustro al paese.

Il Preside Pietro Autelitano, Consigliere comunale di lungo corso e indimenticato Dirigente scolastico; il Prof. Filippo Violi, coordinatore dell’Istituto Ellenofono Regionale, che in collaborazione con il Professor Costantino Nikas, con i loro studi hanno contribuito ad un’autentica rinascita culturale del territorio, proiettando l’immagine della Calabria ben oltre i confini nazionali; il dottor Antonio Licordari che ha saputo primeggiare nel mondo giornalistico esaltando attraverso la cronaca la terra di Calabria.

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Il professor Pasquino Crupi, letterato, scrittore e politico, capo della Consulta Regionale per la cultura della regione Calabria e dell’ARECU nonché Rettore Universitario, cultore delle Minoranze linguistiche e delle etnie locali. Le docenti Antonia Zappia e Francesca Tuscano, educatrici di numerose generazioni di studenti e maestre di vita. La studentessa istriana Norma Cossetto, vittima di violenza fisica e ideologica, infoibata.

La revoca della toponomastica evidentemente risulta essere il problema prioritario per l’Amministrazione Zirilli che continua in un’ottica di rivalsa nei confronti della Giunta precedente, violando la memoria di cittadini illustri a favore di visioni personalistiche. La singolare nota della Prefettura cui l’Amministrazione Comunale si riferisce, citandola nella delibera di Giunta, a schermatura, non annulla la reale volontà di cancellare la memoria di coloro che hanno lasciato un segno. Ci auguriamo che ci sia un ripensamento e l’Amministrazione riconosca lustro agli uomini scelti, non vanificando il lavoro svolto, a danno di una corretta gestione della Res Publica».

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