venerdì,Dicembre 6 2024

Ponte sullo Stretto, Ciucci a Villa scatena nuove polemiche

Il Pd di Villa San Giovanni critica l’incontro “a porte chiuse” tra l'Ad e l’amministrazione comunale

Ponte sullo Stretto, Ciucci a Villa scatena nuove polemiche

In una dichiarazione rilasciata dal segretario cittadino del Partito Democratico di Villa San Giovanni, Enzo Musolino, emergono dure critiche all’incontro avvenuto tra il capo della Stretto di Messina Spa (in liquidazione e rediviva), dott. Ciucci, e l’amministrazione comunale. Musolino non risparmia osservazioni pungenti e domande sul significato dell’incontro, avvenuto a porte chiuse senza coinvolgere la cittadinanza e le forze sociali interessate al tema del Ponte sullo Stretto.

«Il potere di Ciucci, su mandato del Ministro Salvini, commissaria di fatto lo Stretto e diviene un soggetto “para-istituzionale” con l’obiettivo di condizionare e influenzare – dall’alto – l’autonomia del territorio», dichiara Musolino. «Perché Ciucci viene ora a Villa? Cerca rassicurazioni o le offre? Cosa ha detto ai consiglieri, nonostante la bocciatura del progetto? I consiglieri hanno potuto rispondere? C’è stato dibattito? Chi ha parlato? Chi è intervenuto?».

Musolino esprime preoccupazione per la mancata trasparenza dell’incontro, sottolineando la necessità di «coinvolgere la cittadinanza in tutte le fasi» su un tema così cruciale. «Perché non sono stati invitati a partecipare i corpi intermedi e le forze sociali che si stanno occupando del tema? Gli espropriandi c’erano? Chi pretende le “porte chiuse”?» si chiede il segretario del PD.

La posizione del Partito Democratico appare chiara: Villa San Giovanni è, a detta di Musolino, «sotto attacco» da parte di una politica «pericolosa per la comunità, l’ambiente e la salute pubblica». Secondo il segretario, «le destre hanno deciso che il “mito” del Ponte debba assorbire tutte le nostre speranze, i progetti urbanistici e lo stesso futuro della nostra città e dello Stretto». Musolino sottolinea come «nonostante la fame di sviluppo, di lavoro, di investimenti, di risorse, di qualità di vita, di cure idonee, di uguaglianza», si rischiano di buttare al vento 14 miliardi di euro che «non aggiungeranno nulla, ma sottrarranno benessere e salute».

Musolino invita inoltre l’amministrazione a scegliere un “deliberato d’aula politico” chiaro e determinato sulla questione del Ponte, che rispecchi una visione «democratica, ambientalista e progressista», e aggiunge: «L’alternativa politica è l’agenda del Nuovo Centrosinistra, che rappresenta la vera opposizione all’arroganza di Meloni e co. Il primo punto di questa agenda? La lotta all’inquinamento, all’aumento delle malattie oncologiche e il “Porto a Sud”».

Musolino lancia infine un appello a una mobilitazione chiara e coraggiosa della cittadinanza, descrivendo Villa come una città «decisa, aperta, nonviolenta e libera», in difesa dello Stato di diritto e delle regole. Secondo lui, è giunto il momento di mostrare «le fasce tricolore in testa ai cortei, le bandiere di partito e il protagonismo dei cittadini».

Conclude Musolino: «La Lega Nord, il “capitano” Salvini, la presidente Meloni, il governatore Occhiuto e la camaleontica Forza Italia stanno rompendo il patto sociale, utilizzando la “legge” per tacitare l’opposizione e chiudere le commissioni di esperti. È giusto, quindi, lottare oggi, pacificamente ma risolutamente, per la “Legge” del futuro».

Per Musolino, la questione è chiara: «O di qua o di là… tutto il resto – la terzietà, la neutralità, l’ambiguità – fa solo il gioco degli sfascisti».

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