Autonomia differenziata, Trimboli: «Sventeremo la secessione dei ricchi solo con il quorum del 50% +1»
L'intervenuto del consigliere comunale di San Pietro di Caridà, in occasione dell'incontro a palazzo Alvaro a Reggio
In occasione del convegno dal titolo “Dall’autonomia alla secessione?”, svoltosi nel salone Perri di Palazzo Alvaro, sede della Città metropolitana di Reggio Calabria, dopo i saluti del sindaco metropolitano Giuseppe Falcomatà, alla presenza di S.E. l’srcivescovo Fortunato Morrone, del professore Francesco Manganaro e del dottore Giuseppe Bova con moderatore Mario Meliadò, nella discussione sul testo redatto dal Prof. Gianfranco Viesti, è intervenuto il consigliere comunale di San Pietro di Caridà, Gabriele Santi Trimboli.
«Anche in qualità referente territoriale del Comitato “io voglio scegliere”, Gabriele Santi Trimboli ho portato la testimonianza dell’impegno delle aree interne (Distretto 3 – area della Piana del territorio metropolitano reggino) fornito dal Comitato civico spontaneo “Caridà 22 Ottobre 1860”, in occasione dell’allestimento di un piccolo banchetto (1 settembre 2024) al fine della raccolta firme sui referendum per l’abrogazione della legge sull’autonomia differenziata e per l’abrogazione della legge del voto congiunto nel collegio uninominale maggioritario ed altri aspetti connessi della legge elettorale di Camera e Senato c.d. “Rosatellum”.
In quell’evento fu lanciato un invito pubblico, a tutta la cittadinanza “Alta Piana del Mesima”, infatti, serve il quorum 50% + 1 di affluenza degli aventi diritto al voto nella primavera 2025, per abrogare la legge ordinaria sull’autonomia differenziata
(Porcellum II), a firma Calderoli; inoltre, in piazza nel centro storico di San Pietro di Caridà, da solo, ho autenticato oltre 100 firme in un solo giorno. “Uniti si cresce no all’autonomia differenziata, si al Senato allargato a Regioni e Città Metropolitane, seguendo la ratio del modello d’oltraple Bundesrat (senato federale tedesco dove le 16 Regioni – Lander sono rappresentate, proprio come valorizzazione dell’autonomia regionale.
Solo così si difenderà l’unità dello Stato italiano nei servizi e nei diritti fondamentali (salute – vita: sanità pubblica; istruzione; mobilità:viabilità e trasporti, lavoro e salari omogenei su tutto il territorio nazionale; politiche ambientali uniformi, in legame con la protezione civile che mai possa divenire di competenza esclusiva delle Regioni, ect) ed il tricolore non sarà “sbiadito” o “differenziato” in alcune zone del Paese (Meridione). Si eviterà così una “secessione di fatto”, ottenuta abilmente da menti molto astute, composte da Azzeccagarbugli di manzoniana memoria, osteggiata finanche dal Governo Berlusconi IV (2008 – 2011), al quale presentarono delle intese ex art.116 comma III cost. in favore di alcune materie da devolvere alla Regione Lombardia, con Formigoni Governatore, che lo stesso Presidente del Consiglio dell’epoca, On.Silvio Berlusconi, ha prontamente accantonato. Ciò nonostante la non opposizione dal precedente esecutivo con Ministro Lanzillotta». Così ha concluso il suo intervento il consigliere comunale di San Pietro di Caridà, Gabriele Santi Trimboli.