Giornata dell’unità nazionale e delle Forze Armate, le istituzioni celebrano il 4 novembre
Il messaggio del Governatore Occhiuto e delle Istituzioni
Oggi l’Italia celebra la Giornata dell’Unità nazionale e delle Forze Armate. Quel giorno storico, il 4 novembre del 1918, venne firmato l’armistizio di Villa Giusti, evento che nel nostro Paese si fa generalmente coincidere con la fine della Prima guerra mondiale, consentendo agli italiani di completare il tanto agognato processo di Unificazione Nazionale.
Occhiuto: «Grazie a donne e uomini delle nostre Forze Armate»
«Nella Giornata dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate il nostro ringraziamento va alle donne e agli uomini dell’Esercito Italiano, della Marina Militare, dell’Aeronautica Militare, dell’Arma dei Carabinieri e della Guardia di Finanza, quotidianamente impegnati – in Italia e all’estero – per garantire sicurezza e pace, e a coloro che eroicamente hanno dato la vita per difendere i valori della democrazia e della Repubblica. La loro abnegazione, il loro esempio, il loro sacrificio, incarnano i principi dell’unità nazionale e della nostra Costituzione. Viva le Forze Armate, viva l’Italia». Così Roberto Occhiuto, presidente della Regione Calabria e vice segretario nazionale di Forza Italia.
Mancuso: «Italiani apprezzano impegno Forze dell’Ordine»
«Nella ‘Giornata dell’Unità nazionale e delle Forze armate’ è doveroso ricordare chi ha combattuto e si è sacrificato per la Patria, portando a compimento il processo di unificazione nazionale avviato in epoca risorgimentale, e la cui storia – come afferma il presidente Mattarella – si intreccia indissolubilmente con la volontà del popolo italiano».
È quanto sostiene il presidente del Consiglio regionale, Filippo Mancuso, in occasione della ricorrenza del 4 novembre.
«Questa giornata – aggiunge Mancuso – dimostra quanto sia apprezzato dagli italiani l’impegno, accanto alle altre componenti dello Stato, di tutte le Forze armate al servizio della comunità e della sua sicurezza. A loro va il doveroso e sentito ringraziamento anche per gli impegni internazionali che assolvono, in un frangente tormentato da guerre sanguinose e conflitti che mettono a rischio il valore supremo della pace».
Caracciolo: «Le forze armate incarnano il principio di Unità nazionale»
«Ringraziamo tutte le forze armate per quello che hanno fatto e per quello che continuano a fare, incarnando i principi dell’unità nazionale e della nostra Costituzione. Il nostro pensiero è rivolto soprattutto a coloro che non ci sono più, essendosi sacrificati per la nostra patria, per la sicurezza e per la pace internazionale.
Il nostro ringraziamento va a donne e uomini dell’Esercito Italiano, della Marina Militare, dell’Aeronautica Militare, dell’Arma dei Carabinieri e della Guardia di Finanza, quotidianamente impegnati per garantire sicurezza all’interno del nostro Paese ed a tutela della pace nel mondo. Viva le Forze Armate, viva l’Italia!».
Caterina Capponi: «Grata per lavoro Forze dell’Ordine»
Nell’ambito delle celebrazioni, in ricordo dei caduti di tutte le guerre e in onore delle Forze Armate, si ritiene opportuno focalizzare l’attenzione su una giornata dall’elevato spessore civile e morale, per tutti gli italiani, e in particolar modo per le nuove generazioni, reale momento di consolidamento ed interiorizzazione della memoria collettiva.
«Esprimo il mio personale sentimento di stima e gratitudine da cittadina, oltre che da Assessore di questa Regione – scrive, in una nota, l’assessore Caterina Capponi – per il lavoro quotidianamente svolto dalle forze dell’ordine, uomini e donne, vigorosi, tenaci e perseveranti Servitori dello Stato. Animati dal coraggio e dalla dedizione, oggi come in passato, a repentaglio del bene individuale sino al supremo sacrificio della vita, per l’amor di Patria e l’attaccamento al dovere, valori che restano indelebili, immutabili, sempre vivi, per i militari di un tempo e per quelli presenti.
Sono orgogliosi Soldati chiamati ad operare in situazioni drammatiche, protagonisti dell’esperienza disumana della trincea, in passato come adesso, veri eroi nazionali, degni della gloria militare e di altissimi onori. La guerra, in genere, ferisce ancora molti territori, il dettato costituzionale la ripudia, esaltando invece le soluzioni diplomatiche e pacifiche alle controversie internazionali.
Sollecito l’importanza dell’educare ai valori civili, diffondendo quella religione laica dello Stato alla quale il culto dei caduti appartiene, ed è ancora, oltremodo attuale, selezionando in questa occasione strumenti di avvicinamento e di vera e propria affezione dei cittadini allo Stato e alle Istituzioni democratiche. Come dimostra la consueta visita del Presidente della Repubblica al Monumento del Milite Ignoto, presso l’Altare della Patria, nonché tutte le manifestazioni a livello locale e nazionale».
Le celebrazioni a Cittanova
«Rinnoviamo il profondo legame di questa comunità ai valori dell’Italia unita, libera ed europea, ribadendo il nostro rispetto e la nostra fiducia nei corpi di difesa e di pubblica sicurezza dello Stato». È quanto affermato dal Sindaco di Cittanova, avv. Domenico Antico, a margine delle celebrazioni per la ricorrenza del 4 Novembre.
In occasione della Giornata dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate, questa mattina il Primo Cittadino, accompagnato dall’Amministrazione comunale e da personale del Comando di Polizia Locale, ha deposto una corona sul Monumento ai Caduti, nella Villa comunale “Carlo Ruggiero”. Presenti anche i parroci don Letterio Festa e don Salvatore Giovinazzo e le delegazioni del Comando Stazione dei Carabinieri e del Commissariato di Polizia di Stato.
Una commemorazione sobria, anche alla luce degli importanti lavori che stanno interessando la Villa comunale. «Crediamo fermamente nel dovere della memoria che diventa impegno condiviso e identità collettiva per un Paese più forte e inclusivo», ha scandito il Sindaco. «Valori che questa comunità ha sempre elevato a principi fondamentali del suo vivere quotidiano. Il nostro indirizzo amministrativo guarda a una celebrazione del 4 Novembre all’altezza del suo significato storico e civile, nel segno del ricordo e della partecipazione delle nuove generazioni. Vogliamo dare il nostro piccolo contributo affinché, attraverso la memoria del nostro passato, si possa costruire un futuro migliore, senza guerre, disuguaglianze e ingiustizie».
In questo senso, il Sindaco accoglie l’invito del parroco don Letterio Festa affinché si torni a lavorare da subito sullo studio del bombardamento Alleato su Cittanova del 20 febbraio 1943.
Le celebrazioni a Siderno
Un messaggio intriso dei valori di lealtà, disciplina, onore e fedeltà alle Istituzioni Repubblicane. È quello che è stato trasmesso ai giovanissimi alunni degli istituti comprensivi cittadini presenti alla partecipata celebrazione della Festa dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate, che ha avuto luogo stamani in piazza Vittorio Veneto a Siderno.
Organizzata dall’Amministrazione Comunale, alla presenza di Forze Armate, Associazioni d’Armi e sodalizi cittadini, la celebrazione è stata introdotta dal Presidente del Consiglio Comunale Alessandro Archinà che ha ricordato il momento storico della fine della Prima Guerra Mondiale, proprio il 4 novembre del 1918.
I rappresentanti delle Forze Armate hanno dato lettura del bollettino di guerra di quei giorni e il messaggio diffuso dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella per l’odierna celebrazione, mentre don Bruno Cirillo ha recitato la preghiera per il militare.
Nel suo messaggio, il sindaco Mariateresa Fragomeni, nel mostrare tutta la propria gratitudine per l’impegno quotidiano dei rappresentanti delle Forze Armate, ha colto l’occasione per ricordare altresì il centenario dell’ultimazione del Monumento ai Caduti realizzato da Michele Guerrisi posto al centro della piazza, sul quale è stata deposta la corona d’alloro, concludendo con la lettura integrale dell’iscrizione sul prospetto frontale della base, che ricorda il sacrificio umano di Michele Bello e dei 61 eroici sidernesi caduti nella Prima Guerra mondiale «per la causa dell’uomo libero».
Le celebrazioni a Rosarno
Il sindaco di Rosarno, Pasquale Cutrì, e l’intera amministrazione comunale annunciano che nella mattinata di oggi, in onore della Giornata dell’Unità nazionale e delle Forze Armate, si è svolta a Largo Bellavista la commemorazione dei caduti rosarnesi della Prima guerra mondiale. Un evento celebrato in pompa magna alla presenza di tutte le autorità militari, l’Arma dei Carabinieri, la Marina Militare, la Capitaneria di Porto, la Guardia di Finanza, la Polizia di Stato, le Associazioni combattentistiche e
l’Associazione Nazionale Carabinieri, delle scuole elementari Marvasi Vizzone e Maria Zita e dell’istituto superiore Liceo scientifico “Raffaele Piria”, e di tutte le autorità religiose rappresentate nell’occasione da Don Salvatore Larocca e Don Cosimo Furfaro.
Ad essere coinvolti principalmente a attivamente nella manifestazione sono stati i bambini delle scuole elementari e i ragazzi del liceo Piria, i quali hanno potuto leggere alcuni nomi dei nostri cittadini caduti durante il primo conflitto mondiale, recitando alcune poesie a tema e, in conclusione, pronunciando
alcuni discorsi contenenti messaggi volti ad incentivare la pace. «Questa giornata riveste una significativa rappresentanza e una vitale importanza – ha dichiarato il sindaco Cutrì – Rosarno è una città che
durante la prima guerra mondiale ha versato molto sangue per la Patria, coi suoi caduti e i suoi dispersi. Estendendo il discorso ai tempi odierni, dobbiamo pensare a come costruire la pace, giorno per giorno. Dobbiamo farlo attraverso i nostri modi e comportamenti quotidiani, attraverso l’amore nei confronti della nostra famiglia, dei nostri cari e della nostra città. Non deve esistere un motivo per uccidere o un motivo per morire. Dobbiamo essere tutti figli della stessa famiglia, perché solamente così
possiamo costruire un futuro di pace e serenità».
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