venerdì,Giugno 13 2025

“La comunità che vorrei”: la cittadinanza diventa protagonista nella scrittura del Piano di Zona

L'assessore Lucia Nucera: «Le politiche sociali vanno costruite dal basso»

“La comunità che vorrei”: la cittadinanza diventa protagonista nella scrittura del Piano di Zona

Si è svolta nella Sala dei Lampadari Italo Falcomatà di Palazzo San Giorgio la conferenza stampa promossa dall’assessora Lucia Nucera e dal Settore stesso delle Politiche Sociali, sul tema “La comunità che vorrei – scriviamo insieme il Piano di Zona di Reggio Calabria”.

In presenza e con la collaborazione del Forum del Terzo settore, rappresentato da Pasquale Neri, e del Centro Servizi Volontariato Due Mari, tramite Giuseppe Pericone, è stato illustrato alla stampa il programma delle quattro tappe previste in città per strutturare, con il coinvolgimento attivo della cittadinanza, il Piano di Zona, ossia il piano dei bisogni sociali territoriali.

Un percorso il cui spirito mira a richiamare il tema della partecipazione attiva di cittadini, associazioni e società civile, per creare una mappa indispensabile a identificare le esigenze di ogni area del Comune e tradurre in politiche attive e mirate tutti i contributi raccolti.

In particolare, per quattro giovedì consecutivi, tra le 17:00 e le 19:00, il tour toccherà le seguenti tappe:

  • 7 novembre: Catona (Associazione Nuova Solidarietà)
  • 14 novembre: Modena (Palestra Scuola Telesio)
  • 21 novembre: Pellaro (Palacolor)
  • 28 novembre: Galleria di Palazzo San Giorgio

La suddivisione di queste macro-aree cittadine non è solo orizzontale (nord-sud) ma anche verticale, includendo le rispettive aree collinari; ad esempio, i cittadini di Mosorrofa o Cataforio potranno partecipare all’incontro a Modena, mentre quelli di Terreti si uniranno alla Galleria di Palazzo San Giorgio.

L’assessora Lucia Nucera ha spiegato le motivazioni della scelta politica di questo percorso, dichiarando: «Abbiamo scelto e voluto coinvolgere attivamente il territorio e i cittadini per far capire loro che le decisioni rispetto ai bisogni sociali non le prendiamo nelle stanze segrete del Palazzo, ma che, piuttosto, vengono scritte assieme; prendendoci cura della nostra città con lo spirito della comunità. Un modello che – continua la Nucera – in tutta Italia è stato adottato e praticato solo in un municipio di Roma e che ci distingue in positivo».

«Le politiche sociali», prosegue, «non vanno calate dall’alto ma costruite assieme; vanno superati anche alcuni tabù rispetto all’idea che ne abbiano bisogno solo le fasce più fragili: ne ha bisogno, piuttosto, tutta la comunità per migliorare la qualità complessiva della vita». Il settore Welfare, inoltre, si è recentemente arricchito di nuove figure professionali, che consentiranno di tradurre concretamente gli indirizzi intrapresi con maggiore determinazione e qualità rispetto al passato.

Al percorso del Piano di Zona contribuiscono, a titolo gratuito, anche il Forum del Terzo Settore e il Centro Servizi per il Volontariato Due Mari. Anche per Pasquale Neri e Giuseppe Pericone, rappresentanti dei rispettivi enti, il tema delle politiche sociali è fondamentale per ogni comunità al fine di attuare concretamente l’articolo 3 della Costituzione, che mira alla «rimozione degli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese».

I servizi per la comunità devono quindi essere costruiti insieme alla comunità. Il volontariato non sostituisce l’assenza delle istituzioni, ma, come rivelano i dati, è più forte dove sono più forti le politiche sociali. “La comunità che vorrei” si traduce, dunque, in un invito alla popolazione a diventare protagonista attiva delle scelte per i propri territori. Un’opportunità concreta di democrazia e civiltà che l’Amministrazione Comunale intende realizzare assieme alla città e per la città.

Articoli correlati

top