Rivoluzione Rheggio, Zappia: «Città va rianimata. Necessario urgente cambio di rotta»
Il neo Responsabile dei reggini fuorisede denuncia degrado, inefficienze e mancanza di visione amministrativa
«Una Reggio Calabria deserta, spenta ed abbandonata al suo destino». È questa l’amara riflessione di Antonio Zappia, neo Responsabile dei reggini fuorisede per il movimento civico e politico Rivoluzione Rheggio 743 a.C., fondato da Massimo Ripepi.
Zappia, nella sua ultima permanenza in città, ha voluto evidenziare alcune criticità: «Nonostante si parli di inaugurazioni di luoghi e progetti, ciò che emerge è una realtà fatta di trascuratezza e mancanza di visione. Le cosiddette piste ciclabili, ad esempio, rappresentano un simbolo del ‘fare tanto per fare’: linee pitturate sull’asfalto, prive di logica e utilità. Non si tratta solo di creare infrastrutture, ma di progettare percorsi che abbiano senso, come accade in altre città ben organizzate».
L’attenzione si è poi spostata sulla situazione del Lido Comunale, aggravata da un recente incendio. «Questa struttura avrebbe dovuto essere un simbolo della rinascita della città e invece resta un esempio di degrado e inefficienza amministrativa. Una città che doveva essere sul pezzo, e non lo è!».
Zappia ha anche citato il caso di Via Villini Svizzeri, un tempo fiore all’occhiello della città, oggi lasciata in completo abbandono. «Strade dissestate, spazzatura ovunque, alberi non curati: questa zona è il simbolo di una città che ha smesso di prendersi cura di sé stessa».
Non è mancata una dura critica sulla gestione dei rifiuti: «Nulla è cambiato da quanto denunciato dal Consigliere Massimo Ripepi nel novembre 2023 in contrada Mariannazzo. È inaccettabile che dopo un anno la situazione sia rimasta immutata. I mastelli attaccati ai muri sono una scelta esteticamente discutibile e funzionalmente insoddisfacente, una vera e propria cartolina negativa per cittadini e turisti».
Zappia ha poi posto l’accento sulla TARI, definendola «la più alta d’Italia, ma con i mastelli al muro! Roba dell’altro mondo». Ha quindi ammonito: «Questo stato di cose non può continuare. Non si può amministrare una città così, né aspettare che le prossime elezioni arrivino con una Reggio ormai morente».
Concludendo, Zappia ha lanciato un appello: «E prima che Reggio muoia definitivamente, dobbiamo scegliere quale percorso intraprendere: certamente lungo e tortuoso, ma che ci restituisca la speranza di essere ancora in tempo per rianimare la nostra bellissima ed amata città. Questo è l’obiettivo di Rivoluzione Rheggio 743 a.C.: restituire dignità e futuro a una città che merita di tornare a splendere».
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