domenica,Marzo 23 2025

Autonomia Differenziata, dalla Cassazione via libera al referendum

Il referendum, così come licenziato dal Palazzaccio, servirà ad abrogare tutta la norma. Esulta il comitato

Autonomia Differenziata, dalla Cassazione via libera al referendum

La Corte di Cassazione ha dato il via libera al referendum per l’abrogazione totale della legge sull’autonomia differenziata, dichiarando legittima la richiesta avanzata dal comitato promotore. L’ordinanza, arriva dopo il pronunciamento della Corte Costituzionale che, con la sentenza n. 192/2024, aveva già ritenuto «illegittime» alcune specifiche disposizioni del testo legislativo. Tuttavia, la stessa Corte ha demolito anche i quesiti relativi all’abrogazione parziale presentati dai consigli regionali.

La Cassazione, nel riesaminare la questione alla luce delle motivazioni della Consulta, ha stabilito che il quesito di abrogazione totale «deve avere corso», riconfermando così la validità dell’iniziativa referendaria. Ora, la parola passa definitivamente alla Corte Costituzionale, che entro il 20 gennaio 2025 dovrà esprimersi sull’ammissibilità del referendum, tenendo in considerazione il controverso collegamento tra l’autonomia differenziata e la legge di bilancio. Quest’ultimo aspetto è stato duramente criticato dai promotori del referendum, che hanno definito tale connessione una scelta «strumentale» e hanno ribadito l’assenza di impatti finanziari significativi, rivendicando la presunta «invarianza finanziaria» della legge Calderoli.

Ivana Veronese: «Ora avanti verso l’abrogazione totale»

«Siamo soddisfatti, vogliamo abrogare completamente questa legge ingiusta, e dalla Cassazione arriva una conferma importante che il referendum si può fare», ha dichiarato Ivana Veronese, vicepresidente del comitato nazionale contro l’autonomia differenziata e segretaria confederale della UIL, commentando il pronunciamento della Suprema Corte.

Veronese ha inoltre sottolineato come la Cassazione avesse già unificato il quesito di abrogazione totale con quello proposto dalle Regioni. «Da quanto apprendiamo, sono stati ora eliminati i quesiti di abrogazione parziale dell’autonomia differenziata delle Regioni. Questo ci dà ulteriore slancio per andare avanti nella nostra battaglia per l’eliminazione totale di questa legge ingiusta», ha aggiunto.

Il percorso verso il referendum prosegue, con l’attenzione puntata sulla pronuncia della Corte Costituzionale, che rappresenterà l’ultimo ostacolo prima di restituire ai cittadini la possibilità di esprimersi direttamente su una norma che ha diviso il dibattito politico e istituzionale.

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