AssoComuni Locride, sindaci nel caos: così ha senso andare avanti?
Le dimissioni di Cagliuso non escludono altre defezioni all’interno dell’organismo. Attese comunicazioni da Maesano e Imperitura
Se non è una frattura, sicuramente un campanello d’allarme. Le dimissioni di Franco Cagliuso dal comitato dei sindaci della Locride, organo ristretto rispetto all’assemblea dei Comuni, apre scenari che non escludono altre defezioni all’interno dell’associazione rappresentativa degli amministratori locali del territorio. In tempi non sospetti avevamo evidenziato lo stato di impasse in cui versa l’AssoComuni, tra ostruzionismo e malumori degli amministratori locali. L’ultima convocazione risale a metà luglio a Stilo per discutere sul tema delle guardie mediche. Poi il nulla, salvo un impegno a ritrovarsi dopo la convention dell’Anci di Torino dello scorso novembre, evidentemente non concretizzato. Intanto il tempo passa e di questioni sulle quali discutere ce ne sarebbero eccome: dall’isolamento sanitario di alcune zone del comprensorio, alle infrastrutture con la variante 106, fino ai fondi del Pnrr destinati ai Comuni.
L’unico risultato raggiunto dalla gestione della attuale doppia presidenza Maesano-Imperitura è stata la scongiurata chiusura totale della galleria Limina, limitata a orario notturno per i noti lavori di messa in sicurezza. Per il resto, soprattutto negli ultimi tempi, la discussione all’interno dell’assise ha raggiunto livelli davvero mediocri, con pochissimi distinguo. Rappresentanti istituzionali che urlano per ore l’un contro l’altro con l’unico obiettivo di buttarla in caciara, con picchi di teatralità degni delle migliori sceneggiate napoletane firmate Mario Merola.
Un’assise (dove si contano solo due donne su una quarantina di membri) semi deserta quando bisogna discutere dei problemi del territorio, affollatissima quando si tratta di eleggere i propri rappresentanti per occupare poltrone. A questo si aggiunga la diversità di vedute tra i primi cittadini per la gestione degli ultimi mesi di associazione e comitato, con l’ostruzionismo di un gruppo di sindaci, tra cui proprio Cagliuso, che non ha mai condiviso e riconosciuto l’elezione alla presidenza di Vincenzo Maesano. Davanti a una situazione del genere è evidente che in questo modo l’assemblea dei sindaci della Locride non ha motivo di proseguire. E l’immobilismo di questi mesi non aiuta i primi cittadini a far passare messaggi diversi. Nelle prossime ore sono attese comunicazioni congiunte da parte dei presidenti Maesano e Imperitura. Nuovo appello all’unità o clamoroso passo indietro?