Cannizzaro mattatore tra “emendamenti” e futuro della città: «Sogno Reggio come la Montecarlo del Mediterraneo»
“One man show” al coordinamento regionale degli azzurri calabresi, per il bilancio dell’attività parlamentare del deputato reggino che giura: «Non sarò io il candidato sindaco»

L’attività parlamentare, con gli ormai immancabili “emendamenti” alla Legge di Bilancio, un resoconto sintetico del primo anno da coordinatore regionale di Forza Italia, con l’occhio rivolto alla città dello Stretto, e una riflessione più approfondita con tanto di esposizione di quello che a tutti gli effetti è il programma degli azzurri per le attese elezioni comunali di Reggio Calabria che, a meno di un intervento governativo, si terranno nella primavera del 2026.
Quello messo in scena questa mattina da Francesco Cannizzaro, nella sede del coordinamento regionale di Forza Italia, a Reggio Calabria, ha assunto le sembianze di un vero e proprio “one man show”, durante il quale il deputato reggino, vice capogruppo a Montecitorio, ha declinato quella che lo stesso ha definito «straordinaria attività» di un parlamentare calabrese a favore della sua terra. «Nulla rispetto a quello che dovrà avvenire nei prossimi mesi e nei prossimi anni – ha aggiunto – perché siamo riusciti a mettere al centro dell’agenda nazionale la regione Calabria». Occasione ghiotta anche per ricordare l’appuntamento internazionale del G7 del Commercio, celebrato a Villa San Giovanni a luglio 2024.
Il primo pensiero di Cannizzaro è rivolto al lavoro. «Sono molto entusiasta e contento di essere riuscito, ancora una volta, insieme al presidente della Regione Roberto Occhiuto, a dare una risposta seria, concreta e di avvio di stabilizzazione alle migliaia e migliaia di lavoratori che oramai da oltre un decennio sono precari in questa nostra regione. E sono fiero e orgoglioso di poter annunciare senza timore di essere smentito che siamo gli unici soggetti politici che a questa platea straordinaria dei tirocinanti, anche ministeriali, riesce a dare speranza»
L’emendamento pro Mediterranea
«Voglio evidenziare un altro emendamento che ha avuto un riscontro in città persino da persone di sinistra che evidentemente non mi voteranno e non ci voteranno mai, che hanno fatto i complimenti e hanno manifestato uno straordinario compiacimento per il raggiungimento di un obiettivo, tranne il sindaco Falcomatà».
Il riferimento è all’emendamento che ha destinato 4 milioni per la realizzazione del campus universitario dell’Università degli studi Mediterranea, che nel corso dell’ultimo Consiglio comunale il primo cittadino aveva in qualche modo attenzionato e non certo in senso positivo.
«Ora – ha argomentato Cannizzaro – non è che io mi alzo la mattina, vado a Montecitorio, alzo la mano, chiedo la parola, e presento un emendamento da quattro milioni di euro per costruire un Campus a Reggio Calabria. Mi pare chiaro ed evidente che questo straordinario risultato è figlio di un lavoro fatto sul territorio con l’Università e il Rettore Zimbalatti». E proprio con il Magnifico, annuncia il deputato, sarà presentato il progetto nel dettaglio.
«Noi quando facciamo le cose – ha aggiunto Cannizzaro replicando al sindaco – le facciamo con una certa strategia di ricaduta sul territorio, non siamo approssimativi come evidentemente lo è stata questa amministrazione».
Fasce deboli
Cannizzaro passando in rassegna gli emendamenti si è soffermato anche su quello che riguarda più da vicino le fasce deboli e la disabilità. Il deputato rivendica il ruolo centrale giocato da Forza Italia, sul tema, in Commissione Bilancio, dove si è riuscito a “strappare” 500mila euro per l’acquisto di dieci pulmini che miglioreranno la vita di giovani e meno giovani, che non potevano usufruire di un servizio di trasporto per spostarsi da una parte all’altra della città.
L’idea partorita insieme ai consiglieri comunali e a Giovanni Arruzzolo, è stata immaginata ed estesa a tutta la provincia e le risorse saranno destinate alla Città metropolitana che poi avrà il compito di acquistare questi pulmini e poi dirottarli in ogni ambito sociale della nostra provincia.
Ossigeno alla Vallata del Gallico
Parlando poi di comuni montani e volgendo lo sguardo alla Gallico-Gambarie, Cannizzaro ha ricordato l’emendamento che destina risorse a «quei comuni che adesso devono accogliere l’opera e che quindi dovranno far fronte al ripopolamento e un flusso anche turistico maggiore, ma non hanno le risorse per prepararsi al meglio nell’accoglimento di questo impatto».
L’idea è migliorare le vie d’accesso, le piazze e le strutture pubbliche, «ecco perché attraverso questo emendamento abbiamo destinato 4 milioni di euro ai comuni della vallata del Gallico. I sindaci sono entusiasti e sono già al lavoro per elaborare possibilmente un progetto unico che possa collegare un comune all’altro, e per rendere Gambarie ancora più attrattiva e appetibile».
Roccella Jazz suonerà ancora
«Noi facciamo la politica con un obiettivo chiaro, che è quello di valorizzare e di rispondere alle esigenze dei cittadini per il bene collettivo, e a me poco importa se il sindaco è del Partito Democratico piuttosto che di Rifondazione Comunista o di Forza Italia. L’importante è risolvere il problema».
Così invece Cannizzaro introduce l’emendamento in favore del Festival “Roccella Jazz”. «Il sindaco Vittorio Zito, mi chiama e mi dice guarda io mi sono rivolto anche ai dirigenti del mio partito, ma qui abbiamo problemi, e non si riesce a dare continuità al Festival. Io ho assunto l’impegno di capire cosa potevo fare e in legge di bilancio abbiamo chiesto centomila euro, e abbiamo salvato il festival. Avrebbe potuto farlo la Città metropolitana, perché so che quando vuole distribuisce risorse alle sagre e alle varie manifestazioni pubbliche, indirizzate sempre alla stessa parte, però non è una polemica. È per fare capire la differenza…»
Forza Italia, e la carica dei 529
Quando l’attenzione si sposta sul bilancio di un anno di attività da segretario regionale di Forza Italia, Cannizzaro gonfia il petto e rivendica l’adesione di «529 nuovi amministratori» al partito azzurro. Frutto, per lui, dell’azione politica di Forza Italia che si dimostra sempre più centrale nell’azione del governo centrale ma anche in quello regionale. Un partito che «diventa attrattivo» anche per amministratori «che hanno tessere di partito diverse e vogliono essere più incisivi con una squadra che lavora e ottiene risultati».
«Poi – ha continuato il segretario regionale – ci siamo inventati alcune cose che sono state prese a modello nazionale, come “Radici” che oggi riprenderà la sua attività a Crotone. Sono contento che il consiglio nazionale e il presidente Tajani l’abbiano voluto presentare come un modello da seguire in tutte le regioni».
Stesso discorso per lo slogan coniato durante il congresso a gennaio 2024 a Reggio Calabria – “più forte Forza Italia, più forte la Calabria” – che è diventato lo slogan in tutte le regioni d’Italia. «Cerchiamo di essere anche creativi in una stagione dove i partiti hanno bisogno sempre di più di modernità, di dinamismo, dove non c’è più Silvio Berlusconi, seppur oggi Forza Italia ha un leader come Antonio Tajani che è credibile, pacato, concreto, visionario, europeista, centrista, garantista, e che è un uomo di grande equilibrio internazionale. Perché se oggi il governo nazionale riesce a dire la sua, ed è brava Giorgia Meloni, straordinariamente brava, lo si deve anche ad Antonio Tajani che ha portato questo partito, questo contenitore, l’unico partito che insieme a qualche altro partito centrista del centrosinistra sta crescendo nei sondaggi, a non arrestare la sua la sua ascesa».
Da qui l’annuncio che vuole dal prossimo maggio in Calabria la nascita della prima scuola di formazione nazionale di Forza Italia, diretta agli amministratori, ai sindaci, e ai militanti, ma che sarà aperta a tutti. «Sarà una scuola di formazione nazionale di primo livello e io sono molto orgoglioso che siamo riusciti a portarla in Calabria».
Le deleghe alla Città Metropolitana: «La Regione c’è»
«È stata avviata un’interlocuzione seria con i dirigenti della Città metropolitana, già dall’allora vicepresidente Giusy Princi. A un certo punto ci sono state le elezioni europee e in maniera quasi naturale si è un pò interrotta l’interlocuzione, che è stata ripresa dall’attuale assessore Caracciolo assieme ai dirigenti della regione. So per certo e per bocca della politica della città metropolitana che c’è un’interlocuzione affinché si possa concretizzare l’iter che richiede molto tempo a trasferire le deleghe e tutto ciò che comportano»
Cannizzaro ha riproposto il vecchio adagio della sinistra che litiga – «ai tempi di Oliverio non ci fu la volontà politica» – per affrontare la questione, e rilancia: «Qui non solo c’è la volontà politica, ma c’è una volontà ancora molto più di darle in maniera molto contenutistica con tutte le economie, ma fatte bene. Siccome è la prima volta nella storia della Calabria che questo processo avviene, evidentemente serve più tempo. Chi dice che la regione non vuole dare le deleghe dice una falsità».
Comunali: «Non sono io il candidato»
«Io non ho esposto il mio programma elettorale. Io ho parlato al plurale. Io ho semplicemente detto che Forza Italia ha le idee chiare. Sta già lavorando ad un programma e lo sottoporremo quando sarà il momento alla coalizione, perché chiaramente dovrà confrontarsi con gli altri contributi autorevoli che so che arriveranno da parte degli altri partiti alleati, dove poi insieme si studia la strategia. Non rinunceremo evidentemente a questa straordinaria programmazione che Forza Italia già nei fatti sta mettendo in campo, ma non sono io il candidato».
Così invece Cannizzaro ha risposto alle domande dei giornalisti dopo che lo stesso ha individuato per Reggio un futuro da città universitaria, turistica, sportiva, della musica, con il piglio di chi – «io vorrei che Reggio diventasse la Montecarlo del Mediterraneo», ha detto – sembra essere proiettato verso Palazzo San Giorgio.
«Sono sicuro che – ha aggiunto Cannizzaro – grazie al contributo di tutti apriremo un bellissimo dibattito, troveremo la figura, donna o uomo che sia, che potrà guidare questo grande processo col supporto in primis dei parlamentari, dei dirigenti di partito e di tutti coloro i quali ad oggi hanno manifestato questa volontà e vorranno fare parte di una grande squadra fatta di persone di primo livello, competenti, che hanno anche il consenso della gente, che hanno una visione e che insieme vengono accomunati da una sola idea, quella di una Reggio che si proietta in Europa e nel mondo».
Forza Italia, e la carica dei 529
Quando l’attenzione si sposta sul bilancio di un anno di attività da segretario regionale di Forza Italia, Cannizzaro gonfia il petto e rivendica l’adesione di «529 nuovi amministratori» al partito azzurro. Frutto, per lui, dell’azione politica di Forza Italia che si dimostra sempre più centrale nell’azione del governo centrale ma anche in quello regionale. Un partito che «diventa attrattivo» anche per amministratori «che hanno tessere di partito diverse e vogliono essere più incisivi con una squadra che lavora e ottiene risultati».
«Poi – ha continuato il segretario regionale – ci siamo inventati alcune cose che sono state prese a modello nazionale, come “Radici” che oggi riprenderà la sua attività a Crotone. Sono contento che il consiglio nazionale e il presidente Tajani l’abbiano voluto presentare come un modello da seguire in tutte le regioni».
Stesso discorso per lo slogan coniato durante il congresso a gennaio 2024 a Reggio Calabria – “più forte Forza Italia, più forte la Calabria” – che è diventato lo slogan in tutte le regioni d’Italia. «Cerchiamo di essere anche creativi in una stagione dove i partiti hanno bisogno sempre di più di modernità, di dinamismo, dove non c’è più Silvio Berlusconi, seppur oggi Forza Italia ha un leader come Antonio Tajani che è credibile, pacato, concreto, visionario, europeista, centrista, garantista, e che è un uomo di grande equilibrio internazionale. Perché se oggi il governo nazionale riesce a dire la sua, ed è brava Giorgia Meloni, straordinariamente brava, lo si deve anche ad Antonio Tajani che ha portato questo partito, questo contenitore, l’unico partito che insieme a qualche altro partito centrista del centrosinistra sta crescendo nei sondaggi, a non arrestare la sua la sua ascesa».
Da qui l’annuncio che vuole dal prossimo maggio in Calabria la nascita della prima scuola di formazione nazionale di Forza Italia, diretta agli amministratori, ai sindaci, e ai militanti, ma che sarà aperta a tutti. «Sarà una scuola di formazione nazionale di primo livello e io sono molto orgoglioso che siamo riusciti a portarla in Calabria».