Reggio, bilancio positivo di Falcomatà che rilancia: «Ora sforzo collettivo per trovare unità di intenti»
Il primo cittadino ha elencato i risultati ottenuti del suo secondo esecutivo, insediatosi circa un anno fa. L’impegno su Palazzo di Giustizia e Museo del Mare, e l’orgoglio per aver raggiunto «precariato zero» a palazzo San Giorgio

«Una città che cambia e si evolve costantemente, tanto da raggiungere risultati che, probabilmente, mentre noi parliamo, sono già vecchi, perché si continua a lavorare senza sosta su nuovi e più ambiziosi traguardi, come quello di essere la capitale, il “cuore” del Mediterraneo».
Con queste parole il sindaco Giuseppe Falcomatà ha commentato, nel corso di una conferenza stampa tenutasi nella Sala dei Lampadari di Palazzo San Giorgio, alcune delle attività più significative portate avanti dalla Giunta comunale nell’anno appena trascorso e ad un anno di distanza dalla nomina della sua nuova giunta, consapevole di aver dovuto recuperare il tempo perso a causa della sospensione ricevuta per effetto della Legge Severino per quel reato di abuso di ufficio nell’ambito del cosiddetto caso Miramare che la Cassazione ha sostanzialmente annullato sul finire del 2023.
«Un incontro per rendicontare nel senso letterale del termine, cioè nel senso di dare conto alla cittadinanza di quelle che sono state le attività messe in campo solo nell’anno 2024 e quindi anche un’esigenza di trasparenza amministrativa e se vogliamo di comunicazione ai cittadini di quelle che sono state le attività portate avanti dall’amministrazione comunale, dagli assessori, dai dirigenti e dai consiglieri delegati nella piena consapevolezza della strada che si è percorsa, una strada della quale andiamo orgogliosi come amministrazione, ma naturalmente della quale devono andare orgogliosi i cittadini perché sono risultati che sono a disposizione della crescita della collettività e quindi sono risultati che vanno ad aumentare quelle che sono le occasioni per la nostra città. E dall’altro lato naturalmente rilanciare rispetto a quelle che sono le attività che sono già in corso e che saranno in corso nel 2025 consapevoli che l’amministrazione comunale è, tra virgolette, un mezzo e non un fine per quelli che sono gli obiettivi di crescita di un territorio».
Falcomatà ha quindi colto l’occasione anche per rilanciare, rispetto a quelle che sono le attività che sono già in corso e che continueranno ad esserlo nel 2025, sottolineando come l’amministrazione comunale rappresenti un mezzo e non un fine per quelli che sono gli obiettivi di crescita del territorio.
«Intanto continuare sulla strada del completamento dei lavori che sono in corso,e dell’avvio di cantieri importanti per la nostra città.Penso, due su tutti,al palazzo di giustizia e al museo del mare, e naturalmente tutto questo deve avere un filo conduttore. La bella notizia che Reggio è in finale come capitale italiana della cultura ci chiama tutti uno sforzo collettivo di unità collettiva, di unità di intenti che deve coinvolgere la città in tutte quelle che sono le sue energie attive e positive a livello istituzionale, a livello interistituzionale, a livello di ordini professionali, di associazioni di categoria, di club service di associazioni che si occupano di cultura, di sport, di sociale perché è un risultato che possiamo raggiungere soltanto se tutti remiamo dalla stessa parte. Quindi l’obiettivo per il 2025 è quello, ancora di più, di fare in modo che la città trovi unità rispetto alle attività che la possono soltanto fare crescere»
Insomma, il sindaco si dice soddisfatto dell’operato della giunta: «Quando si dice che è un lavoro di squadra si dice esattamente questo, e io lo voglio dire perché il sindaco oggi fa questa relazione alla città ma sono risultati che vengono comunicati grazie al lavoro di chi forse troppo spesso rimane un pò più nell’ombra perché l’indirizzo politico poi viene tradotto in fatti amministrativi, in procedure amministrative burocratiche proprio dalla macchina amministrativa».
Il bilancio di Falcomatà
«Il 2024 – ha osservato il sindaco – è stato il primo anno fuori dal piano di riequilibrio, in cui siamo riusciti a liberare alcune risorse senza guardare al passato ma senza neanche dimenticarlo. Abbiamo avuto nuova linfa con 102 assunzioni, ma altrettanto importante è il numero zero relativo al precariato: con il 2024 il Comune non ha nessun lavoratore precario tra le sue fila. Abbiamo rimesso in moto la macchina delle assegnazioni e anche delle alienazioni dell’edilizia residenziale pubblica. Abbiamo concluso i lavori per l’apertura dell’agenzia sociale per la casa in un immobile confiscato. E, a proposito di beni confiscati alla criminalità organizzata, ci sono in corso sei bandi per l’assegnazione degli immobili, mentre nei mesi scorsi è stato firmato un protocollo d’intesa con l’Università Mediterranea di Reggio Calabria, in particolare il Dipartimento di Architettura, proprio per fare un lavoro sinergico rispetto al recupero della mole di immobili confiscati presenti nel nostro territorio».
«Guardando ai Servizi sociali – ha proseguito Falcomatà – il dato principale è il mantenimento delle risorse per tutti i settori del welfare, con investimenti per circa 17 milioni di euro in un anno, soprattutto a valere su fondi comunitari. Nel 2024 c’è stato l’aggiornamento del Piano di zona. E basti pensare che nel 2014 c’erano 4 assistenti sociali mentre ora sono 42. In sinergia col settore dei Lavori pubblici sono stati poi conclusi i lavori dell’housing sociale, con il recupero dell’immobile storico dei Ricoveri riuniti». Rispetto alle scuole, Falcomatà ha ricordato il monitoraggio sulla stabilità degli edifici al termine del quale sono stati chiusi nove plessi. «Una scelta che rifarei cento volte – ha commentato – perché ci ha consentito di capire quali erano gli edifici sicuri e di avere un quadro chiaro su dove intervenire per ripristinare l’agibilità. Questo ha inevitabilmente comportato dei problemi e dei disagi per le famiglie, però abbiamo sempre interloquito con i rappresentanti di istituto, con i dirigenti scolastici, anche con i singoli insegnanti per comunicare quello che era lo stato di avanzamento delle soluzioni che erano state trovate. Non dimentichiamo gli asili nido: tra i lavori realizzati e quelli in corso a breve ne avremo nove in totale. E ricordiamo che la città ne aveva zero nel 2014».
In tema di trasporti pubblici, il primo cittadino ha poi ricordato l’acquisto di 66 bus elettrici per Atam, per un investimento di 46 milioni di euro, con l’installazione di 67 stazioni di ricarica. Menzionati anche i Piani, in fase di redazione, per la microzonizzaziome sismica, per l’energia sostenibile e clima, per il traffico, la mobilità sostenibile e l’eliminazione barriere architettoniche.
«Abbiamo vinto la battaglia per il recupero delle risorse dei bandi per le periferie: 20 milioni di euro per la rigenerazione del borgo di Podargoni e delle zone limitrofe. Senza dimenticare – ha proseguito il primo cittadino – i due parchi entrati nel cuore dei cittadini, quelli del Tempietto e del rione Marconi, per un investimento di circa 2,5 milioni di euro. E ancora: il recupero delle piazze cittadine, non solo in centro ma anche in quartieri periferici; i lavori agli immobili comunali e alle ex circoscrizioni, al lido comunale, il ponte Fiumarella, a brevissimo saranno completati il lungomare di Catona e i muraglioni in via Possidonea. Nei prossimi mesi si concluderanno opere per 18 milioni di euro e altri lavori pubblici sono in fase di consegna. A breve si concretizzerà quello che sembrava un sogno, la posa della prima pietra del Museo del mare. Cambierà lo skyline della città e potrà diventare un’opera simbolo, sulla quale sono stati investiti 120 milioni di euro. Un capitolo a parte lo merita l’edilizia sportiva, con la riqualificazione di alcuni templi dello sport cittadino, di impianti storici, della piscina comunale, del Palloncino, dei nostri “gioiellini” come il Granillo e il Palacalafiore, il restyling di palestre storiche».
Sull’ambiente, inoltre, è stato messo in campo «un investimento importante di 3 milioni di euro per la manutenzione e la tutela del patrimonio arboreo della città. È stato riqualificato il Giardino delle Esperidi a Pellaro, che avrà funzione di orto urbano e potrà ospitare anche attività didattiche. È in corso di realizzazione l’orto urbano a Botteghelle». Guardando al settore Cultura, invece, oltre ad aver ricordato i successi dei Festival tematici svoltisi in città, Falcomatà ha snocciolato i “numeri” del Teatro Cilea – che nel 2024 ha ospitato 71 eventi – aggiungendo che 18 eventi si sono inoltre tenuti al Castello Aragonese, e che Biblioteca comunale e villetta De Nava hanno ospitato 170 eventi. Oltre 23mila, infine, le visite alla mostra sui Lego, mentre è ancora in corso, affiancata da sei conferenze tematiche, quella sui cimeli storici del calcio, “Il calcio è arte”, alla Pinacoteca civica.
Il sindaco, pur non trattandosi di un risultato della Giunta, ha voluto porre in risalto un dato riguardante il canile di Mortara posto sotto sequestro giudiziario: nel corso del 2024 la comunità reggina ha adottato 150 cani che si trovavano nella struttura.
Rilevante, in conclusione, il risultato relativo alla “messa a terra” dei fondi comunitari: «Il Comune di Reggio Calabria è in linea con le tempistiche di attuazione del Pnrr, siamo monitorati costantemente e tutto sta procedendo nei tempi fissati dal Governo e dall’Ue. Abbiamo raggiunto un risultato straordinario con la programmazione Pon Metro 2014/2020: abbiamo rendicontato l’89% delle risorse assegnate. Ma abbiamo l’ambizione di fare lo stesso, o anche meglio, con i fondi PN plus 2021/2027: da agosto ad oggi sono stati ammessi a finanziamento interventi per circa 190 milioni di euro».