venerdì,Febbraio 14 2025

Reggio, Falcomatà e le partecipate nel 2025: «Hermes sarà concessionaria dei tributi, a Castore più servizi e più km per Atam dalla Regione»- VIDEO

Questa mattina, palazzo San Giorgio, la conferenza stampa per tracciare bilanci e prospettive per il 2025

Reggio, Falcomatà e le partecipate nel 2025: «Hermes sarà concessionaria dei tributi, a Castore più servizi e più km per Atam dalla Regione»- VIDEO

Tre realtà “sorelle” tra loro e “figlie” del Comune che gestiscono in autonomia i servizi pubblici locali, garantendo ogni giorno servizi essenziali alla cittadinanza. Il sindaco Giuseppe Falcomatà così definisce con orgoglio le società in house di Comune e Città Metropolitana di Reggio Calabria. Positivi i bilanci tracciati in occasione della conferenza stampa svoltasi nel salone dei Lampadari Italo Falcomatà di palazzo San Giorgio, sede dell’amministrazione comunale. Soddisfazione è stata espressa dai vertici di Castore, addetta alla manutenzione di strade ed edifici istituzionali e scolastici, cura delle aree verdi, cimiteri, Hermes, addetta ai servizi di accertamento liquidazione riscossione delle entrate di natura tributaria e patrimoniale, e di Atam, azienda Trasporti per l’Area Metropolitana, che ha appena concluso un altro anno non facile per il debito milionario che nel 2025 finalmente sarà estinto.

Continuità e impegno

«Tre fiori all’occhiello di una gestione amministrativa che dal 2014 ha puntato tutto sulla dimensione pubblica dei servizi essenziali e di quelli a domanda individuale. Miriamo a una holding che le racchiuda tutte così da efficientare e migliorare sempre di più i servizi. In questi anni abbiamo lavorato tanto e abbiamo registrato risultati importanti grazie alla sinergia con le stesse società. Ne abbiamo consolidato i bilanci e abbiamo potenziato i servizi.

Castore e Atam ormai hanno anche la partecipazione della Città Metropolitana. Hermes è il risultato della fusione di Reges e Recasi che ha fatto registrare un importante cambio di passo nella gestione ordinaria della riscossione dei tributi e nell’efficientamento dei servizi digitali a disposizione dell’amministrazione comunale. Dobbiamo dare continuità a questo impegno anche per il 2025».

Le prospettive di crescita del 2025

Il sindaco Giuseppe Falcomatà, con orgoglio, ha altresì annunciato le novità per il 2025, sottolineando una unità di intenti che accomuna l’Amministrazione e le società che espletano per la comunità servizi essenziali.

«Possiamo certamente affermare che il 2025 per Hermes comporterà un cambio di pelle. Diventerà concessionaria del servizio di riscossione tributi e potrà avviare le procedure coattive per contrastare in modo più efficace l’evasione dei tributi. Dal canto suo – ha proseguito il sindaco Falcomatà – anche Castore avrà assegnati altri servizi straordinari e a breve saranno presentati gli esiti del sistema geolocalizzazione Gis che consente di monitorare gli interventi e le zone in cui vengono eseguiti. Gli 8200 interventi eseguiti nel 2024 sono stati tutti presidiati da rappresentanti dell’amministrazione comunale, in primis il consigliere delegato Franco Barreca.

Segno della volontà di agire sempre in sinergia. Inoltre nel 2024, con la stabilizzazione a tempo indeterminato di altri 46 dipendenti, il numero dei dipendenti stabilizzati di Castore è salito a 143 su 145 totali. Restano due dipendenti con contratto a tempo determinato sui quali ragioneremo insieme.

E poi Atam – ha proseguito ancora il sindaco Falcomatà – con una situazione debitoria in via di risoluzione e una crescita che rispecchia l’impegno che riscontriamo in tutte e tre queste figlie del Comune di Reggio Calabria. Apriremo, in questo 2025, un tavolo con la Regione Calabria per l’aumento dei chilometri che già nel 2024 sono stati oltre 4 milioni e 600 mila, sperando che i tempi operativi non siano gli stessi del passaggio delle deleghe alla Città Metropolitana. Stiamo, altresì, facendo degli investimenti importanti sulla mobilità con l’acquisto di 66 bus elettrici, la realizzazione di 67 colonnine di ricarica e con la rigenerazione e la riqualificazione del terminal bus di Botteghelle e di foro Boario, dove c’è un investimento nella Città Metropolitana e del Comune di 9 milioni di euro relativo anche al giardino della biodiversità, all’orto botanico che coinvolge anche la Camera di Commercio».

Occorreranno altri investimenti di personale e competenze e su questo fronte l’Amministrazione manifesta massima apertura. «Siamo un’unica famiglia. Intendiamo lentamente trasformarle in una holding. Investire su una equivale a investire su noi stessi». Così il sindaco Giuseppe Falcomatà.

L’Atam, l’estinzione del debito e gli investimenti

L’Atam ha appena concluso un altro anno non facile per il debito milionario che nel 2025 finalmente estinguerà. E intanto il 2024 è stato anche un anno di investimenti, come ha spiegato l’amministratore delegato di Atam, Giuseppe Basile.

«Con gli ingenti investimenti di Comune e Città Metropolitana, con fondi del Pnrr e del Pon Metro, abbiamo rinnovato tutto il parco mezzi. Stiamo ristrutturando e riqualificando la sede di foro Boario e la sede di Botteghelle. Abbiamo quasi completato l’istallazione delle colonie di ricarica ed i primi bus elettrici sono già in funzione. Altro dato positivo è una performance molto rilevante. Registriamo in questo frangente numeri mai visti prima: nel 2025 abbiamo trasportato 5 milioni di passeggeri, con servizi urbani ed extraurbani quali la linea Reggio Calabria – Gambarie e la linea Reggio Calabria Cardeto, come rilevato dai tagliandi di viaggio. Bene anche sui servizi Granturismo perché sono circa 700 i noleggi che abbiamo fatto nel 2024.

A ciò si aggiunga l’aumento dei ricaviha proseguito l’amministratore delegato di Atam, Giuseppe Basile – che ci fa iniziare questo 2025 con maggiore sicurezza e tranquillità anche alla luce degli aumenti di alcuni costi. Penso al rinnovo del contratto nazionale di lavoro e del costo delle materie prime e del gasolio. Siamo, altresì, soddisfatti del nostro fatturato: 12 milioni provengono dalla Regione a titolo di corrispettivo del servizio per i 4,5 milioni km percorsi all’anno. Noi ne fatturiamo in tutto 20 se consideriamo gli otto milioni del preziosissimo servizio scuolabus pagato dal Comune. Ci sono anche gli introiti delle strisce blu che non sono orpelli ma strumenti per mantenere la città in ordine.

In questo 2025, in cui estingueremo anche il debito milionario che ci vede impegnati a risanare la situazione fin dal 2018, puntiamo a completare questi importanti investimenti avviati e non solo.

Il rinnovamento riguarda tanto il versante infrastrutturale quanto quello dell’organizzazione del lavoro. Il movimento elettrico e il nuovo modo di muoversi in città determinano anche una diversa organizzazione del lavoro in azienda. I nostri dipendenti sono 284 tutti assunti a tempo indeterminato. Su alcuni settori ci sarà la necessità di acquisire nuove figure. Auspichiamo di avere margini in bilancio per potere procedere in futuro», ha spiegato ancora l’amministratore delegato di Atam, Giuseppe Basile.

Castore, nuovi mezzi e nuove attrezzature

Buone notizie, anche in vista dell’anno appena iniziato, arrivano pure dall’amministratore delegato di Castore, Domenico Mallamaci.

«Siamo assolutamente soddisfatti. Noi subentriamo nel consiglio d’amministrazione a marzo del 2024, quindi con un trimestre già avviato nell’attività. Dovremmo chiudere il bilancio con un utile di circa 250mila euro. La programmazione che abbiamo definito, anche in funzione delle risposte dal punto di vista economico di Comune e Città Metropolitana, prevede nel 2025 un investimento di circa 400 mila euro per l’acquisto di nuovi mezzi e nuove attrezzature. In futuro vorremmo vedere in strada non l’operaio ma una moderna macchina tappabuche.

Siamo anche contenti di essere riusciti a garantire un servizio efficiente dopo il recente maltempo. Abbiamo ricevuto in assegnazione il servizio di strada dalla Città Metropolitana solo qualche giorno prima delle piogge battenti della settimana scorsa. Piogge che avevano messo in ginocchio le strade della provincia e, in parte, anche altre zone alte del territorio comunale di Reggio. I lavoratori – ha sottolineato l’amministratore delegato di Castore, Domenico Mallamaci – hanno risposto in modo encomiabile e così siamo riusciti in una giornata ripristinare tutte le strade della provincia che erano intasate».

Prospettive e risultati di estremo rilievo sono state illustrate da Giuseppe Mazzotta, amministratore delegato della società Hermes.

Oltre 85 milioni di euro di tributi riscossi

«Come tutti gli anni anche quest’anno chiudiamo il bilancio in attivo. Ma c’è un dato storico per Reggio. Oltre 85 milioni e 800 mila euro di tributi riscossi. Un importo che a breve aumenterà perché attendiamo gli ultimi incassi da parte dell’agenzia delle entrate. Si tratta del miglior risultato che questa città abbia mai ottenuto nell’ambito della riscossione dei tributi. Un risultato che segna un andamento incalzante possibile grazie al grande lavoro dei dipendenti, a un monitoraggio costante delle sacche di evasione, al controllo dei nuclei familiari. L’importo riguarda tutti i tributi, Tari, Imu, Canone unico patrimoniale, ma naturalmente ci siamo concentrati sulla Tari. Anche su questo fronte i risultati sono molto positivi. La percentuale è dinamica. La riscossione è salita al 55%-60% entro la scadenza ma nell’immediatezza della stessa – ha spiegato Giuseppe Mazzotta, amministratore delegato della società Hermes – con la nostra attività di recupero, la percentuale tende subito a salire anche fino al 70%. Si sono notevolmente ridotti i tempi in cui riusciamo a recuperare. Un dato incoraggiante se consideriamo i vicini anni del Covid e la crisi economica.

Obiettivamente ci sono anche sacche di povertà che fanno realmente fatica. Pensando ad esempio alla scadenza del saldo vicina alle festività natalizie, essendo Reggio Calabria una città con grandi difficoltà economiche, potremmo ragionare anche su un eventuale revisione dei termini. Vi sono poi dei quartieri segnati da una tale marginalizzazione sociale in cui, senza generalizzare dal momento che vi è anche chi paga, molto spesso è anche difficile notificare, figuriamoci riscuotere».

22 mila evasori accertati

«Stiamo lavorando. Resta il nostro obiettivo, migliorare ulteriormente queste percentuali con riferimento alla Tari e a tutti gli altri tributi, verificando i nuclei familiari e il possesso di immobili, aumentando così la platea dei soggetti devono versare. Abbiamo già individuato 22 mila evasori che nulla pagavano perché nulla dichiaravano. Nei prossimi anni – ha sottolineato Giuseppe Mazzotta, amministratore delegato della società Hermes – ci aspettiamo molto anche dalla riscossione dell’Imu. Auspichiamo che nello spazio di 2-3 anni possa essere conseguita una stabilizzazione dell’incasso veramente significativa per la città di Reggio».

La riscossione coattiva per ristabilire giustizia sociale

«Questo 2025 sarà davvero l’anno della svolta. Diventeremo concessionari della riscossione e disporremo di strumenti per la riscossione coattiva. Noi finora abbiamo riscosso i tributi per conto il Comune e lo abbiamo assistito nella fase istruttoria ma non abbiamo mai avuto il potere di pignorare, di aggredire i patrimoni degli evasori. Quest’anno li avremo e i risultati saranno di gran lunga superiori a quelli storici che abbiamo già conseguito.

Potremo finalmente dare un segno di giustizia sociale profondo, intervenendo su quelle sacche di evasione meno giustificata. Accanto alle sacche di povertà che certamente possono essere capite, abbiamo notato spesso e volentieri sacche in cui alcuni i contribuenti si sono attrezzati nel modo migliore per non pagare, pur avendone i mezzi e il dovere. Noi – ha concluso Giuseppe Mazzotta, amministratore delegato della società Hermes – vorremo incidere anche in questa direzione contribuendo a ristabilire un pò di giustizia sociale».

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