martedì,Aprile 22 2025

Museo del mare, il Comune annuncia l’avvio dei lavori ma resta irrisolta la querelle con R. Marine Group: depositati oggi tre ricorsi 

Dagli annunci alla realtà il passo è breve e la partita si sposta nuovamente in tribunale dove ad essere poste sotto i riflettori saranno le «inadempienze» dopo la sentenza del Tar

Museo del mare, il Comune annuncia l’avvio dei lavori ma resta irrisolta la querelle con R. Marine Group: depositati oggi tre ricorsi 

Protocolli d’intesa, sentenze e promesse: tutto inatteso

Nel 2022 era già stato firmato un accordo per la delocalizzazione. «Perché non è stato rispettato? Perché non si leggono bene le carte? Secondo me, si è arrivati al TAR solo perché non c’era altra via d’uscita. E ora, l’11 febbraio, il Consiglio di Stato entrerà nel merito. Ma già aveva detto chiaramente che bisognava delocalizzare urgentemente. Perché non è stato fatto?  

Tutti sappiamo quanto siano importanti i fondi del PNRR, e siamo d’accordo che queste opere siano necessarie. Ma Reggio Calabria ha bisogno anche delle sue aziende. Chiedo una cosa precisa: voglio un incontro con il sindaco Giuseppe Falcomatà. Non con gli assessori, non con i dirigenti. Con lui. Perché lui è il primo cittadino e deve metterci la faccia. Alle conferenze dei servizi ha mandato altri, lui non si è mai presentato. Adesso, però, è il momento di assumersi le proprie responsabilità».

Il Museo del Mare è una grande opera attesa a Reggio Calabria, ma che sta mettendo in crisi un’azienda che, oltre a dare lavoro, rappresenta una realtà fondamentale per questo territorio. L’unica nel suo genere. Si era arrivati a una soluzione con la sentenza del TAR, eppure, ancora oggi, qualcosa sembra muoversi.  E Federico, pur deluso dall’atteggiamento dell’amministrazione, non nega l’importanza dell’opera.

«Il Museo del Mare è un’opera importante, maestosa, di livello per questa città e per il territorio, un’opera di sviluppo e di rilancio. Tuttavia, sebbene fosse stata trovata una soluzione con le varie sentenze del TAR, e anche con l’ultima sentenza del Consiglio di Stato, che richiedeva espressamente un’ottemperanza da parte del Comune nel delocalizzare questa azienda, ciò non è mai avvenuto. Questo sta causando non pochi problemi, non solo alla dirigenza e ai collaboratori, ma anche ai clienti e alle pubbliche amministrazioni che si avvalgono dei nostri servizi. Non si capisce quale sarà il futuro, ed è un problema serio. Da tempo ci battiamo per difendere i diritti e l’etica di un servizio nautico unico a Reggio Calabria, che consente interventi immediati per le pubbliche amministrazioni, i diportisti, le attività di charter e i turisti, che possono avere esigenze o difficoltà su questo tratto di mare».

Il soccorso in mare anche a mezzi della Guardia Costiera, unico punto di riferimento per la nautica reggina, un indotto non indifferente e la possibilità di investimenti futuri. Nonostante tutto questo «Il Comune non ha mai voluto interloquire, non si è reso parte interessata nel salvaguardare gli interessi della sua stessa città e dei suoi cittadini. Perché, prima di essere imprenditori, siamo cittadini di questa città. Siamo legati al territorio, lo amiamo e auspichiamo che questo Museo del Mare venga costruito. Siamo tutti favorevoli. Ma vogliamo poter continuare a lavorare. La nostra azienda ha 40 anni di esperienza: non siamo nati ieri. Tra due mesi scadrà la concessione su quest’area e, sebbene sia stata individuata un’area alternativa a Pentimele, questa non è idonea.  

Quando l’amministrazione afferma di aver fatto passi avanti, io evito di esprimermi, perché credo che la situazione sia più complessa di quanto gli assessori abbiano dichiarato. I quotidiani regionali hanno riportato dichiarazioni sulle capacità amministrative, e proprio su questo punto mi chiedo: dove sono queste capacità amministrative? Se davvero ci sono, allora chiedo al sindaco Giuseppe Falcomatà di presentarsi, di invitarci a un incontro per dialogare direttamente con lui. È il primo cittadino ed è responsabile della sua amministrazione perché o non sa cosa sta facendo la sua Giunta, oppure omette di sapere determinate cose, che però sono fondamentali per il futuro di Reggio Calabria».  

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