A TU PER TU | Da “Salv’Arti” a Reggio Capitale, per il delegato della Metrocity Quartuccio serve una «Pax culturale» – VIDEO
Il Consigliere comunale e metropolitano reggino si divide tra polemiche e proposte, con uno sguardo a Reggio Capitale della Cultura 2027

Il dibattito culturale e politico a Reggio Calabria si accende attorno alla rimozione della targa dal Palazzo della Cultura “Pasquino Crupi”. Una scelta che ha sollevato critiche e accuse di cancellazione della memoria istituzionale, con un acceso confronto tra il Consigliere Metropolitano delegato alla Cultura, Filippo Quartuccio, e alcuni esponenti politici locali. E proprio il Consigliere Quartuccio, ospite ad “A tu per tu” negli studi de ilReggino.it, racconta il suo punto di vista sulla “targa della discordia”. Ma al centro del dibattito c’è anche il rilancio della cultura in città, la mostra “SalvArti” e la candidatura di Reggio Calabria a Capitale della Cultura 2026.
La polemica sulla targa
La rimozione della targa al Palazzo della Cultura, come detto, ha acceso il dibattito politico e mediatico. Eduardo Lamberti Castronuovo e Giuseppe Raffa, allora Assessore alla Cultura e Presidente della Provincia di Reggio, i cui nomi erano presenti sull’epigrafe, hanno denunciato un atto di “cancellazione della storia” e di mancato rispetto per chi ha contribuito alla creazione del polo culturale.
Quartuccio respinge le accuse e chiarisce che si tratta di una polemica «vuota di senso e contenuto», ribadendo che la targa tornerà al suo posto al termine della riorganizzazione degli spazi espositivi. «Non c’è mai stata la volontà di rimuoverla definitivamente. Abbiamo solo dovuto spostarla per esigenze logistiche legate alla mostra ‘SalvArti’. Troveremo una nuova collocazione adatta all’interno del Palazzo», afferma il consigliere.
Il rappresentante della Città Metropolitana denuncia anche un clima di aggressività e strumentalizzazione politica. «Invece di concentrarsi su un evento culturale di straordinaria importanza, si è scelto di distogliere l’attenzione su una questione secondaria, alimentando divisioni inutili». Quartuccio sottolinea come l’inaugurazione di “SalvArti” sia stata un successo straordinario, con oltre 150 studenti che hanno visitato la mostra nei primi giorni.
Cultura e rilancio del territorio
Se la polemica ha rubato i riflettori, Quartuccio invita a guardare oltre e a concentrarsi su quello che realmente conta: la cultura come strumento di crescita. «SalvArti», ospitata al Palazzo della Cultura fino al 27 aprile 2025, rappresenta un modello di recupero del patrimonio artistico sottratto alla criminalità organizzata. «Questa mostra è la dimostrazione che lo Stato vince, che la cultura della legalità può avere il sopravvento», spiega Quartuccio con orgoglio.
Il Palazzo della Cultura “Pasquino Crupi” gioca un ruolo centrale in questa strategia di rilancio. «Molti cittadini ancora non conoscono a fondo questo luogo straordinario, ricco di storia e di opere d’arte. Noi vogliamo invertire questa tendenza, valorizzando il Palazzo come un vero e proprio punto di riferimento culturale».
Reggio Capitale della Cultura
L’intervista si chiude con uno sguardo al futuro: la candidatura di Reggio Calabria tra le dieci finaliste per il titolo di Capitale della Cultura 2026. Un traguardo che Quartuccio definisce «già un enorme successo», frutto del lavoro di rete tra istituzioni e associazioni locali.
«Abbiamo costruito un dossier di candidatura solido, che è stato apprezzato dalla commissione nazionale. Il 26 febbraio ci giocheremo questa partita a Roma, davanti alla giuria, e siamo pronti a dare il massimo». Un altro elemento che rende questa candidatura speciale è il sostegno ricevuto da altre città: «Anche fuori dalla Calabria ci riconoscono come un centro culturale in crescita. Questa è la dimostrazione che stiamo facendo un buon lavoro».
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