domenica,Marzo 23 2025

Seggio 5 Stelle alla Camera assegnato a Forza Italia, l’indignazione dei pentastellati reggini

Roschetti (GT M5S Reggio Calabria): «Manovra pilotata, la magistratura faccia luce su questa truffa politica»

Seggio 5 Stelle alla Camera assegnato a Forza Italia, l’indignazione dei pentastellati reggini

«Ieri abbiamo assistito ad una vergogna senza precedenti, ad uno scandalo della politica italiana senza pari: il seggio assegnato ad una deputata calabrese del Movimento 5 Stelle, Elisa Scutellà, è stato scippato con una manovra pilotata, attribuendo voti a Forza Italia da schede ritenute bianche e nulle. Riconteggio negato quando a chiederlo è stato il Movimento 5 Stelle!».

A dichiararlo è Giovanna Milena Roschetti, Rappresentante GT M5S Reggio Calabria, che prosegue: «Persino Tajani, ministro degli Esteri, si è precipitato da Bruxelles in aula per votare questo scempio in favore di Andrea Gentile, figlio di un senatore di Forza Italia, quindi di nobile tradizione politica. Noi calabresi sappiamo cosa significa. Così, il partito che in Calabria ottiene tanti voti ha rubato proprio ai calabresi onesti, che avevano votato diversamente dalle cordate familiari a cui siamo tristemente abituati».

«Qualcuno lo definisce un colpo di mano indegno – prosegue l’esponente reggina – noi diciamo che è un colpo di mano degno di questo governo. Degno di chi mantiene in Parlamento gente condannata, gente che ha rubato ed è in attesa di giudizio, ma sul cui reato non vi sono dubbi, gente che patteggia, che usa perfino armi e ferisce per gioco. E invece butta fuori un deputato del Movimento 5 Stelle che ha una sola colpa: non avere nessuno che conti alle spalle, ma solo il voto degli onesti calabresi».

«Perfino Katia Gentile, in forza alla Lega e cugina di Andrea, ha ammesso che in giunta la procedura non è stata affatto limpida – sottolinea Roschetti – e la magistratura indagherà su quello che noi riteniamo sia stata una truffa, un sistema clientelare, un inganno per chi ha votato diversamente. Perché l’errore può esserci, ma non con 200 schede recuperate».

«E i rappresentanti di lista che controllavano? In pratica ha votato il Parlamento. E la prova sta nel fatto che in Senato sono stati muti i senatori che parlavano contro questo scandalo, confermando così lo stato pseudodittatoriale che vige in questa legislatura».

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